Italia Non Profit - Ti guida nel Terzo Settore

Dicembre 2018

Perché il Terzo Settore ci interessa. 5000 volte.

  • Pubblicato il: 31/12/2018 - 10:53
IN QUESTO NUMERO
Fondazioni Polo del ‘900, FOQUS e Cometa tra i “change makers” , casi d’ispirazione per i cross over culturali incontrati nell’anno dal Giornale delle Fondazioni.
Un grazie ai Lettori con due Speciali in regalo per esprimere la riconoscenza della Redazione, che saluta concludendo il lavoro avviato nel 2011.
Articolo a cura di: 
Catterina Seia, Direttore Scientifico de il Giornale delle Fondazioni, con Tutta la Redazione
Autore/i: 

CONOSCERE, CAPIRE PER AGIRE.

  • Pubblicato il: 31/12/2018 - 10:33
STUDI E RICERCHE
Solo studiando i fenomeni complessi, con sguardi sempre più intra-disciplinari possiamo ri-definire ruoli, strategie, piani di interventi per affrontare le sfide nelle quali siamo immersi e cogliere le opportunità della contemporaneità. Oltre ogni facile retorica, per combattere l’irrilevanza di azioni auto-assolutorie”. La redazione conclude il lavoro avviato nel 2011 con due doni ai Lettori, concepiti come agili strumenti.  Lo Speciale «Studi e Ricerche», curato da Valentina Montalto -responsabile dell’omonima rubrica sulla testata-, raccoglie i commenti alle ricerche che abbiamo selezionato per Voi negli ultimi due anni.  Nei prossimi giorni vi offriremo lo Speciale “Montagna del XXI secolo e Aree interne”, tra i fenomeni che abbiamo indagato e che vedono nella profonda trasformazione un grande impegno della filantropia istituzionale.
Articolo a cura di: 
Catterina Seia, Direttore Scientifico del Giornale delle Fondazioni
Autore/i: 

L’Arte in gioco

  • Pubblicato il: 16/12/2018 - 10:00
MUSEO QUO VADIS?

L’arte è un gioco
Il gioco dello spirito
Il maggior gioco dell’uomo
Jean Dubuffet, 1945

 
A margine dei convegni si fanno incontri spesso sorprendenti. A Lucca, dopo una conferenza su Cultura e Welfare al Lubec, il Presidente della Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia, Davide Zanichelli mi avvicina “Ci vogliono delle alleanze tra discipline. Lavorare nella frammentazione, con un pensiero riduzionista rispetto alla complessità, arroccati nella presunta autonomia dei saperi, ha determinato la disgregazione dell’idea dell’uomo come unità di senso. Il benessere non è disgiunto dalla formazione, dall’educazione. Secondo me la grande sfida delle istituzioni culturali, in particolare noi che ci occupiamo di arte, è proprio quella di riuscire a riunificare i saperi. Come istituzioni culturali dobbiamo essere piattaforma di innovazione sociale, in rete con altri soggetti che si occupano di welfare. Per un unico progetto di territorio”. Confortante. Ci confrontiamo con lui nel corso della splendida mostra su Jean Dubuffet, “L’arte in gioco”, la prima grande retrospettiva completa sull’autore, dopo trent’anni.
Rubrica in collaborazione con la Fondazione Marino Marini di Firenze
Articolo a cura di: 
Catterina Seia
Autore/i: 

Accessibità universale: un progetto MiBAC per la valorizzazione della persona

  • Pubblicato il: 16/12/2018 - 09:59
MUSEO QUO VADIS?
Cosa sta accadendo sul fronte dell’accessibilità universale? In collaborazione con LuBEC di Fondazione Promo PA, arricchiamo la conoscenza dello scenario. Il MiBAC ha siglato recentemente una convenzione con l’Università di Padova per realizzare il progetto di ricerca “Azioni di sviluppo professionale/lavorativo e di valorizzazione della persona mediante attività di conservazione del patrimonio artistico-culturale e di restauro”, a favore dell’inclusione sociale. Ne parlano Nicola Alberto De Carlo -Università degli Studi di Padova con Greta Schonhaut e Laura Dal Corso PSIOP – Istituto di Psicoterapia. La ricerca trae origine dall’esperienza “Restauro e disabilità” condotta dal Museo d’Arte Orientale di Venezia, di cui ci parla la direttrice Marta Boscolo Marchi.
Rubrica in collaborazione con la Fondazione Marino Marini di Firenze
Articolo a cura di: 
Nicola Alberto De Carlo, Università degli Studi di Padova, Laura Dal Corso e Greta Schonhaut, PSIOP – Istituto di Psicoterapia

Una battaglia culturale a favore dell’economia sociale

  • Pubblicato il: 16/12/2018 - 09:59
OPINIONI E CONVERSAZIONI
Nuovi strumenti di sviluppo e approcci che possano affiancarsi ai bandi, indirizzati a iniziative di lungo periodo, allo sviluppo di una solida attitudine imprenditoriale e una definita struttura finanziaria del proprio business”. Marco Zappalorto, direttore della Fondazione Nesta Italia, si unisce alle riflessioni generate dall’articolo di Carola Carazzone comparso su queste colonne, “occorre superare il meccanismo dei bandi, perchè produttore di organizzazioni deboli, in starvation cycle e in concorrenza vitale tra loro e un effetto di adattamento, di isomorfismo delle organizzazioni del terzo settore come progettifici”,  partendo dall’esperienza del primo anno del suo ente in Italia. L’obiettivo è “un re-driving collaborativo tra policymaker, practitioner e community, con l’obiettivo di scalare il target delle policy così come gli impatti diretti e indiretti per la promozione di un cambiamento sistemico che è la sintesi di un processo di ricerca-azione, di confronti aperti (open innovation) e di investimenti nella sperimentazione.”
Articolo a cura di: 
Marco Zappalorto, Direttore Nesta Italia
Autore/i: 

La Cultura Batte il Tempo

  • Pubblicato il: 16/12/2018 - 09:59
OPINIONI E CONVERSAZIONI
Il 4 dicembre viene lanciato l’avviso pubblico Parma 2020, per stimolare il territorio ad esprimere progettualità coerenti con principi, finalità e temi del dossier di candidatura, promuovendo contestualmente la progettazione culturale integrata. A LuBEC2018, abbiamo incontrato, Michele Guerra, classe 1982, da poco più di un anno Assessore alla Cultura di Parma per il secondo mandato di Federico Pizzarotti. Giovane, preparato, determinato, dal lungo curriculum professionale: professore associato all’Università di Parma di Cinema, Fotografia e Televisione, delegato del Rettore per la Cultura e la Comunicazione, vanta un curriculum internazionale e diverse cariche all’interno di gruppi di ricerca e associazioni culturali del nostro paese ai quali ha rinunciato con l’assunzione della nuova carica, mantenendo solo il ruolo didattico.
Articolo a cura di: 
Cristina Casoli
Autore/i: 

I Musei della Campania: locomotive della cultura

  • Pubblicato il: 16/12/2018 - 09:59
MUSEO QUO VADIS?
Benvenuti al Sud dovremmo dire quando parliamo dei Musei della Campania. Dalla Riforma Franceschini in poi i Musei della Campania hanno numeri da record. E’ proprio la Campania che ha trascinato a livello nazionale l’aumento dei visitatori nel sistema museale italiano. Nel 2015 la Galleria degli Uffizi, solo per fare un esempio, aveva un numero di visitatori pari a 1.971.758 per raggiungere nel 2017 i 2.200.00 visitatori con un incremento nel triennio dell’11%. Il Museo archeologico di Napoli è passato dai 381.000 visitatori del 2015 ai 529.800 del 2017 con un incremento del 40%. La Reggia di Caserta ha incrementato il numero dei visitatori rispetto al 2015 di circa il 70%.
Rubrica in collaborazione con la Fondazione Marino Marini di Firenze
Articolo a cura di: 
Stefano Consiglio e Marco D’Isanto

Le Città nel Giardino Planetario

  • Pubblicato il: 16/12/2018 - 09:59
OPINIONI E CONVERSAZIONI
Tutte le città del mondo, devono affrontare la sfida e incrociano il loro progetto di futuro sotto i nomi di Google e di Ahmed. Connessione virtuale e umana”. Condividiamo il testo del discorso che il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha tenuto a Parigi, all’Università SciencesPo, École urbaine a fine agosto. Una città in trasformazione.
Articolo a cura di: 
Leoluca Orlando, sindaco di Palermo
Autore/i: 

Ferrara, Ravenna, Venezia, Napoli, eccetera: 37 siti Patrimonio Unesco sommersi entro 80 anni

  • Pubblicato il: 16/12/2018 - 09:59
OPINIONI E CONVERSAZIONI

Una ricerca di «Nature» dà per certi i danni gravissimi provocati dai cambiamenti climatici lungo le sponde del Mediterraneo

Articolo a cura di: 
Anna Somers Cocks, da Il Giornale dell'Arte numero 392, dicembre 2018

NUOVE COMPETENZE PER NUOVI PUBBLICI: COME CAMBIA LO SPETTACOLO DAL VIVO

  • Pubblicato il: 16/12/2018 - 09:58
OPINIONI E CONVERSAZIONI
Dalla teoria alle buone (e nuove) pratiche: a inizio novembre è nato Performing+, un progetto congiunto di Compagnia di San Paolo e Piemonte dal Vivo che punta a rafforzare le competenze degli operatori dello spettacolo dal vivo in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta con l’Audience Development come tema del primo anno. A «Open Magazine» ne parla Matteo Negrin, direttore della Fondazione Piemonte dal Vivo.
Articolo a cura di: 
da Open Magazine del 26 novembre 2018
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