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politiche culturali

La cultura entra tra le priorità del Comitato Economico e Sociale Europeo

  • Pubblicato il: 15/04/2018 - 09:06
OPINIONI E CONVERSAZIONI

Il 18 aprile 2018, Luca Jahier è stato eletto alla guida del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE), l'organo consultivo dell'Unione Europea di rappresentanza delle organizzazioni dei lavoratori, dei datori di lavoro e di altri gruppi d'interesse. Con una lunga esperienza nel campo della cooperazione internazionale, Luca Jahier è stato anche uno dei principali promotori e sostenitori dell'iniziativa che ha portato al riconoscimento del 2018 quale Anno Europeo del Patrimonio Culturale. Nonostante l'importanza della cultura per la vita sociale, politica ed economica dell'Europa, all'interno del CESE manca una componente strutturale dedicata ai rappresentanti del settore culturale. Per colmare questo gap, il Presidente Jahier ha deciso di inserire la Cultura tra gli obiettivi strategici del Comitato per i prossimi anni, insieme allo sviluppo sostenibile, alla pace e ai giovani. Perché - come ci spiega nel corso di questa intervista - “la Cultura, oggi, può davvero fare bene all'Europa da tutti i punti di vista, e questo far bene all'Europa può diventare uno degli strumenti più rilevanti del dialogo con le altre parti del mondo”.

Articolo a cura di: 
Vittoria Azzarita

Il pubblico ha sempre ragione?

  • Pubblicato il: 15/09/2018 - 08:01
CONSIGLI DI LETTURA
In libreria un nuovo lavoro sulle politiche culturali. “Il pubblico ha sempre ragione? Presente e futuro delle politiche culturali”, a cura di Filippo Cavazzoni, direttore editoriale dell’istituto Bruno Leoni.  Anticipiamo un estratto dell’introduzione per comprendere obiettivi e proposte, in primis “adottare un atteggiamento di umiltà rispetto al modo in cui accostarsi alle politiche culturali. Perché voler promuovere attivamente la cultura può portare ad abbracciare il punto di vista del demiurgo: di chi si pone come colui che definisce e individua chiaramente, in maniera arbitraria e univoca, l’arte e la cultura”, in un epoca in cui i consumi culturali sono stati sconvolti e accelerati dall’innovazione tecnologica.
Articolo a cura di: 
Filippo Cavazzoni, Direttore editoriale Istituto Bruno Leoni

Politiche culturali comparate Italia-Francia: «copiare» non è mai stato così facile, ma occorrono creatività e spirito critico

  • Pubblicato il: 15/02/2018 - 08:07
STUDI E RICERCHE

Una ricerca recentemente condotta da un gruppo di studenti di varie università e scuole francesi per conto dell’ADIEF (Association des dirigeants italiens en France – Associazione dei dirigenti italiani in Francia) mette a confronto le politiche culturali della Francia e dell’Italia. Vari i punti emulazione reciproca proposti, dalla nuova procedura di selezione internazionale per i direttori dei 20 principali musei italiani a modalità innovative di raccolta fondi seguendo l’esempio del Louvre.

Articolo a cura di: 
Valentina Montalto

L'AZIONE CULTURALE E LA NECESSITÀ DI UNA VISIONE DI LUNGO PERIODO

  • Pubblicato il: 14/12/2016 - 22:27
OPINIONI E CONVERSAZIONI

Francesco Bandarin è Vice Direttore Generale alla Cultura presso l'UNESCO. Specialista in architettura e pianificazione urbana, per dieci anni ha ricoperto l’incarico di Direttore del Centro del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, favorendo lo sviluppo di un vasta rete di collaborazioni tra pubblico e privato. In virtù della sua lunga esperienza nel settore culturale, ci siamo confrontati con lui per sondare lo stato di salute del nostro patrimonio e riflettere sull'azione culturale a livello internazionale. Non nascondendo la sua preoccupazione per il futuro, Francesco Bandarin pone l'accento sulla necessità di dotarsi di un approccio integrato di lungo periodo perché – come lui stesso afferma - “nel complesso c'è un serissimo problema di prospettiva. Se non pianifichiamo le azioni e gli interventi da compiere nei prossimi venti o trent'anni, ci ritroveremo con delle città che somiglieranno sempre di più a dei luna park, che saranno sempre più sotto pressione, e avremo sempre meno margini di azione”
 

Articolo a cura di: 
Vittoria Azzarita

QUANTO CONTA IL PATRIMONIO CULTURALE PER L'EUROPA?

  • Pubblicato il: 14/12/2016 - 22:18
STUDI E RICERCHE

A metà novembre, in occasione della cerimonia di conferimento dei Premi per il Patrimonio Culturale dell'Unione Europea/Europa Nostra Awards 2016, è stata presentata la traduzione italiana della sintesi  del Report «Cultural Heritage Counts for Europe». Lo studio rappresenta il principale risultato dell'omonimo progetto europeo realizzato da Europa Nostra, in collaborazione con cinque partner internazionali, al fine di fornire prove convincenti del valore del patrimonio culturale e del suo impatto positivo su economia, cultura, società e ambiente in Europa. Riconosciuto nel 2014 dal Consiglio dei Ministri dell'UE «come risorsa strategica per un'Europa sostenibile», il patrimonio culturale necessita sia di un approccio olistico alla valutazione di impatto che di una programmazione politica integrata
 

Articolo a cura di: 
Vittoria Azzarita

La mappa della partecipazione culturale in Europa

  • Pubblicato il: 15/11/2016 - 09:41
STUDI E RICERCHE

L'Eurostat, l'ufficio di statistica dell'Unione Europea, ha recentemente pubblicato la terza edizione del volume “Culture statistics”, che offre una panoramica dei principali aspetti socioeconomici connessi al settore culturale europeo. Oltre a presentare un aggiornamento dei dati relativi ai risultati economici e occupazionali raggiunti dal comparto delle industrie culturali e creative, la pubblicazione dell'Eurostat offre un approfondimento dei consumi culturali dei cittadini europei. Confrontando le statistiche dell'Eurostat con altri studi e ricerche, emerge l'importanza del capitale umano quale fattore in grado di influenzare in maniera determinante la domanda e il consumo di cultura

Articolo a cura di: 
Vittoria Azzarita

“Doing the right thing”. Verso un'economia basata sulla generazione di valore

  • Pubblicato il: 10/10/2016 - 19:40
CONSIGLI DI LETTURA

In occasione dell'uscita del suo nuovo libro “Doing the right thing. A value based economy”, abbiamo posto alcune domande ad Arjo Klamer, economista della cultura di fama internazionale, Professore presso l'Erasmus University di Rotterdam e Presidente della Association of cultural economists. Partendo dall'analisi dello scenario contemporaneo, ci siamo confrontati sul valore della cultura e sulla necessità di identificare un nuovo modello economico capace di superare l'attuale approccio strumentale e di spostare l'attenzione dalla quantità alla qualità

Articolo a cura di: 
Vittoria Azzarita

«Oltre la sindrome del Vilcoyote». Ci vuole coraggio per disegnare le Politiche

  • Pubblicato il: 13/05/2016 - 16:36
CONSIGLI DI LETTURA

Questo il titolo del nuovo libro di Luca Dal Pozzolo e Aldo Garbarini con Francesco De Biase. Riflessioni e proposte per salvare le nostre politiche culturali dall'ennesima caduta nel vuoto. Questione di consapevolezza, questione di scelta, che parte dal «mettere la cultura al centro delle nuove domande sociali»

Articolo a cura di: 
Maria Elena Santagati

«Spillover effects», il nuovo mantra delle industrie culturali e creative

  • Pubblicato il: 15/03/2016 - 23:06
STUDI E RICERCHE

Settore poliedrico per definizione, il comparto delle industrie culturali e creative ha dimostrato di saper generare ricadute positive, capaci di contribuire alla crescita economica e sociale di intere comunità. Noto con l’espressione inglese di «spillover effects», questo fenomeno ha conosciuto una diffusione crescente in ambito culturale. Entrato a far parte delle politiche culturali europee e di numerosi progetti internazionali, lo studio degli «spillover effects» necessita di un nuovo approccio metodologico e di una programmazione comunitaria condivisa per poter restituire una misura, reale e affidabile, del valore prodotto dagli investimenti pubblici e privati a favore della cultura e della creatività

Articolo a cura di: 
Vittoria Azzarita

Il pubblico, questo sconosciuto: «Audience Development» per nuove politiche e strategie culturali ad impatto sociale

  • Pubblicato il: 14/02/2016 - 11:50
DOVE OSA L'INNOVAZIONE

Si è tenuto a Milano il 18 e 19 gennaio 2016 l'incontro finale del percorso formativo «ADESTE - Audience Developer: Skills and Training in Europe», con capofila-project leader Fondazione Fitzcarraldo. 16 le organizzazioni italiane che hanno partecipato all'anno di formazione per «Audience Developer» (65 in tutta Europa), fase che chiude il triennio del progetto finalizzato ad individuare nuove professioni, nuove politiche e nuove strategie per incentivare ed estendere la partecipazione dei pubblici alle attività culturali, ritenute una chiave fondamentale della coesione delle società europee

Articolo a cura di: 
Francesco Mannino

L'importanza della diversità per la definizione delle politiche culturali dei prossimi anni

  • Pubblicato il: 14/02/2016 - 11:50
STUDI E RICERCHE

A dieci anni dalla sua approvazione, l’UNESCO ha pubblicato il primo report globale sulla «Convenzione sulla Protezione e Promozione della Diversità delle Espressioni Culturali». Ratificata da 141 Paesi in tutto il mondo, la Convenzione rappresenta il principale strumento di indirizzo per la definizione delle politiche culturali, a livello internazionale. Analizzando il lavoro svolto in questi anni, lo studio prova a capire quanto la Convenzione sia stata capace di ispirare cambiamenti positivi nelle politiche e nelle misure culturali implementate dai vari Stati, e quanto invece debba ancora essere fatto

Articolo a cura di: 
Vittoria Azzarita

2016: si riparte dalla cultura?

  • Pubblicato il: 15/01/2016 - 16:08
NORMA(T)TIVA

Il capitolo dedicato alla cultura nella legge di stabilità quest’anno è corposo e articolato e sembra voler confermare la tendenza del Governo a riportare il settore al centro delle politiche del Paese
Vediamo come

Articolo a cura di: 
Ufficio Legislativo Federculture

Una continuità difficile

  • Pubblicato il: 15/12/2015 - 18:34
OPINIONI E CONVERSAZIONI

Perseguire il disegno di un nuovo ruolo per la cultura non è riflessione individuale e non può evitare di essere opera d’intelligenza collettiva. In occasione della presentazione della Relazione Annuale 2014 - La Cultura in Piemonte, pubblichiamo il testo introduttivo di Luca Dal Pozzolo, che propone un quintetto di questioni utile per alimentare ulteriori riflessioni in merito

 

Articolo a cura di: 
Luca Dal Pozzolo
Autore/i: 

Paesaggio per nutrire il pianeta

  • Pubblicato il: 14/10/2015 - 21:42
PAESAGGI

Dall’Expo una contradditoria ambientazione per un tema che poteva essere svolto con grinta dall’Italia. Il mancato rapporto tra rappresentazione e contenuti, tra capacità di attrarre sugli argomenti interessanti e comportamenti indotti nei visitatori, genera una sensazione di spreco e il rimpianto per una bella occasione perduta

Articolo a cura di: 
Paolo Castelnovi
Autore/i: 

La riforma organizzativa del Mibact. I nuovi musei statali: un primo passo nella giusta direzione

  • Pubblicato il: 15/09/2015 - 12:54
OPINIONI E CONVERSAZIONI

Il prof. Pierpaolo Forte, con questo interessante contributo apparso su Aedon, la rivista de Il Mulino diretta da Marco Cammelli, anticipa da un punto di vista giuridico il dibattito che sarà al centro del prossimo numero de Il Giornale delle Fondazioni: la riforma del Mibact e le discutissime nomine dei direttori a capo dei musei statali

 

Articolo a cura di: 
Pierpaolo Forte
Autore/i: 

La riforma dei Musei statali, le nomine dei nuovi Direttori e il progressivo «smontaggio» del settore pubblico

  • Pubblicato il: 11/09/2015 - 12:34
OPINIONI E CONVERSAZIONI

SPECIALE MUSEI. «Oggi si parla di valorizzazione, ma si esce dalla storia dell’arte e si entra nello spettacolo. E l’arte-spettacolo ignora la storia; il museo diventa un magazzino, dove si prendono i pezzi per le mostre e li si fa viaggiare, in modo tale da rischiare di distruggerli nel giro di 50 anni. E le mostre-evento prevalgono sui musei. Ogni città si può improvvisare sede di qualcosa». Proseguiamo la nostra inchiesta con l’opinione dello storico dell’arte Andrea Emiliani

Articolo a cura di: 
Roberta Bolelli
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Certosa di Trisulti forse in salvo. In cerca di un progetto

  • Pubblicato il: 15/07/2015 - 15:01

A Collepardo, nel frusinate, c’è la Certosa di Trisulti. Un complesso monastico medievale a lungo minacciato da problemi strutturali che ne hanno messo a repentaglio anche la conservazione degli affreschi seicenteschi della Chiesa di San Bartolomeo. Regione Lazio e Unindustria hanno promesso un finanziamento. Sarà determinante per provvedere alla manutenzione della struttura. E’ indubbio. Ma il rischio é che quel patrimonio rimanga non adeguatamente valorizzato. Ora più che mai a servire è un progetto serio

Articolo a cura di: 
Manlio Lilli
Autore/i: 

Landscape for democracy

  • Pubblicato il: 15/06/2015 - 12:38
SPECIALI

SPECIALE DEMOCRAZIA. Tra il 3 e il 6 giugno, vicino a Oslo, Uniscape (l’associazione delle università e dei centri di ricerca europei che dibattono sul tema del paesaggio, in base alla Convenzione europea) ha svolto il suo seminario annuale. Il tema sembra astratto, ma è straordinariamente interessante per le politiche territoriali contemporanee: Defining Landscape Democracy. Quello che segue è un contributo sul tema, che è stato ben apprezzato. Il senso condiviso del paesaggio è stato considerato da una parte fondamento dell’identità locale e delle decisioni comuni di piccole comunità, dall’altra fondamento della consapevolezza dei beni universali, dati dalla natura a tutti gli  uomini della terra. Per rinforzare le pratiche democratiche le due dimensioni (locale e globale) devono essere integrate. Il paesaggio è terreno ideale di sperimentazione per potenziare sia l’efficienza della democrazia con l’abitudine alla decisione collettiva sia la sua efficacia abituando a superare i contrasti tra comunità in vista della difesa di valori di tutti

Articolo a cura di: 
Paolo Castelnovi
Autore/i: 

LE BIBLIOTECHE COME PIAZZE DEL SAPERE: MENO LIBRI PIU’ PERSONE

  • Pubblicato il: 14/04/2015 - 23:54
OPINIONI E CONVERSAZIONI

Antonella Agnoli, è da gennaio Presidente della Fondazione Federiciana,  su nomina del Comune di Fano e dalla Fondazione MontanariLa incontriamo nella sua splendida casa nel centro di Bologna, una casa grande e accogliente con vista sui tetti. Quasi una ospitale biblioteca con le sue pareti tappezzate di libri e quadri e tanti oggetti d’arte e artigianato tradizionale dal gusto raffinato

Articolo a cura di: 
Roberta Bolelli
Autore/i: 

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