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CONOSCERE, CAPIRE PER AGIRE.

  • Pubblicato il: 31/12/2018 - 10:33
Autore/i: 
Rubrica: 
STUDI E RICERCHE
Articolo a cura di: 
Catterina Seia, Direttore Scientifico del Giornale delle Fondazioni
“Solo studiando i fenomeni complessi, con sguardi sempre più intra-disciplinari possiamo ri-definire ruoli, strategie, piani di interventi per affrontare le sfide nelle quali siamo immersi e cogliere le opportunità della contemporaneità. Oltre ogni facile retorica, per combattere l’irrilevanza di azioni auto-assolutorie”. La redazione conclude il lavoro avviato nel 2011 con due doni ai Lettori, concepiti come agili strumenti.  Lo Speciale «Studi e Ricerche», curato da Valentina Montalto - responsabile dell’omonima rubrica sulla testata -, raccoglie i commenti alle ricerche che abbiamo selezionato per Voi negli ultimi due anni.  Nei prossimi giorni vi offriremo lo Speciale “Montagna del XXI secolo e Aree interne”, tra i fenomeni che abbiamo indagato e che vedono nella profonda trasformazione un grande impegno della filantropia istituzionale.
In collaborazione con Fondazione CRCuneo

 
Il Giornale delle Fondazioni, fin dagli esordi, ha dedicato grande spazio alla diffusione di studi e ricerche, considerando la cultura come elemento  trasversale ai diversi assi delle politiche e dell’intervento dei diversi attori, nell’affrontare l’evoluzione dei loro ruoli e le risposte alle sfide della contemporaneità.
 
Un contesto sempre più globale, interconnesso e complesso necessita a nostro avviso di analisi dei fenomeni, conoscenza, profondità con sguardi e competenze interdisciplinari, fuori dai sylos.
 
La globalizzazione, un tempo vista come speranza di benessere diffuso, oggi ci costringe a fare un passo indietro e a chiederci perché le diseguaglianze, invece di diminuire, sono più che mai presenti. Esclusione e povertà – di tutti i tipi: economica, ma anche educativa, sociale e culturale, interconnesse e intergenerazionali - sono i temi nei quali siamo immersi. Le persone hanno perso fiducia nella classe dirigente, negli organismi di rappresentanza e nel futuro e, molti, non credono più a niente se non a promesse immediate, per quanto fallaci. Ma, in fin dei conti, è questa stessa mancanza di fiducia che finisce per esacerbare la povertà e il senso di esclusione da cui queste persone vorrebbero fuggire.
 
Per queste ragioni, il Giornale delle Fondazioni vuole fare tesoro e riproporvi alcune tra le principali riflessioni pubblicate in questi ultimi due anni alla voce “Studi e Richerche”, per fare il punto sulle questioni più ricorrenti ma, soprattutto, per identificare i germogli della ricerca futura.  
 
La ricerca diventa più che mai urgente per riflettere, capire e, sperabilmente, operare su nuove basi che facciano della partecipazione culturale uno dei principali assi di una nuova cittadinanza - coesa e attiva. Finanziare la ricerca, oggi, significa prendersi il lusso di darsi del tempo - tempo di pensiero prima ancora che di parola. Non si tratta più solo di un diritto ma di un dovere che le condizioni del mondo odierno ci chiedono di assumere, nel rispetto delle generazioni presenti e future e in linea con le priorità dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.  
 
L’analisi è a cura di Valentina Montalto, ricercatrice e policy analyst presso il Joint Research Centre della Commissione europea, che lavora da oltre nove anni sulla dimensione economica della cultura e lo sviluppo di indicatori e di politiche per la cultura e la creatività a livello urbano.
 
In questo lavoro, vengono presentati e discussi in maniera critica i temi di ricerca identificati a partire dagli articoli pubblicati negli ultimi due anni (2017 e 2018): dalla necessità di ampliare i pubblici, anche attraverso l’uso dei nuovi strumenti digitali (Sezione 1-Nuovi pubblici, nuove competenze), alla nascita di una nuova economia e sistema di welfare a base culturale (Sezione 2-It’s the (new) creative economy, stupid!), ai benefici “micro” e “macro” della cultura (Sezione 3-Benefici per l’individuo e i territori), al bisogno di nuove regole e politiche che sappiano fare tesoro di patrimoni millenari nonché far fronte ai nuovi ed intensi flussi di (dis-)informazione e di conoscenza (Sezione 4-Etica e politiche (culturali) di domani). 
L’analisi fa riferimento ai principali articoli identificati per ogni sezione/tema, dei quali viene fornito il testo integrale.
 
Il prof. Pier Luigi Sacco (Special Adviser del Commissario Europeo all’Istruzione e alla Cultura, professore di Economia della Cultura all’Università IULM di Milano, Direttore all’FBK-IRVAPP di Trento e Senior Researcher at MetaLAB di Harvard) cura la postfazione – per una lettura critica dei temi identificati alla luce dell’Agenda 2030 della Cultura che mette in evidenza la rilevanza della cross-settorialità sistemica per il  futuro delle politiche, individuando come pillars gli ambiti di attenzione che sollecitiamo dagli esordi: la relazione della cultura con il ben-essere, la coesione sociale e l’innovazione.
 
Ringraziamo i Redattori, i Lettori e Fondazione CRCuneo che è stata a nostro fianco in questo percorso negli ultimi due anni e che, con lungimiranza e costanza, da un decennio promuove e sostiene studi e ricerche per delineare strategie d’intervento sempre più multi-stakeholders e cultural based per lo sviluppo del capitale sociale, economico e la qualità della vita nei propri territori di elezione.