partecipazione
La cultura come strumento di coesione europea: più progetti cross - settoriali e ricerca sugli impatti
Alessandro Bollo. Il primo anno alla guida del Polo del 900 di Torino.
Quasi 57.000 presenze registrate nel 2017, alle quali si aggiungono 12.000 studenti coinvolti in progetti vari e 19.000 partecipanti alle attività e alle mostre temporanee. Numeri raggiunti dal Polo del 900 grazie al ridisegno della governance dell’ente e delle interazioni tra le 19 realtà che, in questa istituzione culturale, trovano casa. Dopo un anno di direzione per mano di Alessandro Bollo, la promozione della educazione civica e della cittadinanza attiva attraverso la cultura pare un fine sempre più concreto – riscontrabile nell’aumento della partecipazione dei cittadini ai servizi di lettura e alla biblioteca, ma anche nelle numerose progettualità basate su una nuova modalità di fruizione degli archivi. Oltre tali novità, nuovi progetti speciali per il museo, un’integrazione delle attività didattiche, inedite relazioni progettuali e altro ancora. Se la Fondazione Polo del 900 ha evidenziato il ruolo di aggregatore culturale e luogo dell’apprendimento, Alessandro Bollo – in una recente conversazione – ci ha raccontato come l’istituzione stia sempre più diventando un centro di produzione e accoglienza culturale.
Le reti della solidarietà. Volontariato, partecipazione e benessere nel Rapporto Istat 2018
Il Rapporto Istat di quest’anno analizza le condizioni economiche e sociali del nostro Paese proponendo la chiave di lettura delle reti e delle relazioni tra le persone, tra le persone e gli attori sociali (imprese, istituzioni, gruppi formali e informali) e degli attori sociali tra loro.
Il quadro che ne risulta è ricco di dati e informazioni, anche su aspetti fondamentali della nostra vita che ottengono di rado la ribalta mediatica. Uno di questi aspetti è il sistema delle relazioni di solidarietà, aiuto reciproco e collaborazione, che l’Istat descrive con nuove profondità, integrando più fonti di dati.
Fare del bene agli altri fa bene a sé stessi, e in molti modi: svolgere attività gratuite in gruppi o associazioni permette di sentirsi utili, di migliorarsi, di accrescere le proprie abilità e competenze; permette, inoltre, di instaurare rapporti interpersonali gratificanti e di ampliare le proprie reti sociali. Soprattutto, la partecipazione attiva e generosa alle reti di servizio paga, ed estende alle componenti sociali più svantaggiate un sostegno all’inclusione paragonabile al vantaggio derivante dal possesso dei livelli più elevati di istruzione e dalla residenza nelle aree più benestanti della penisola.
Arte e Partecipazione contro la violenza sulle donne: il dibattito al Collegio Castiglioni Brugnatelli di Pavia
Un workshop del Collegio Castiglioni Brugnatelli, luogo istituito nel 1429 per accogliere gli studenti in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. In “E Riuscimmo a rivedere le stelle. Non perdere l’amore dopo la violenza”, le 160 alunne del Collegio, vera e propria comunità sociale, di diversa provenienza italiana e straniera, hanno condiviso l’idea di contribuire al dialogo su questo delicatissimo tema sociale affinché non rimanga sommerso. Un ragionamento corale che si è sviluppato partendo dall’arte, dal pensiero di Zygmut Bauman “La nostra vita è un'opera d'arte” per generare welfare attraverso la cultura con approcci rinnovati, trasformiamo gli istituti culturali in agorà. “Il Collegio Castiglioni Brugnatelli, gestito insieme ad altri 11 collegi, dall’Ente al Diritto allo Studio Universitario EDiSU Pavia, si pone questo obiettivo, interagendo con la città per contribuire alla diffusione del senso civico e del valore della partecipazione”, come affermano gli organizzatori.
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
Una nuova qualità progettuale sociale a traino culturale
Quali politiche e strategie possono essere concretamente messe in campo a sostegno della Cultura e del Patrimonio? Quali le criticità e le risorse strumentali per trasformare la valorizzazione del patrimonio culturale anche in riscatto territoriale? Tra revisione dei protocolli, nuovi paradigmi, modelli di gestione e condivisione di esperienze, ecco trasparire da ArtLab17 Mantova i segni di una nuova Qualità Progettuale come leva di sviluppo e welfare di comunità a traino culturale.
Una cultura europea come prospettiva alternativa per la coesione sociale e la cittadinanza
Nell'ambito del dibattito più ampio sul futuro e la “sopravvivenza” dell'Unione europea, oggi più che mai urge interrogarsi sulla dimensione sociale del vecchio continente. Ma come? Ed attraverso quali “lenti”?
DICHIARAZIONE DI FIRENZE: VERSO UNA NUOVA ANTROPOLOGIA DELLA CULTURA E DEL PATRIMONIO
Il G7 della Cultura di Firenze, il primo del genere nella storia, ha messo a fuoco le grandi sfide che la comunità internazionale dovrà affrontare nei prossimi anni riguardo il ruolo e le proprie responsabilità nei confronti del nostro patrimonio culturale. Tra le tante: rilanciare un'idea della cultura come strumento di dialogo tra i popoli e una nuova consapevolezza sul ruolo del patrimonio come colonna del senso di comunità di eredità e forza trainante di valori, ideali e principi da preservare e tramandare. Ma quanto, in quest'opera costante e inarrestabile di ridefinizione delle missioni affidate al nostro héritage, troviamo concreta risposta a questo richiamo?
Biennale democrazia. La costruzione dello spirito critico e dell’educazione civica delle comunità
Oltre 35 mila partecipanti ai 106 incontri tenuti da 246 relatori, per Biennale Democrazia 2017 - Uscite di emergenza. "Per la quinta edizione abbiamo investito ulteriormente sul coinvolgimento dei cittadini e sull’allargamento a nuove aree della città”. Per Angela La Rotella – direttore organizzativo della manifestazione –“obiettivo centrato con una partecipazione vivace del pubblico”. Il festival si è chiuso il 2 aprile, ma proseguono le mostre “Esodi e Conflitti” fino al 20 maggio alla Film Commission Torino; “Corpi attraverso i Confini” alla Fondazione Merz fino al 30 aprile; “Abitare in Italia” all’ Urban Center Metropolitano fino al 5 giugno
Cultura e lavoro in Europa: tra luci e ombre ecco i numeri
Il 2018 sarà l'Anno europeo del patrimonio culturale, ma qual è oggi lo stato di salute della “Cultura Europea” secondo la prospettiva occupazionale? Con 6,3 milioni di persone, in circa 6,5 milinoni di posti di lavoro “culturali” nell'EU (quasi il 3% dell'occupazione totale) l'Eurostat ci fornisce luci e ombre di un settore che diventa sempre più una risorsa comunitaria strategica
Il senso dei musei per il digitale
Dal gioco tutto italiano “Father and Son" fino alla realtà aumentata all'Ara Pacis di Roma o alla piattaforma digitale europea “Pluggy”, la cultura si fa sempre più un co-racconto multidisciplinare. Ma qual è l’impatto del digitale sulle politiche e sulle pratiche delle organizzazioni culturali?
Siracusa Città Educativa, un esperimento per ripensare le comunità
Coinvolgere le comunità per trasformare le città: nel capoluogo siciliano si sperimenta un progetto lungo, lento e visionario, in cui il ruolo educativo non è frammentario e delegato solo a scuole o famiglie, ma diventa una questione collettiva, civica e urbana. Un progetto che invita a collaborare attraverso pratiche quotidiane e impatta sulla vita dei siracusani, ma che ha bisogno di diventare sistema e non solo episodio. E ritorna la questione del budget pubblico da dedicare all’innovazione sociale e culturale. Ne parliamoad un anno dall’avvio del progetto con Valeria Troia, Assessore Comunale Politiche scolastiche, Educative, Giovanili, Infanzia, Università, Decoro Urbano, Informatizzazione e Modernizzazione, Volontariato, Periferie. Prima un video che sintetizza la visione Educating Cities video concept
PER UNA NUOVA PEDAGOGIA DEL PATRIMONIO
“Cultura e arte sono fondamento di una crescita equilibrata: la sola che garantisce coesione, senso di appartenenza alla società, fiducia e rispetto per l'ambiente e per gli altri [...] non è soltanto il Pil la misura della felicità delle persone e delle comunità”, ha affermato il Presidente Sergio Mattarella, intervenendo a Mantova al convegno “Città d'arte 3.0 - Il futuro delle Città d'Arte in Italia”. Un richiamo forte al ruolo di sviluppo sia personale che civile che il nostro patrimonio culturale può e deve svolgere quotidianamente, per stimolare una coscienza diffusa e condivisa. Ma l'attuale proposta didattico-scolastica nazionale è davvero in grado di suscitare e trasmettere attenzione, stupore, meraviglia e rispetto nei riguardi del nostro patrimonio culturale? Lo considera una risorsa? Un ruolo politico, ancora troppo spesso implicito e sottinteso nella nostra formazione, soprattutto dall'attuale proposta didattica ed educativa
Museum 2026. TECNOLOGIA, PARTECIPAZIONE E INNOVAZIONE: I MUSEI DEL FUTURO
La Fondazione Torino Musei in collaborazione con la Singularity University di Ginevra apre una finestra sullo scenario futuro dei musei. Manager culturali e esperti delle nuove tecnologie da tutto il mondo si sono riuniti a Palazzo Madama per interrogarsi e confrontarsi sul ruolo delle istituzioni museali del futuro proiettando lo sguardo ad un decennio da oggi. Come saranno i musei nel 2026? Come influiranno direttamente sulle componenti sociali ed economiche della società?
Qual è la città di cui abbiamo bisogno? Spunti di riflessione per la Nuova Agenda Urbana
Organizzata dal dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica una tre giorni sui temi di arte e città, appuntamento che si inserisce nel cammino che porterà l'Organizzazione delle Nazioni Unite verso la terza conferenza mondiale dedicata agli insediamenti urbani, Unhabitat
Il pubblico, questo sconosciuto: «Audience Development» per nuove politiche e strategie culturali ad impatto sociale
Si è tenuto a Milano il 18 e 19 gennaio 2016 l'incontro finale del percorso formativo «ADESTE - Audience Developer: Skills and Training in Europe», con capofila-project leader Fondazione Fitzcarraldo. 16 le organizzazioni italiane che hanno partecipato all'anno di formazione per «Audience Developer» (65 in tutta Europa), fase che chiude il triennio del progetto finalizzato ad individuare nuove professioni, nuove politiche e nuove strategie per incentivare ed estendere la partecipazione dei pubblici alle attività culturali, ritenute una chiave fondamentale della coesione delle società europee
I giovani al centro
Nel 2016 Compagnia di San Paolo stanzia 1 milione di euro in favore dell'empowerment giovanile. I giovani sono sempre più al centro di politiche, interventi pubblici e bandi di finanziamento nazionali e internazionali. Decisivo il ruolo svolto dalle fondazioni di origine bancaria
QUELLI CHE TRASCURANO DI RILEGGERE SI CONDANNANO A LEGGERE SEMPRE LA STESSA STORIA
A partire dal Teatro Continuo di Alberto Burri, l’opera recentemente restituita alla città di Milano nell'anno delle celebrazione del centenario dell'artista umbro, qualche interrogativo su arte, spazio pubblico e tempo che passa
LO SHOCK CULTURALE DI BOLZANO
Bolzano risponde in modo affermativo a una delle domande più frequenti in campo di policies culturali: può la cultura influire sul benessere sociale e individuale dei cittadini? Suggerimenti dai risultati della ricerca condotta da Giorgio Tavano Blessi e Giovanni Pierretti del Dipartimento di Sociologia ed Economia dell'Università di Bologna, Pier Luigi Sacco e Guido Ferilli della Facoltà Arti, Turismo e Mercati dell'Università IULM di Milano, e Enzo Grossi della Fondazione Bracco di Milano, pubblicata su Cities. Lo studio dimostra l’impatto dell’offerta e del consumo di cultura sul benessere psicofisico dei cittadini. L’indagine si inserisce nel progetto Cultura e benessere sul territorio italiano promosso nel 2008 da Università IUAV di Venezia, Facoltà di Arti e Design Industriale, Dipartimento di Arti e Design e Industriale — Centro EPOCA — Economia e Politiche Culturali Avanzate; Libera Università di Bolzano, Facoltà di Scienze della Formazione; Ripartizione Italiana Cultura Provincia Autonoma di Bolzano; Fondazione Garrone; Bracco Spa
Può esistere legalità senza cultura?
SPECIALE DEMOCRAZIA. In un'epoca in cui è sempre più urgente l'esigenza di promuovere una «cultura della legalità», si afferma il concetto di «cultura per la legalità». Osservando casi concreti e ascoltando il parere di Carlo Borgomeo, Presidente di Fondazione con il Sud, qualche riflessione sul ruolo del patrimonio culturale nel favorire partecipazione e senso di appartenenza al proprio territorio, a lungo termine antidoti contro criminalità organizzata e corruzione