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impatto

Diffondere la cultura dell’accountability nel settore culturale

  • Pubblicato il: 14/06/2016 - 18:45
CONSIGLI DI LETTURA

Un nuovo volume “Cultural accountability. Una questione di cultura” a cura di Stefano Monti rimette al centro il tema della necessità per il settore culturale di essere misurabile nei suoi impatti, non solo per incontrare nuovi potenziali partner economici di progetto, ma per sapersi meglio condurre, sostenere con responsabilità
 

Articolo a cura di: 
Neve Mazzoleni
Autore/i: 

«Oltre la sindrome del Vilcoyote». Ci vuole coraggio per disegnare le Politiche

  • Pubblicato il: 13/05/2016 - 16:36
CONSIGLI DI LETTURA

Questo il titolo del nuovo libro di Luca Dal Pozzolo e Aldo Garbarini con Francesco De Biase. Riflessioni e proposte per salvare le nostre politiche culturali dall'ennesima caduta nel vuoto. Questione di consapevolezza, questione di scelta, che parte dal «mettere la cultura al centro delle nuove domande sociali»

Articolo a cura di: 
Maria Elena Santagati

Sustain-Ability: lo strumento di accountability del settore culturale promosso da Fondazione lettera27

  • Pubblicato il: 15/04/2016 - 16:01
FONDAZIONI PER LA CULTURA

Monitoraggio, accounting, storytelling: con Sustain-Ability Fondazione lettera27 propone uno strumento per tutte le organizzazioni culturali basato sulla logica della Balanced Score Card, che aiuta in modo semplice, completo e flessibile ad analizzare i propri progetti, per costruire piani strategici e comunicare con gli stakeholder. Un percorso empirico per approfondire il tema dell’accountability del settore culturale, affrontato con un approccio olistico che tiene conto anche del risk management. Ne abbiamo parlato con il team di progetto, Adama Sanneh, Cristina Perillo, Nicola Rossi, Elena Argolini

Articolo a cura di: 
Neve Mazzoleni
Autore/i: 

Valore Aggiunto Culturale: verso un cambio di paradigma

  • Pubblicato il: 14/05/2015 - 18:15
STUDI E RICERCHE

Nelle istituzioni culturali che ripensano la propria sostenibilità, torna a far parlare di sé il VAC ovvero il Valore Aggiunto Culturale. Grazie alla Fondazione Nova Spes una nuova ricerca condotta da Sabrina Pedrini e Francesca Battistoni prende in esame gli Indicatori di valutazione per gli istituti culturali.  Emerge una metrica nuova, in grado di misurare non solo gli output di breve o medio termine, bensì anche gli outcome, ovvero gli effetti di lungo periodo che le attività culturali poste in essere generano sulla collettività di riferimento, tra i quali la capacità di costruire reti e nuove partnership, di formare la classe dirigente, di coinvolgere nuovi pubblici
 

Articolo a cura di: 
Marianna Martinoni

Il re è nudo

  • Pubblicato il: 16/02/2015 - 12:14
DOVE OSA L'INNOVAZIONE

La foresta pietrificata da oltre un secolo della filiera della produzione culturale, dell’organizzazione del sapere, ha avuto uno scossone. La flessione delle risorse pubbliche alla Cultura è una certezza. La crisi strutturale, la ricerca della sostenibilità economica, dapprima affannosa, sta muovendo le riflessioni sulla capacità della cultura di generare impatti (culturali, economici, sociali). Dal punto di vista sociologico, sono cambiate le regole della produzione e del consumo, anche culturale, vorticosamente accelerati dalle trasformazioni tecnologiche. Sono cambiate le prospettive di crescita economica. E’ cambiato il ruolo del privato, che quotidianamente dimostra e reclama il proprio ruolo di attore dell’interesse (anche) pubblico. Innovare la cultura e attraverso la cultura è necessario. «Il nuovo si muove intorno alle economie della condivisione e della collaborazione, alle sfide dell’innovazione sociale a vocazione culturale, all’allargamento e dei mercati della culturaChe il nuovo sta non nella cultura in sé, ma nella cultura in relazione alle altre componenti sociali ed economiche», afferma Alessandra Gariboldi, Coordinatrice Ricerca e Consulenza della Fondazione Fitzcarraldo, impegnata nella consulenza all’evoluzione delle strategie dei grandi erogatori, tracciando una big picture

Articolo a cura di: 
Alessandra Gariboldi

Il bello degli open data per la cultura: libera fruizione di dati sull’impresa culturale

  • Pubblicato il: 16/02/2015 - 11:02
DOVE OSA L'INNOVAZIONE
Bertram Niessen

Credere nella filosofia open e aver voglia di convergere in una regia comune. Una nuova iniziativa vede protagonisti l’Associazione cheFareFondazione Cariplo e Fondazione Fitzcarraldo. Il primo data set disponibile al pubblico sull’impresa culturale, lanciato a dicembre con 1500 voci. Un percorso avviato in ArtLab2013 a Lecce che porta i primi frutti

Articolo a cura di: 
Neve Mazzoleni
Autore/i: 

Crescono le analisi di impatto economico e sociale del patrimonio e degli investimenti culturali. Quali gli esiti e le modalità?

  • Pubblicato il: 15/01/2015 - 11:07
STUDI E RICERCHE

Ne parliamo con Alessandro Bollo, responsabile dell’area Ricerca della Fondazione Fitzcarraldo, che ha condotto innumerevoli studi che interessano eventuali partner privati, oltre ai decisioni pubblici e gli organizzatori

 
Articolo a cura di: 
Redazione
Autore/i: 

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