Università Cattolica
La spinta gentile dell’arte in azienda: il metodo della Fondazione Ermanno Casoli
Che l’arte possa essere una risorsa concreta nel collegare e connettere l’identità personale e lavorativa è la scommessa del libro “Innovare l’impresa con l’arte. Il metodo della Fondazione Ermanno Casoli”, in cui l’arte rappresenta “una spinta gentile”, in linea con la teoria del Premio Nobel dell’economia, Richard Thaler. Un pungolo, che spinge ad andare fuori dai sentieri tracciati, segnalando il cambiamento: la fine di un modello manageriale gerarchico, costruito su funzioni lavorative e confini chiusi che genera sofferenza, e il bisogno emergente di “comunità” e di prossimità che caratterizza la rete e la cultura digitale, ma anche le relazioni in azienda, di cui l’arte è una perfetta metafora
Fondazioni d’impresa: un rapporto complesso tra promozione dell’arte e contributo ai risultati aziendali
Come la promozione dell’arte attraverso una fondazione si sposa con l’opportunità per l’impresa di agire in modo più ampio ed efficace il proprio ruolo sociale? Nella ricerca che l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha condotto sulle collezioni di impresa grazie al sostegno di AXA Art e Banca Intesa Sanpaolo, il ruolo delle Fondazioni ha un peso significativo che finora non è stato analizzato. Chiara Paolino, curatrice della ricerca, sintetizza alcuni dati, per una prima riflessione, presentando il caso della Fondazione Lungarotti. Quali le differenze rispetto alle attività culturali gestite direttamente dalle imprese?
Le Corporate Collection: un possibile luogo di integrazione tra il mondo dell’arte e il mondo dell’impresa?
Avere una collezione corporate apre numerose opportunità sia alla comunità manageriale che a quella artistica. Avere una collezione corporate e non gestirla crea invece un ‘vuoto’: non è solo un’occasione persa, ma è un’opportunità che potrebbe cogliere qualcun altro o i cui esiti diventano difficilmente controllabili per l’azienda. Cosa significa gestire la collezione in modo strutturato? Quante aziende lo fanno? Ne parla Chiara Paolino, ricercatrice dell’Università Cattolica, autrice dello studio su 160 aziende- che continua a crescere- che AXA Art sta portando in un road show di confronti nella penisola. Il 16 ottobre presso Civita a Roma, il 25 alla Pinacoteca Agnelli di Torino. Solo il 30% coglie le opportunità che derivano dalla collezione, tra queste le Fondazioni Casoli e Lungarotti, Sulle nostre colonne, con l’autrice, si apre un percorso di condivisione su questi temi
La città da reinventare: proposte culturali per la rigenerazione urbana
Continuiamo a dare voce ai giovani. Francesco Cassinari, studente del Master Progettare Cultura dell’Università Cattolica, restituisce il confronto sul tema, parte del programma, che ha coinvolto professionisti provenienti dall'ambito culturale, artistico e progettuale, mediato da Gabi Scardi, curatrice e docente del Master
NOTIZIE IN BREVE DAL MONDO DELLE FONDAZIONI
>>> Google e UNESCOgiovani propongono il Grand Tour d'Italia, online e non solo >>> Presentato Italian Council, bando del Mibact a sostegno delle arti visive >>> Open lecture all’Università Cattolica di Milano per riprogettare le città, una tavola rotonda organizzata dal Master Progettare Cultura >>> A Palermo la VI edizione della «Settimana delle culture», con una forte connotazione internazionale >>> Al via Open Data per la Cultura 2017, il bando promosso da cheFare, Fondazione Cariplo e Compagnia di San Paolo con l’intento di favorire la lettura e la rappresentazione del fenomeno dei progetti culturali innovativi >>> Filippo Maggia lascia la Fondazione Fotografia, arriva Diana Baldon
Partecipazione culturale e progetti sociali: l’esempio di successo di Fondazione “la Caixa”
Nuove penne. Una riflessione dai giovani studenti del Master Progettare Cultura nel quale interviene ogni anno Catterina Seia, Responsabile del Giornale delle Fondazioni, sul tema “Cultura come strumento di inclusione e coesione sociale”, al centro dell’intervento di Isabel Salgado, direttrice dell’Exhibition Department della Fundación La Caixa, che gli studenti ci restituiscono.
Il fenomeno del collezionismo d’impresa in Italia: estetica o vantaggio competitivo?
Una recente ricerca dell’Università Cattolica in collaborazione con Axa Art e Intesa Sanpaolo ha fatto emergere luci e ombre nella gestione delle collezioni corporate. Anche se esistono alcune realtà di successo sia in termini di impatto culturale che di strutturazione organizzativa, nel complesso le collezioni d’arte aziendali non costituiscono ancora un vero e proprio settore per la mancanza di managerialità, professionalità e network. Non si tratta però di un’anomalia italiana, anche in Francia la situazione è molto simile
Fondazioni e Università. Partner naturali
A fine giugno l'Università di Torino ha organizzato un incontro con i grandi enti filantropici per riflettere sulle priorità e sulle strategie in grado di favorire la convergenza di intenti tra le aspettative dei potenziali investitori su ricerca e formazione con l’azione delle università. Per stimolare la nascita di progettualità condivise, alcuni atenei italiani hanno aperto le loro porte agli studi sulla filantropia e alla costruzione di competenze. L'Università di Torino istituisce un proprio Centro di Documentazione e Ricerca su Fondazioni, Capitale Sociale e Società Civile, per studi e analisi sul ruolo della filantropia in rapporto alle trasformazioni dei sistemi di welfare a livello locale e in prospettiva comparativa. La Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Padova dedica una particolare attenzione allo studio della governance delle fondazioni. La Facoltà di Economia e Giurisprudenza di Piacenza dell'Università Cattolica inserisce la filantropia tra le linee di ricerca per il 2017, e l'Università Bocconi lancia proprio in questi giorni un nuovo corso sulla filantropia e le organizzazioni non profit. Con l'intento di conoscere meglio questa innovativa opportunità di studio, e di approfondire ulteriormente l'evoluzione del legame tra università e filantropia, abbiamo posto alcune domande ad Elisa Ricciuti, ricercatrice della Bocconi e responsabile del nuovo corso «Nonprofits & Philanthropy»