arte
EDUCARE CON L’ARTE, UN ATTO DI CITTADINANZA PER TRASFORMARE IL MONDO
Arte e Medical Education
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo
Focus Montagna XXI secolo. Dolomiti Contemporanee, o della costruzione di una alpinità altra
PIERO GILARDI. GIARDINIERE DEL GRAN PARCO DEL MONDO
Arte e Dati. Nasce un Festival
È HER: she Loves S. Lorenzo, Il primo festival di quartiere dedicato ad arte e dati che prenderà vita a Roma il 7-8 aprile. Il festival segna la nascita del polo di Arte e Dati HER, promosso dal duo artistico Salvatore Iaconesi e Oriana Persico. Obiettivo ambizioso: diventare un nuovo punto di riferimento nel panorama della cultura digitale e dell’innovazione indagando e coniugando arte, scienza e tecnologia.
Arcipelago Italia. Progetti per il futuro dei territori interni del Paese
Il Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2018 guarda al grande fermento culturale nelle aree interne del Paese. Se la cultura e le arti storicamente anticipano, la politica sembra essere finalmente al passo. Sembra.
L’Umanesimo di Gravity: Arte e Scienza si fondono nella mostra del MAXXI
Con la conferenza sul bosone di Higgs prosegue il ciclo di iniziative collaterali alla mostra Gravity, supportate da Enel: arte e scienza riunite attorno alla teoria della relatività di Einstein
Rubrica di ricerca in collaborazione con il Museo Marino Marini
Come inserire l’Arte nelle nostre vite?
Edu Arhat: educare all’arte di se stessi, una ricerca con un’esperienza interdisciplinare di mediazione culturale di Monica Moserle, edita da Albatros. Tornare a utilizzare le mani in modo creativo, sembra andare controcorrente rispetto a ciò che ora stiamo vivendo: l’era digitale. Con la tecnologia a “portata di mano” da quando si è nati, la capacità manipolativa è diminuita moltissimo, così come la capacità di una visione periferica. Usare le mani significa esplorare, imparare, comprendere o “afferrare” concetti. La mano è ciò che ci ha distinto più di ogni altra parte del corpo dagli altri esseri viventi, per la possibilità che ci offre di poter riflettere su noi stessi, e su ciò che facciamo. Ci torna così alla mente che le mani sono le grandi dimenticate della scuola italiana, senza- o con troppo pochi- laboratori, senza una didattica sostenuta da esperimenti, con un rendere esplicito il processo di osservazione di se stessi con l’arte.
Fondazione Artea incontra la Collezione La Gaia. Fontana e Manzoni in mostra a Fossano
Risorse private presenti sul territorio cuneese si mettono al lavoro in sinergia con il sistema pubblico, facendo le prove generali di progettualità future con un percorso espositivo di enorme valore. Da due settimane ha aperto i battenti, a Fossano, la mostra “Tesori nascosti dalla Collezione La Gaia. Fontana e Manzoni”, con opere che provengono dalla preziosa raccolta dell’imprenditore fossanese Matteo Viglietta e della compagna Bruna Girodengo, creando un’offerta culturale laddove il contemporaneo è poco presente. Il percorso espositivo curato da Eva Brioschi e Manuela Galliano, coprodotto e organizzato dalla Fondazione Artea in collaborazione con la Regione Piemonte, il Comune di Fossano e la Collezione La Gaia, con il sostegno della Fondazione CRC,mette in mostra undici importanti lavori di due tra i più grandi autori della storia dell’arte italiana e mondiale. Il primo atto di un progetto longitudinale. Ne abbiamo parlato con Michela Giuggia, presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Artea.
Arte e Partecipazione contro la violenza sulle donne: il dibattito al Collegio Castiglioni Brugnatelli di Pavia
Un workshop del Collegio Castiglioni Brugnatelli, luogo istituito nel 1429 per accogliere gli studenti in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. In “E Riuscimmo a rivedere le stelle. Non perdere l’amore dopo la violenza”, le 160 alunne del Collegio, vera e propria comunità sociale, di diversa provenienza italiana e straniera, hanno condiviso l’idea di contribuire al dialogo su questo delicatissimo tema sociale affinché non rimanga sommerso. Un ragionamento corale che si è sviluppato partendo dall’arte, dal pensiero di Zygmut Bauman “La nostra vita è un'opera d'arte” per generare welfare attraverso la cultura con approcci rinnovati, trasformiamo gli istituti culturali in agorà. “Il Collegio Castiglioni Brugnatelli, gestito insieme ad altri 11 collegi, dall’Ente al Diritto allo Studio Universitario EDiSU Pavia, si pone questo obiettivo, interagendo con la città per contribuire alla diffusione del senso civico e del valore della partecipazione”, come affermano gli organizzatori.
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
Verso una nuova geografia delle professioni dell’arte. È finita l'epoca dei curatori?
La rivoluzione digitale, accompagnato dalle mutate condizioni finanziarie dell’ultimo decennio e dall’evoluzione dei pubblici, sta guidando una vera e propria ridefinizione dell’eco-sistema dell’arte, con trasformazioni profonde nel mondo delle istituzioni museali e del management culturale che generano sempre maggiore richiesta di nuove competenze. aprendo la via a una nuova geografia delle professioni. Quasi due anni fa, il saggio “Curationism”, di David Balzer denunciava la perdita di senso dell’abusato termine “curatore”, buono per ogni occasione, quindi, non più per nessuna. Le professioni che fino ad oggi hanno ricoperto un ruolo di cerniera tra la produzione delle opere e il loro pubblico, laddove l’intermediazione tra l’artista e il pubblico si è fatta plurale, immediata, a volte assente, si evolvono: il curatore sta assumento un ruolo sempre più orizzontale e non gerarchico rispetto a un pubblico che da destinatario si fa co-interprete
Ricostruire il senso dei luoghi, passeggiando per Sentieri Contemporanei
Sentieri Contemporanei è un progetto triennale di sviluppo territoriale a base culturale promosso da Fondazione di Sardegna, con Decamaster (Master in Diritto ed Economia per la Cultura e per l'Arte) dell'Università di Sassari e Zerynthia. Palinsesto mobile di interazione tra arte, scienza e formazione, trova il filo conduttore nella grande installazione modulare No Man's City / La Città di Tutti di Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavéle che costituisce lo scenario delle varie tappe dell'iniziativa
Architettura in Città e nuove pratiche dell’abitare
Il Festival si mette in discussione e innova la formula. A fine maggio si è tenuta la sesta edizione di Architettura in Città, festival organizzato dalla Fondazione per l’Architettura – Torino sul tema”Abitare la Città”, la città come casa, per dibattere e confrontarsi sulle complesse relazioni tra i modi dell’abitare e la città contemporanea, intesa come il luogo della vicinanza, della diversità e dell’incontro. Uno sforzo progettuale che non si esaurisce a microfoni spenti, che già lavora per diventare progetto biennale, ma che apre le porte al lancio di un nuovo bando promosso da Ordine degli Architetti della Provincia di Torino e Unione Industriale torinese relativo al concorso di idee per il rinnovamento e la valorizzazione del complesso architettonico sede dell’Unione Industriale. Il Festoival diventa biennale. “Crediamo che le giornate del Festival debbano essere l’esito di un percorso di lungo periodo che favorisca la partecipazione attiva dei cittadini e degli architetti”, afferma il presidente Giorgio Giani
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Cittadellarte Fondazione Pistoletto ha inaugurato UNIDEE2017 con il collettivo argentino Etcetera. Denunciati attivisti, definiti artivisti, rivendicano il loro essere artisti e, nella schizofrenia capitalista, guardano all'errore come via di fuga. L'errore, come principio e pratica quotidiana, diventa negazione, risposta, resistenza per creare nuovi immaginari sociali. Con loro e con Franco Berardi “Bifo” ci siamo persi nel piacere dell'erranza
SPOSTARE L’ESTREMITÀ AL CENTRO. IL PROGRAMMA 2017 DEL MEF
La panoramica su programmazione e attività 2017 delle fondazioni per il contemporaneo in Piemonte prosegue con un’intervista al direttore del Museo Ettore Fico, Andrea Busto. Dopo Fondazione Merz, Fondazione Sandretto RR, Cittadellarte con UNIDEE, in questo numero dedichiamo un approfondimento al lavoro svolto dal museo privato situato nel quartiere di Barriera di Milano, zona periferica a nord della città di Torino, disposta lungo la via ferroviaria che conduce a Milano. Un’area di derivazione industriale che si rivela in forte trasformazione sociale ed economica e, come già avvenuto per altri quartieri del capoluogo piemontese, anch’essa pare diventare un luogo della cultura. Una posizione strategica, prospettive di crescita e un fermento che il MEF – nato per volontà della famiglia dell’artista Ettore Fico per trasmetterne il lascito – cerca di tradurre in azioni orientate all’attrazione di diverse tipologie di pubblico: dal locale all’internazionale. La conversazione con il direttore di un giovane attore culturale, come è il MEF nonostante la sua progressiva affermazione nella scena del contemporaneo, spazia dal contesto culturale alle mostre internazionali, dalle co-produzioni alle attività con il quartiere più multietico della città
ALL’APERTO CON ZEGNA. PER FARE LUOGHI ATTRAVERSO LA COMUNITÀ
All'aperto è un progetto ideato dalla Fondazione Zegna per stimolare l’accessibilità alla fruizione dell’arte contemporanea: un’interazione tra artisti e la comunità locale, e ripensare gli spazi di una realtà territoriale complessa per farne luoghi d’interesse su scala nazionale e internazionale. Curato da Andrea Zegna e Barbara Casavecchia, dal 2008 ad oggi, con cadenza quasi annuale, All’aperto genera nel territorio di Trivero delle opere di arte pubblica site specific, coinvolgendo nel tempo autori come Daniel Buren, Alberto Garutti, Stefano Arienti, Roman Signer, Marcello Maloberti, Dan Graham, Liliana Moro. Un notevole sforzo in termini progettuali, considerata la dislocazione geografica rispetto alle mappe “tradizionali” del mondo dell’arte, ma con impatti significativi sul senso del territorio e della comunità. L’edizione di quest’anno ha registrato uno scarto pratico, sviluppandosi con una serie di laboratori che hanno fatto emergere la dimensione immateriale dei processi sociali e cognitivi che avvengono in quel luogo. Protagoniste di All’aperto 2016 sono state Laura Pugno – artista dai natali triveresi – e Alek O, con progetti restituiti alla comunità e agli addetti ai lavori attraverso una mostra documentativa finale. E stata prodotta e acquisita, inoltre, la composizione sonora di Valentina Vetturi, intitolata Alzheimer Café, che ha collaborato con il Centro Diurno Alzheimer “Antonio Barioglio” e la Casa di Riposo "Sella Borsetti Facenda" a Mosso. Abbiamo discusso con Andrea Zegna e Laura Pugno del progetto dell’artista “Ci vediamo in centro”
EDUCARE ALLA BELLEZZA. IL NUOVO PROGETTO SPERIMENTALE DELLA CRC
Il Piano operativo 2017 della Fondazone CRC, ente che persegue scopi di utilità sociale e promozione attraverso l’erogazione di contributi e la produzione diretta di progetti in diversi ambiti, prevede un’iniziativa congiunta sui settori strategici Arte attività e beni culturali e Educazione Istruzione e Formazione. Lo scopo è quello di dare “sostegno a iniziative di educazione alla fruizione culturale nelle scuole e educazione alla creatività, all’espressione artistica, alla sensibilità alla bellezza”. Il nuovo bando Educare alla Bellezza, con uno stanziamento complessivo di 180 mila euro, nasce dalla volontà di ragionare sul concetto di bellezza, con l’obiettivo di intersecare gli aspetti legati all’educazione e quelli più strettamente connessi alla cultura, intesa come tutela e valorizzazione del patrimonio. Abbiamo seguito l’incontro di approfondimento su tematiche e approccio metodologico legati al progetto della docente Marisa Musaio, docente di pedagogia presso l’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano
NO MAN'S LAND, il museo senza pareti
Dal padre delle “utopie realizzabili”, ad un anno dalla grande installazione inaugurata a Loreto Aprutino, nasce la Fondazione No Man's Land, i cui soci fondatori sono Mario Pieroni, RAM radioartemobile e ZERYNTHIA ODV mentre Yona Friedman è presidente onorario
Oltre lo sguardo umano. “Recognition” di Fabrica porta l’intelligenza artificiale all’interno dei musei
Alla GAM, Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, si è svolto un incontro del programma di conferenze e workshop Museum:Vision 2026 di Fondazione Torino Musei, dedicato al progetto “Recognition” di Fabrica. Sviluppato in collaborazione con JoliBrain, Angelo Semeraro e Monica Lanaro, rappresentanti del team di lavoro, vincitore della III edizione dell’IK Prize della Tate Britain, hanno descritto il funzionamento di questa intelligenza artificiale. Insieme a loro Carolyn Christov-Bakargiev, direttrice della GAM e del Castello di Rivoli, Carlotta Margarone, coordinatrice del settore comunicazione della Fondazione Torino Musei e Andrea Pinotti, professore associato di Estetica all'Università degli Studi di Milano, specialista in Teorie dell’immagine e dei rapporti fra Estetica e Storia delle Arti visive. Il progetto “Recognition” apre nuovi spunti di riflessione e opportunità che l’intelligenza artificiale può introdurre nella fruizione delle opere d’arte e delle collezioni dei musei