fondazioni
Un leader è un creatore e un catalizzatore di emozioni
A quattro anni dalla scomparsa, ricordiamo Pier Mario Vello, segretario generale di Fondazione Cariplo, che molto ha contribuito all’evoluzione delle strategia di intervento delle fondazioni di origine bancaria, partendo dalla Cultura. Un uomo di grande sensibilità, umanità e preparazione. Qualità che convivevano con l’umiltà. Un raro mix. Su indicazione di Elisa Bortoluzzi Dubach, esperta in filantropia che lo ha molto frequentato, scegliamo di farlo con un suo testo sempre molto attuale. Un vero statement. “Le fondazioni hanno un grande ruolo nel produrre e promuovere cultura. Interroghiamoci su cosa fanno e come lo fanno, dato che fare il bene non è più sufficiente. Bisogna anche farlo bene. Esse si trovano in un momento privilegiato: la loro evoluzione le può portare ad essere agenti di cambiamento culturale, con impatti trasversali sull’intera Società e sulle sue potenzialità imprenditoriali.”
La cultura come linea strategica di investimento per le organizzazioni filantropiche
Prosegue il nostro percorso di ascolto in vista della tavola rotonda aperta al pubblico dal titolo “La Filantropia è cultura. Cultura e rigenerazione economica e sociale oggi”, che si terrà il prossimo 25 maggio presso la Fondazione Exclusiva in occasione del Convegno Nazionale di Assifero. Per approfondire le linee strategiche dell'Associazione punto di riferimento della filantropia istituzionale in Italia, abbiamo incontrato Felice Scalvini, Presidente di Assifero. Riconosciuto come uno dei più impegnati innovatori delle politiche sociali del nostro Paese, Felice Scalvini invita il mondo della filantropia a “prendere coscienza di quanto sia fondamentale occuparsi di cultura in generale, ma anche attraverso specifici interventi operativi, perché è solo attraverso la conservazione, il sostegno e la diffusione di un patrimonio culturale ricco ed evoluto che si riescono a innescare trasformazioni profonde di medio e lungo periodo”.
Coprogettazione e cogestione delle politiche contro l'ansia delle fondazioni
L'articolo sulla svolta necessaria per la sostenibilità del Terzo Settore “Due miti da sfatare per evitare l’agonia per progetti del Terzo Settore” di Carola Carazzone, Segretario Generale di Assifero, sull'ultimo numero del Giornale delle Fondazioni è stato ripreso dalle più autorevoli testate e sta generando forte dibattito. Riportiamo le riflessioni di Flaviano Zandonai, Segretario Generale di IRIS Network su Percorsi di Secondo Welfare.
Due miti da sfatare per evitare l’agonia per progetti del Terzo Settore
Perché le fondazioni filantropiche italiane dovrebbero iniziare a finanziare obiettivi strategici e organizzazioni e non solo progetti? “Il meccanismo dei bandi ha prodotto organizzazioni deboli, in starvation cycle e in concorrenza vitale tra loro e un effetto di adattamento, di isomorfismo delle organizzazioni del terzo settore come progettifici”. Ne scrive Carola Carazzone, segretario generale di Assifero (Associazione italiana delle fondazioni ed enti della filantropia istituzionale) e membro dell’advisory board di Ariadne (European Funders for Social Change and Human rights) e di ECFI (European Community Foundations Initiative). “Il terzo settore italiano (…) che regge un sistema di welfare pubblico traballante, ma non riesce a fare il salto propositivo necessario per essere il motore di trasformazione sociale, il catalizzatore di innovazione e sviluppo umano e sostenibile che potrebbe essere”.
L’investimento in cultura della filantropia istituzionale europea
Lo European Foundation Centre (EFC), l'associazione che promuove e sostiene il lavoro di più di 200 fondazioni ed enti filantropici attivi in Europa e nel resto del mondo, ha deciso di dedicare la 29esima Conferenza Annuale alla cultura in occasione dell'Anno Europeo del Patrimonio Culturale. Per conoscere più da vicino l’evoluzione in corso nelle strategie della filantropia europea, il lavoro dello EFC - che ne è il principale portavoce - e i temi al centro della prossima Conferenza Annuale, abbiamo intervistato Gerry Salole, Chief Executive dello EFC, che abbiamo già ospitato su queste colonne. Come messo in evidenza da Salole, la filantropia istituzionale è un settore in continua trasformazione, le cui risorse e competenze dovrebbero essere usate per sperimentare approcci innovativi e per testare nuove modalità d'azione anche in ambito culturale.
Non profit, molto valore
Pubblicato il censimento delle istituzioni no profit realizzato da Istat: attive in Italio 336.275 realtà, l’11,6% in più rispetto al 2011. Impiegano 5 milioni 529 mila volontari e 788 mila dipendenti. 1167 le Fondazioni con attività prevalente nella Cultura. Si tratta di un settore in espansione, in un contesto economico caratterizzato da una fase recessiva profonda e prolungata e da una successiva ripresa.
Nel 2016, l’Istat ha avviato la prima edizione del Censimento permanente delle istituzioni non profit, svolgendo nel periodo novembre 2016 – aprile 2017 la rilevazione campionaria, che ha coinvolto circa 43 mila unità (circa il 13% del complesso delle istituzioni non-profit appartenenti al registro statistico).
A partire dal registro statistico delle istituzioni non profit, verranno diffuse ogni anno informazioni aggiornate sulla consistenza e le caratteristiche strutturali di queste unità, utilizzando tutte le fonti amministrative e statistiche disponibili. Sulla base di rilevazioni campionarie, verranno inoltre realizzati, ogni tre anni, approfondimenti tematici su aspetti particolarmente rilevanti per i cittadini e i principali stakeholder di settore.
Un giornale di views
Dalla news alla views. Dal consumo rapido della notizia alla volontà di comprensione e approfondimento, in un cambiamento di velocità senza precedenti. Così ci ha definiti una nostra lettrice autorevole che ha tradotto la nostra volontà di capire e far capire, evitando di “surfare”, la volontà di una redazione composta da una molteplicità di voci, di persone che fanno ricerca, innovatori che stanno “nel farsi delle cose”, sono aperte al pensiero olistico, alle connessioni interdisciplinari, le uniche per abitare la complessità. Il nostro è un metro di competenza senza gerarchie o seniority
Se il futuro dell'impresa è nelle mani della fondazione
Il Fai ha organizzato sul tema una giornata di studi. Quale futuro per le aziende di famiglia? Affidarla agli eredi. Venderla. Oppure scegliere per la successione un ente no profit, che ne diventa proprietario, ne nomina i manager e ne traccia il futuro attraverso uno statuto che garantisca il rispetto delle regole e persone di fiducia alla guida?
Rivitalizzare lo spirito della solidarietà attraverso la filantropia istituzionale
Il Giornale delle Fondazioni ha partecipato alla 28esima Conferenza Annuale dello European Foundation Centre (EFC), tenutasi a Varsavia dal 31 maggio al 02 giugno. Considerato uno dei più importanti eventi del settore filantropico, il meeting dello EFC ha posto al centro del dibattito il tema della solidarietà.
L'impresa sociale si racconta
La città di Firenze ha ospitato l'undicesima edizione del Colloquio Scientifico sull'Impresa Sociale organizzato da Iris Network, la rete nazionale degli istituti di ricerca sull’impresa sociale, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa (DISEI) dell’Università degli Studi di Firenze. Nelle giornate di venerdì 26 e sabato 27 maggio, studiosi ed esperti del settore, ricercatori universitari e operatori del Terzo Settore si sono confrontati sulle principali tematiche connesse all'evoluzione dell'impresa sociale. Tra riforma del Terzo Settore, Valutazione di Impatto Sociale e propensione all'imprenditorialità sociale, il Colloquio Scientifico è stato un momento di confronto volto a far emergere gli elementi di innovazione che caratterizzano l’attuale fase di sviluppo dell’impresa sociale in Italia
L'AGENDA 2017 PER LA FILANTROPIA ISTITUZIONALE IMPEGNATA IN SOCIAL CHANGE
Il 2017 si presenta come un anno di cambiamenti significativi anche per il settore filantropico. A metterlo in evidenza sono le previsioni elaborate da Ariadne, la rete europea che riunisce più di 600 grant-makers, finanziatori e filantropi che sostengono il cambiamento sociale e i diritti umani. La crescita delle disuguaglianze a livello globale, il notevole incremento delle ingiustizie sociali, la diffusione degli estremismi e la delegittimazione della società civile sono le sfide principali che la filantropia dovrà affrontare nel prossimo futuro. Uno scenario non rassicurante che è stato approfondito anche durante l'ultima edizione del WINGSForum, a Città del Messico, l'evento più conosciuto e prestigioso della comunità filantropica mondiale, organizzato da WINGS, il network che riunisce 167 associazioni filantropiche e organizzazioni di supporto alla filantropia che operano in 41 Paesi nel mondo. Data la complessità del presente diventa necessaria una maggiore collaborazione sia tra filantropi che operano nello stesso settore, sia tra filantropi attivi in diversi ambiti di intervento, se si vuole favorire il cambiamento sociale
Prima candelina per il Polo del ‘900. Da festeggiare con un nuovo direttore
Il prossimo mese compirà un anno il Polo del ‘900, fondazione di partecipazione nata ad aprile scorso dalla visione collegiale di Comune di Torino, Regione Piemonte e Compagnia di San Paolo. Centro culturale situato nel complesso juvarriano dei Quartieri Militari, è un luogo dedicato alla formazione e sviluppo comunitario sui grandi temi che arrivano alla contemporaneità in quanto eredità storica, sociale, economica e politica del ‘900. Identità multiple, fonti documentarie cospicue, numerose esperienze e competenze convergono nelle progettualità di 19 istituti culturali direttamente coinvolti nel progetto, che sviluppano un discorso a cavallo tra memoria e attualità. “Ognuno con un patrimonio importante, specializzato e unico (..) occorre ripensare la missione, il modello gestionale e la relazione con la società civile”. Abbiamo discusso dei primi 365 giorni con Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo e Sergio Soave, Presidente della Fondazione Polo del ‘900 – in attesa del primo direttore che sarà nominato dopo il prossimo mese.. “Il Polo non è un progetto federativo: gli enti partner mantengono autonomia gestionale e amministrativa, nonché ovviamente culturale; quel che lo caratterizza è una forte vocazione alla progettazione integrata di servizi per il pubblico” Un modello replicabile?
Culturability 2017: per nuove architetture sociali
Avviato a Milano dalla nuova sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli il tour nazionale di presentazione e confronto territoriale della quarta edizione del bando di Unipolis per la riattivazione di spazi sottoutilizzati. Obiettivo: riqualificare luoghi nei quali stabilirsi con progetti culturali e creativi a forte impatto di innovazione e coesione sociale. La call è aperta dal 16 febbraio al 13 aprile 2017 con un monte in palio superiore a 400mila euro. Il lancio milanese di culturability – rigenerare spazi da condividere in zona Pasubio, il quartiere di Milano al centro di un processo di rigenerazione urbana e forti investimenti strutturali, è simbolico: l’area è– emblema di forte vivacità sociale e culturale sui temi della sostenibilità dello sviluppo e della qualità della vita delle persone. Coraggio, innovazione e prospettiva nel lavoro collaborativo; rapporto tra pubblico e privato come paradigma sistemico; ecologia degli attori culturali e altro ancora per parlare di un nuovo sviluppo economico basato sulla cultura – tenendo assieme gli aspetti di natura economico, sociale e ambientale
UNIDEE-Università delle Idee. Educare con arte in un mondo globalizzato
Con l’inizio del 2017 è stata presentata l’edizione annuale del programma internazionale di artist-in-residence ideato da Michelangelo Pistoletto per Cittadellarte nel 2000, ora diretto e curato da Cecilia Guida. Il programma educativo UNIDEE si fonda su solide basi teoriche e sulla volontà di sperimentare un approccio pedagogico che offre visioni e interpretazioni della contemporaneità a cavallo tra arte, politica ed economica. Modello per l'educazione artistica, punto di incontro e riflessione intorno alla società, centro di formazione per individui consapevoli e portatori di cambiamento, tentativo di ridefinizione della posizione dell'arte e dell'artista nel mondo contemporaneo. Ne abbiamo parlato un anno fa e con questa intervista a Cecilia Guida facciamo un aggiornamento su nuovi obiettivi, riflessioni e progetti, nell’ambito della panoramica sulle fondazioni per l’arte contemporaneo basate in Piemonte avviata negli ultimi numeri
Una nuova META per le fondazioni che investono in Cultura
Si è svolto lo scorso 27 gennaio, ad Alghero, un convegno promosso dal Comune di Alghero, Fondazione META (Musei Eventi Turismo Alghero), Rete delle Città della Cultura e Promo PA Fondazione sul ruolo delle fondazioni nella promozione della cultura. Al centro dell’incontro la presentazione di META come ente strumentale per l’attuazione del piano strategico del Comune di Alghero – appena presentato per definire uno sviluppo a base culturale della Piccola Barcellona sarda. Per evidenziare i punti centrali di un modello cultural-driven sono state comparate diverse realtà del panorama italiano, per creare consapevolezza sulla eterogeneità e diverse potenzialità di intervento delle fondazioni. Un parterre ricco e variegato precedeva l’esito della candidatura – poi non andata a buon fine – di Capitale Italiana della Cultura 2018, parte di una nuova stagione di vivacità a base culturale non compromessa. Alla base la nomina di creativi e intellettuali di spicco in un nuovo consiglio d’amministrazione, passando per i grandi eventi di Rally d’Italia e il Giro di Italia di ciclismo, ma puntando soprattutto ad aspetti di coesione sociale e rilancio di attrattività del comparto turistica – uno degli assett principali del territorio
Design for Arts and Cultural Innovation
È partita la prima edizione del master di secondo livello in Design for Arts and Cultural Innovation proposto per la prima volta in Italia dal Politecnico di Torino. Obiettivo: formare mediatori culturali da inserire nel mercato del lavoro, tra il mondo dell'architettura, il sistema arte e il grande pubblico. E se il mercato o il panorama culturale torinese non sembrano più vivere un periodo fertile come quello del passato recente, una delle principali istituzioni formative d’Europa lavora verso un rinnovamento della didattica per forgiare i futuri professionisti delle idee. Una chiacchierata con Pier Paolo Peruccio – docente di Design e coordinatore del Master – e Gail Cochrane, Visual Arts Supervisor ci permette di approfondire i contenuti di questa nuova esperienza formativa e quali riflessioni sulle professioni e il mercato del lavoro nel mondo della cultura ci sono alla base dell’ideazione del master. Un programma che mette in relazione pratica artistica e nuove tecnologie, guardando alle principali istituzioni culturali torinesi - tra i quali Castello di Rivoli, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Gam Galleria Arte Moderna, Fondazione Spinola Banna per l'Arte, Museo Egizio e Museo dell'Automobile – e alle aziende private come Pininfarina, Camerana& Partners di Torino e lo Studio Cerri e Associati di Milano, sia in termini di partnership, sia in quelli di mercato di riferimento in uscita dall’università
Da mecenate a donatore 3.0: come cambia il fundraising per la cultura dopo l’Art Bonus
L'anno che si chiude sarà ricordato per l'esplosione del fenomeno ART Bonus che riaccende il dibattito sulle donazioni in ambito culturale, sulle giuste leve da usare, ma anche sul ruolo delle organizzazioni culturali che sempre più dovranno muoversi verso nuovi sostenitori anche con figure professionali dedicate e nuovi strumenti di fundraising
Le nuove tendenze della filantropia istituzionale
Ariadne – European Funders for Social Change and Human Rights è un network europeo di più di 500 finanziatori e filantropi che sostengono il cambiamento sociale e i diritti umani. Attivo nel promuovere la collaborazione «peer-to-peer», Ariadne ha pubblicato anche quest'anno le proprie previsioni sullo sviluppo del settore filantropico. Nel 2016 le fondazioni e gli enti d'erogazione dovranno confrontarsi con un clima generale di paura e austerità, ma anche con una voglia di cambiamento e innovazione. Offrendo una visione d'insieme, le previsioni di Ariadne aiutano le organizzazioni filantropiche a scoprire le nuove tendenze e a pianificare le azioni future
Fondazioni e Università. Partner naturali
A fine giugno l'Università di Torino ha organizzato un incontro con i grandi enti filantropici per riflettere sulle priorità e sulle strategie in grado di favorire la convergenza di intenti tra le aspettative dei potenziali investitori su ricerca e formazione con l’azione delle università. Per stimolare la nascita di progettualità condivise, alcuni atenei italiani hanno aperto le loro porte agli studi sulla filantropia e alla costruzione di competenze. L'Università di Torino istituisce un proprio Centro di Documentazione e Ricerca su Fondazioni, Capitale Sociale e Società Civile, per studi e analisi sul ruolo della filantropia in rapporto alle trasformazioni dei sistemi di welfare a livello locale e in prospettiva comparativa. La Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Padova dedica una particolare attenzione allo studio della governance delle fondazioni. La Facoltà di Economia e Giurisprudenza di Piacenza dell'Università Cattolica inserisce la filantropia tra le linee di ricerca per il 2017, e l'Università Bocconi lancia proprio in questi giorni un nuovo corso sulla filantropia e le organizzazioni non profit. Con l'intento di conoscere meglio questa innovativa opportunità di studio, e di approfondire ulteriormente l'evoluzione del legame tra università e filantropia, abbiamo posto alcune domande ad Elisa Ricciuti, ricercatrice della Bocconi e responsabile del nuovo corso «Nonprofits & Philanthropy»