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Luglio 2016

Melley: rilevare i bisogni, individuare le priorità, dare risposte condivise

  • Pubblicato il: 29/07/2016 - 11:19
OPINIONI E CONVERSAZIONI

Quali sono i fattori strategici su cui puntare per proporre alla comunità strumenti d'azione a favore di welfare e cultura, il più possibile condivisi nella loro costituzione e nella gestione? Ricortiamo dal magazine Fondazioni di Acri un'intervista a Matteo Melley, presidente della Fondazione Carispezia

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Redazione
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Dono «sicuro», le infrastrutture esistono. Da conoscere, diffondere e sviluppare

  • Pubblicato il: 29/07/2016 - 11:07
OPINIONI E CONVERSAZIONI

Le Fondazioni di Comunità sono ancora poco conosciute rispetto ad altre forme di organizzazioni”, dice Virgina Burton, Presidente della giovane Fondazione di Comunità del Canavese, commentando la sua esperienza. Lo strumento di “collazione” e intermediazione filantropia , intrecciata con i bisogni delle comunità, nato nel 1914 negli Usa, è stato portato in Italia nel 1998 da Fondazione Cariplo che ne ha create 15 nei Distretti Culturali delle province lombarde, a Novara e Verbania. Oggi sono 35 in Italia. La fondazione di comunità, è espressione del suo territorio, cosa di tutti, Res Publica, nel senso più alto del termine, con l’obiettivo di favorire una crescita collettiva anche metodologica nella cultura del dono.

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Catterina Seia
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Notizie in breve dal mondo delle fondazioni

  • Pubblicato il: 29/07/2016 - 09:59
POST-IT

Ultime notizie prime della pausa estiva >>>> Dal Mibact: nasce il Forum Culturale Italia-Cina per  promuovere concrete forme di cooperazione culturale e turistica tra il nostro Paese e la Cina, presentato il bando Cultura Crea per sostenere le imprese creative del Sud Italia  >>>> Dalla Toscana: il progetto Piccoli Grandi Musei di Ente Cassa di Risparmio di Firenze, nato 10 anni fa per valorizzare le realtà museali minori del territorio toscano, si presenta alla 24a Conferenza generale dell’ICOM. E il 16 ottobre riaprirà il Museo Pecci di Prato, con un occhio di riguardo alla multidisciplinarietà >>>> Le fondazioni a sostegno dei giovani talenti:  con il progetto Talenti on stage, prende il via l’accordo tra Fondazione TIM e Accademia Teatro alla Scala per l’assegnazione di 127 borse di studio destinate a giovani allievi scenografi, sarti, ballerini, musicisti, cantanti e coristi dell’Accademia milanese. Inoltre si è chiusa l’edizione 2016 di Funder35 con 180 proposte di progetto ricevute, tutte ammesse all’istruttoria >>>> Infine Fondazione Creberg riporta il Polittico di Palma il Vecchio a Serina (BG)

 

Articolo a cura di: 
Francesca Sereno
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Notizie in breve dal mondo delle fondazioni

  • Pubblicato il: 22/07/2016 - 14:53
POST-IT

Molte buone notizie da Torino e Piemonte: Fondazione Torino Musei, dopo i dati in crescita del primo semestre, punta a superare il milione di visitatori >>>> Compagnia di San Paolo, con il Programma del Polo del ‘900, lancia un bando per estendere il modello di valorizzazione culturale a rete sui temi di cittadinanza e democrazia >>>> L’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte coordinato da Fondazione Piemonte dal Vivo indice il bando HANGAR CREATIVITA’, un programma di borse-progetto dedicato ad artisti e soggetti culturali under 35 per favorire la crescita e lo sviluppo del talento in ambito artistico >>>> E’ attivo BookingAble.com, il primo portale italiano di prenotazione per turisti con disabilità, promosso da Fondazione CRT. Segnaliamo inoltre la riflessione di Vitalba Azzollini sull’impatto che la riforma costituzionale potrebbe avere sui beni culturali nell’ ultimo Briefing Paper IBL. Infine Università LUMSA e Fondazione Terzo Pilastro promuovono un Master per Policy Maker

Articolo a cura di: 
Redazione
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A CASA DI LUCIO FONTANA (quasi) cinquant’anni dopo

  • Pubblicato il: 22/07/2016 - 11:28
NOTIZIE

Un progetto con 3 mostre in Lombardia e Liguria e l’apertura della casa-atelier ci restituiscno una immagine a tutto tondo del fondatore dello Spazialismo, connettendolo al lavoro di grandi mecenati, come Riccardo Crippa, artista,  grande industriale, fondatore col socio Berger di Caffè Hag

Articolo a cura di: 
Debora Ferrari
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Sconfiggere il buio. Nel giardino dei ciliegi

  • Pubblicato il: 20/07/2016 - 10:02
IN QUESTO NUMERO

Una copia del David di Michelangelo a grandezza naturale, dipinta di nero. Sdraiata nella piazza della Repubblica di Firenze perde la sua maestosa muscolarità. L’immagine sta facendo il giro del mondo come simbolo di una umanità attraversata dal dolore. E’ l’opera con la quale l'artista Massimo Barzagli ha aperto la settimana Michelangiolesca di Firenze, in un 14 luglio che ha “unito Nizza a Fermo, Orlando a Dakka” e agli altri 1000 luoghi segnati ogni anno dalla follia del terrore. L’arte, con efficace metafora, si intreccia come le relazioni, trama e ordito, di cui ci parla l’artista intervistata in questo numero. Ci porta il conto degli eventi che stanno scandendo i nostri giorni mentre l’eroe biblico a terra racconta la crisi della democrazia

Articolo a cura di: 
Catterina Seia
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Claudia Losi, passeur di storie

  • Pubblicato il: 19/07/2016 - 11:36
LA PAROLA AGLI ARTISTI

C'è una sorta di magia nei suoi racconti. Come se quel tempo impiegato nel tessere fili e relazioni, nell'attraversare campi, nell'esplorare l'esistente e il possibile, sia per ciascuno l'occasione per 'stare', per prendersi un momento per guardarsi dentro e, in questa sospensione, ritrovare sé stesso e l'altro. Tra trame ed orditi, intrecci, incontri, strabordi, combinazioni alchemiche, riappropriazioni illegittime, come un passeur, Claudia Losi ci traghetta attraverso «Millepiani», qui e altrove. 
Prosegue così la nostra campagna d'ascolto in collaborazione con ArtVerona all'insegna di una domanda: What's art for?
 

Articolo a cura di: 
Stefania Crobe
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Dalla locomotiva al binario morto: la parabola del mito del Nordest

  • Pubblicato il: 18/07/2016 - 19:16
OPINIONI E CONVERSAZIONI
Mario Merz – Che fare? – 1968

Alla ricerca di un centro di gravità, di una visione, di un progetto, di una rassicurazione, di una risposta attuale a una domanda che la storia conosce: “che fare?”: ma allora era il 1901 e anche Lenin – che sapeva certamente cosa fare – dovette aspettare fino al 1917: noi siamo già quasi arrivati al 2017 e sembra trascorso un secolo non da allora, ma semplicemente da quando si inneggiava alla locomotiva di Europa. Davvero bisogna approfondire la riflessione sul che fare: qualcuno ci prova.

Articolo a cura di: 
Giuliano Segre
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