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Febbraio 2017

Dalla standardizzazione alla personalizzazione: ripensare le esperienze culturali

  • Pubblicato il: 13/02/2017 - 23:39
DOVE OSA L'INNOVAZIONE

La terza rivoluzione industriale, di cui internet rappresenta un cardine, offre – paradossalmente – la possibilità di riportare al centro delle politiche, pubbliche e private, l’essere umano con le sue istanze ed emozioni. Cosa accadrebbe se i luoghi culturali, le città, la scuola, le aziende ripartissero dalla idea di coinvolgimento come motore primario di ogni processo? Ne parla Fabio Viola, esperto in comunicazione digitale e gamification. “E’ tempo di cambiare”, mettendo al lavoro gli Enablers

Articolo a cura di: 
Fabio Viola
Autore/i: 

Educare, innovare, sognare. A Farm Cultural Park si riparte dal Futuro

  • Pubblicato il: 13/02/2017 - 23:20
DOVE OSA L'INNOVAZIONE

Centro culturale indipendente, Museo delle persone, esperienza unica d’innovazione sociale a base culturale, impresa folle di un notaio creativo, luogo del possibile, laboratorio di sperimentazione del futuro. A Favara, in Sicilia, Farm Cultural Park non si ferma: progetta, cresce, sogna. Un’intervista con il cofondatore Andrea Bartoli

Articolo a cura di: 
Elena Lombardo
Autore/i: 

Più valore ai musei

  • Pubblicato il: 13/02/2017 - 23:15
FONDAZIONI D'ORIGINE BANCARIA

Fondazione CR Firenze ha appena lanciato il nuovo bando, Valore Museo, un progetto triennale che parte dalla lettura del sistema museale toscano che – come del resto in tutta Italia – è caratterizzato da una grande densità di musei piccoli spesso accomunati da difficoltà gestionali e sottodimensionati in termini di personale e di competenze. Quali sono le logiche ispiratrici e gli obiettivi che questo strumento si pone? Ne parliamo con Barbara Tosti – Responsabile Area Cultura-Ufficio Progetti Istituzionali Strategici che presenta un inedito percorso di capacity building che unisce professionisti dei musei e giovani laureati a confrontarsi sull’innovazione culturale

Articolo a cura di: 
Francesca Vittori

Dall’economia della cultura, alla cultura per l’economia

  • Pubblicato il: 13/02/2017 - 23:14
STUDI E RICERCHE

Un recente studio di Nomisma sull’impatto economico degli investimenti in cultura, analizza il caso Bologna su incarico di Fondazione Carisbo che ha fortemente investito nella propria rete museale di Genus Bononiae.  Nel 2015 la filiera culturale ha prodotto in Italia un valore aggiunto di 90 miliardi di euro (oltre 6% del PIL nazionale) e una occupazione pari a 1,5 milioni, con Bologna che rappresenta il 7% del valore e l’8% degli occupati.

Articolo a cura di: 
Roberta Bolelli
Autore/i: 

La Spezia - Nuove prospettive nella “Terra dei Vivi”

  • Pubblicato il: 13/02/2017 - 22:51
FONDAZIONI E ARTE CONTEMPORANEA

Con Gianni Bolongaro, collezionista milanese e fondatore, venti anni fa, insieme alla moglie Grazia, della Marrana Arteambientale di Montemarcello, affrontiamo la complessa tematica della riqualificazione di Piazza Verdi di La Spezia. Il 4 febbraio 2010 la commissione giudicatrice, composta da Gianni BolongaroAlessandro Mendini (architetto e designer), Giacinto Di Pietrantonio (Direttore della GAMeC di Bergamo), Emilio Erario (Direttore del Dipartimento IV Pianificazione e Controllo dello Sviluppo Urbanistico e delle Attività del Territorio del Comune della Spezia) e Claudio Canneti (Direttore del Dipartimento II Ambiente, Servizi Tecnici e Opere Pubbliche del Comune della Spezia), individua il progetto vincitore del bando internazionale promosso dal Comune di La Spezia, affidando all'architetto Giannantonio Vannetti e al grande artista francese Daniel Buren la ristrutturazione della storica piazza spezzina. Da quel giorno sono trascorsi 7 anni di un lungo percorso e di investimenti importanti – più di 3 milioni di euro. A lavori quasi terminati, la piazza si annuncia nella sua spettacolarità. Dal 19 febbraio sono previste visite guidate
 

Articolo a cura di: 
Valeria Ferro
Autore/i: 

FSRR 2017: l’istituto del futuro?

  • Pubblicato il: 13/02/2017 - 22:50
FONDAZIONI E ARTE CONTEMPORANEA

Dopo un anno dalla precedente intervista a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, che ci parlò di progetti, networks e relazioni con le quali la sua istituzione avrebbe celebrato i venticinqueanni dalla nascita, aggiorniamo la visione della collezionista del contemporaneo, top of the mind e ambasciatrice a livello internazionale, con forti reti locali. Dalla recente nomina nel comitato di Art Basel Cities, alla programmazione 2017 con un focus sul linguaggio fotografico e sull’arte italiana, alle visioni di futuro del nuovo progetto The Institute of Things To Come, all’incrocio con altre discipline, vincitore del bando ORA! Linguaggi contemporanei produzioni innovative, di Compagnia di San Paolo. Proseguono le collaborazioni worldwide come dimostrano la mostra della collezione Isabel e Agustin Coppel, una delle più significative del Sud America, l’esposizione di opere della Sandretto Re Rebaudengo al Trondheim Kunstmuseum di Trondheim in Norvegia. In un contesto che, fin dagli esordi, lavora sulla mediazione culturale e grazie alla pluriennale partnership con la Fondazione CRT per il progetto Diderot, avvicina all’arte contemporanea con un percorso di e-learning in lingua inglese, più di 12.000 bambini e ragazzi in Piemonte e Valle d’Aosta. Esperienze portate nel Comitato nazionale Fondazioni Arte Contemporanea che, con nove progetti, guarda ai giovani e delle periferie, insieme al MiBACT

Articolo a cura di: 
Giangavino Pazzola

Una nuova META per le fondazioni che investono in Cultura

  • Pubblicato il: 13/02/2017 - 22:46
FONDAZIONI PER LA CULTURA

Si è svolto lo scorso 27 gennaio, ad Alghero, un convegno promosso dal Comune di AlgheroFondazione META (Musei Eventi Turismo Alghero), Rete delle Città della Cultura e Promo PA Fondazione sul ruolo delle fondazioni nella promozione della cultura. Al centro dell’incontro la presentazione di META come ente strumentale per l’attuazione del piano strategico del Comune di Alghero – appena presentato per definire uno sviluppo a base culturale della Piccola Barcellona sarda. Per evidenziare i punti centrali di un modello cultural-driven sono state comparate diverse realtà del panorama italiano, per creare consapevolezza sulla eterogeneità e diverse potenzialità di intervento delle fondazioni. Un parterre ricco e variegato precedeva l’esito della candidatura – poi non andata a buon fine – di Capitale Italiana della Cultura 2018, parte di una nuova stagione di vivacità a base culturale non compromessa. Alla base la nomina di creativi e intellettuali di spicco in un nuovo consiglio d’amministrazione, passando per i grandi eventi di Rally d’Italia e il Giro di Italia di ciclismo, ma puntando soprattutto ad aspetti di coesione sociale e rilancio di attrattività del comparto turistica – uno degli assett principali del territorio

 

Articolo a cura di: 
Giangavino Pazzola

Un approccio integrato per lo sviluppo dei territori

  • Pubblicato il: 13/02/2017 - 20:58
PAESAGGI

Nelle scorse settimane il Mibact ha designato Palermo ‘Capitale italiana della cultura 2018’. A pochi giorni di distanza dalla pubblicazione della graduatoria riguardante l’Avviso ‘Progettazione per la cultura’ che ha assegnato, per la prima volta, importanti risorse finanziarie alla progettazione integrata di area vasta. Si tratta modalità di azione che hanno in comune l’idea di porre la cultura al centro di un processo di pianificazione strategica e di progettazione integrata e partecipata per lo sviluppo dei territori che, se potrà consolidarsi, potrebbe cambiare radicalmente l’approccio alla cultura come leva di sviluppo sociale ed economico

Articolo a cura di: 
Claudio Bocci
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UNA SISTEMATICA ALLEANZA TRA CULTURA E SALUTE PER LA CURA DELLE PAZIENTI AL SANT’ANNA DI TORINO

  • Pubblicato il: 13/02/2017 - 20:45
CULTURA E WELFARE

La Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus amplia la propria piattaforma di ricerca e azione che vede alleate Cultura e Salute con il progetto Vitamine Musicali. Un ulteriore passo nelle Medical Humanities per un nuovo welfare culturale. Dopo un anno di sperimentazione, la musica entra al day hospital oncologico con una programmazione degna di una istituzione musicale. Infatti sono sei le realtà territoriali aggregate dalla Onlus per l’esperienza. Un modello replicabile

Articolo a cura di: 
Sendy Ghirardi
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