Il primo progetto nazionale sui social impact bond per il reinserimento dei detenuti
La casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino sperimenterà l’iniziativa pilota promossa da Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e Human Foundation.
La casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino sperimenterà l’iniziativa pilota promossa da Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e Human Foundation.
Siamo inondati da parole ed è difficile capire. La cacofonia del Governo nell’affrontare le tragedie e le emergenze dell’agosto, nel parlare di conti, con affermazioni in continuo divenire, produce danni, alle famiglie e alle imprese. Una stagione gravida di conseguenze, per ogni ambito, nessuno escluso. “Viviamo in un momento storico nel quale il fallimento delle classi dirigenti del Paese, a cominciare da quella politica, coinvolge anche i corpi intermedi che operano nel sociale. Viviamo in un presente nel quale regnano disinformazione, postverità e fake news che favoriscono la propaganda politica e la credulità popolare, ostacolando la valutazione pubblica di opinioni e argomenti”. Quale ruolo per il Terzo Settore?
Un tempo Giano bi-fronte, il nostro. Un crescendo wagneriano nella conoscenza, nelle potenzialità della scienza, si scontra con un altrettanto profondo rischio di regressione nei diritti. Superpresidenzialismi che si affacciano. Protezionismi. Modifiche costituzionali che arroccano nazioni. Spaccature tra e nelle democrazie occidentali. Tutte divise sulle migrazioni. E un Paese, il nostro, travolto da un circo mediatico di perenne campagna elettorale, in cui i ruoli di governo si confondono, in un clima che promuove diffidenza che diventa ostilità che diventa razzismo. Un clima acceso che trova consenso. Ma è acceso anche un fuoco che scalda. Prendiamo il caso Palermo.
In uno scenario politico teatro dell’assurdo, che mobilita i media nella rappresentazione di una nave senza timonieri, le sfide sociali non aspettano. Il Paese reale va avanti. La mappa non è il territorio diceva Korzybki
In un Paese che si concede il lusso di non avere un governo da due mesi, le spinte di innovazione di città virtuose, della società civile diversamente organizzata non si arrestano.
Sulla centralità del Terzo Settore per le sfide del nuovo Welfare, nel mare della riforma in corso, interviene Carola Carazzone, segretario Generale di Assifero, sollecitando l’attenzione della filantropia istituzionale sul necessario investimento strategico in risorse umane e strutture per il salto di qualità nel “fare bene il bene”, facendo uscire gli enti dalla spirale perversa del “progettificio” nel quale molti sono caduti nella ricerca della sostenibilità e in nome di una efficienza basata sul contenimento dei costi organizzativi, che mina l’efficacia. Una riflessione sui “falsi miti”, sulla quale intendiamo aprire il dibattito, in risposta alle sfide che tracciano i report e forecast che commentiamo, di Wings (Worldwide initiatives for grantmaker support) e Ariadne.
“Un museo non è per sempre,
a meno che non si ricordi di essere struttura viva, organica, destinata a continue mutazioni,
attraverso il lavoro dei suoi ricercatori, il dialogo sempre più stretto con i cittadini, con i visitatori, con i partner”
C.Greco con M.Felicori in questo numero
L’ultimo censimento del Terzo Settore dell’ISTAT mette a fuoco piccole e grandi realtà che palesano una risorsa cresciuta per rispondere ai bisogni emergenti delle comunità, con giovani che “inventano un futuro ecosostenibile, un presente da condividere e strumenti per rigenerare spazi con un nuovo slancio culturale e una ricerca del senso più profondo della vita. Soprattutto al Sud che registra il più alto tasso di natalità delle iniziative, anche se Lombardia e Veneto restano le regioni con la presenza maggiore di istituzioni (…). E’ un fenomeno rilevante che crea occupazione qualificata, genera capacità manageriali, offre opportunità imprenditoriali, produce upgrading tecnologico”
L’anima barocca di Torino è rosa. Così scrivevamo nel 2014, presentando Rosaria Cigliano, direttrice della Cultura e direttrice dell’area Arte, attività e beni culturali della Compagnia di S. Paolo e Presidente della Fondazione 1563 per l’Arte.
21.12.2017. Abbiamo scelto di lanciare il numero di dicembre del Giornale delle Fondazioni in un giorno per noi simbolico, che seguiamo dagli esordi, dal 2012. Ogni anno in questa data, moltissimi luoghi nel mondo (a oggi se ne contano oltre 600, presenti in ogni continente) si uniscono idealmente in una geografia planetaria che dà conto delle trasformazioni sociali, positive, in atto, mosse dalle comunità. E’ il Re-birth day, il giorno della ri-nascita, una vera e propria chiamata alle arti, lanciata dal visionario artista Michelangelo Pistoletto, sotto il segno del suo simbolo del Terzo Paradiso, adottato dalla missione Vita della NASA: un segno di infinito, gravido di una terza dimensione centrale, che invita a generare il nuovo, tenendo insieme gli opposti e che ha Ambasciatori che si ri-conoscono nei messaggi, là dove l’innovazione sociale, il “farsi delle cose”, accade come innovazione culturale. L’arte ha parlato di (e ha attivato) Social Change, prima dell’arrivo dei temi sulla stampa generalista. Ha parlato di sostenibilità prima del risveglio delle imprese, di economia circolare e condivisa, di nuovi paradigmi nell’educazione. Prima del mantra della ri-generazione. Forse vale la pena vederla, praticarla e ascoltarla
Dalla news alla views. Dal consumo rapido della notizia alla volontà di comprensione e approfondimento, in un cambiamento di velocità senza precedenti. Così ci ha definiti una nostra lettrice autorevole che ha tradotto la nostra volontà di capire e far capire, evitando di “surfare”, la volontà di una redazione composta da una molteplicità di voci, di persone che fanno ricerca, innovatori che stanno “nel farsi delle cose”, sono aperte al pensiero olistico, alle connessioni interdisciplinari, le uniche per abitare la complessità. Il nostro è un metro di competenza senza gerarchie o seniority
Trend. Siamo nella grande trasformazione, possiamo essere la grande trasformazione. Il numero corale che vi offriamo è denso di nuove piste progettuali e realizzazioni attivate da fondazioni che segnano la via per affrontare le sfide sociali, con nuovi schemi, capitalizzando il passato: in campo nella moderna filantropia enti di origine bancaria, corporate (con un focus dedicato in questo numero che legge la grande vitalità di Bologna firmata Golinelli e Seragnoli), di comunità, di famiglia, nate da individui.
L'Anno Europeo del Patrimonio Culturale è ai nastri di partenza e si apre una stagione di serrati confronti. “Con il 2018 abbiamo l’occasione concreta di mettere al centro delle politiche europee la Cultura, il patrimonio materiale, immateriale e digitale, il dialogo interculturale”, afferma la parlamentare europea, Silvia Costa. Alla prossima edizione di ArtLab 17 a Mantova molti tra i più qualificati professionisti della cultura e della creatività, hanno risposto all’invito e prenderanno parte a laboratori per fornire linee guida per il 2018 e negli anni a venire, utili in primis ai lavori del Forum Europeo della Cultura in calendario a Milano il 7/8 dicembre. Tutti temi mantra che, con diverse profili, verranno sviluppati nei prossimi mesi, a partire dall’edizione 2017 di LuBec della Fondazione PromoPA e di Ravello Lab di Federculture.
Dal XXII Rapporto curato da Acri, l’associazione che riunisce le fondazioni di origine bancaria, emerge che, per il terzo anno consecutivo le erogazioni complessive di sistema sono state in crescita, segnando un più 10% rispetto l’anno precedente, nonostante l’incremento del 16% del carico fiscale. Oltre 20mila gli interventi di interesse collettivo nel 2016 per un complessivo di 1.030,7 milioni. Arte, attività e beni culturali hanno ricevuto dal sistema 260,9 milioni di euro, pari al 25,3% del totale erogato
Summer School al Vigne Museum di Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle, dal 7-10 Settembre 2017, nei Vigneti Livio Felluga e Abbazia di Rosazzo a Udine in partnership con Zerynthia Associazione per l’Arte Contemporanea ODV, Fondazione No Man’s Land, Cluster Arredo e Sistema Casa. Ospitati dall’azienda vinicola, 12 giovani architetti, coordinati da NOW - New Operation Wave, parteciperanno ad un’esperienza formativa in stretto contatto con il territorio
Nasce a Torino, nell’ambito della Fondazione Teatro Stabile, l’Istituto di Pratiche Teatrali per la Cura della Persona, capitalizzando le esperienze di Gabriele Vacis, Roberto Tarasco, Antonia Spaliviero e il gruppo vasto di collaboratori che li hanno seguiti in questi anni. Dalle varie edizioni di SCHIERA, metodo di allenamento all’attenzione, ai laboratori che sono confluiti nel film La paura siCura, dalle pratiche con i disabili fisici e psichici fino al progetto ideato da Antonia Spaliviero e realizzato con il Ministero della Gioventù, Cerchiamo Bellezza. Regione Piemonte e Compagnia si San Paolo credono nel progetto e lo sostengono. “Oggi c’è molta più gente che fa teatro, che danza, di quanta non vada a vederli teatro e danza”, considera Vacis. “L’inclusione è ormai la poetica di molti tra gli attori, registi, drammaturghi più innovativi. (…) La bellezza genera sempre meno forme e nasce sempre più dall’inclusione, La bellezza nuova nasce dalla comprensione di artisti, educatori, operatori sociali, medici, psicologi… persone”
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo
MUS-E www.mus-e.it, “ fonte di equilibrio e tolleranza”, così descriveva nel 1993 il suo progetto artistico europeo il grande violinista Yehudi Menuhin, intenzionato a lottare con l’arte contro la violenza nella scuola. Da allora sono stati coinvolti 35mila bambini nelle scuole dell’infanzia e primarie, con una rete partita dall’International Yehudi Menuhin Foundation (IYMF), oggi operativa in Spagna, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Polonia, Svezia, Svizzera e Ungheria