Favara
I “RITORNANTI” per NUOVE INTRAPRESE
L’Italia è un Paese che perde pezzi, anche tra i suoi giovani laureati. Donne e uomini che lasciano i propri territori spesso per scelta, ma anche per necessità. Allo stesso modo, e più raramente, questi pezzi rientrano, dopo un percorso di studi e professionale, arricchiti, aumentati, potenziati. Alle volte con “borse piene” di ricchezze diverse (e in ultimo economiche), altre con esperienze molto caratterizzanti, anche quando si trattasse di sconfitte. Raccogliamo le voci di alcuni “ritornanti”, neologismo che abbiamo contribuito a creare, partendo dalla Sicilia. Persone che, con molte possibilità per progettare il loro futuro, scelgono di diventare elementi biologicamente attivi per la ri-nascita della terra d’origine con i codici del nuovo millennio. In particolare ci occuperemo di coloro i quali sono orientati al benessere delle proprie comunità, attraverso pratiche culturali e di partecipazione.
Educare, innovare, sognare. A Farm Cultural Park si riparte dal Futuro
Centro culturale indipendente, Museo delle persone, esperienza unica d’innovazione sociale a base culturale, impresa folle di un notaio creativo, luogo del possibile, laboratorio di sperimentazione del futuro. A Favara, in Sicilia, Farm Cultural Park non si ferma: progetta, cresce, sogna. Un’intervista con il cofondatore Andrea Bartoli
Boom Polmoni Urbani: un respiro di innovazione in Sicilia
La «buona politica» si mobilita per replicare l’esempio virtuoso di Favara con la FARM Cultural Park, per dare energia e risorse alle idee innovative di giovani siciliani impegnati a ridisegnare i loro territori depressi, grazie alla cittadinanza attiva e riqualificazione urbanistica. 120.000 Euro per tre anni a tre progetti fra Caltanissetta, Mazara del Vallo e Catania
FARM Cultural Park: quando la rigenerazione di un territorio passa attraverso la cultura contemporanea
A Favara, in provincia di Agrigento, in passato nota alle cronache per i crolli del suo centro storico è nato nel 2005 FARM Cultural Park, un progetto di rigenerazione urbana su iniziativa privata, in cui la riqualificazione estetica è andata di pari passo con una programmazione e produzione culturale che punta alla partecipazione della comunità. Un luogo che che continua a richiamare a sé il mondo dell’innovazione, artisti, architetti e designer di fama internazionale. «Finalmente non si parla più di Favara per cronaca nera, mafia, abusivismo ed illeciti ma per cose belle, l’arte, la cultura, la sperimentazione»