La Scuola che Vorrei - Con MUS-E l’arte va a scuola
MUS-E www.mus-e.it, “ fonte di equilibrio e tolleranza”, così descriveva nel 1993 il suo progetto artistico europeo il grande violinista Yehudi Menuhin, intenzionato a lottare con l’arte contro la violenza nella scuola. Da allora sono stati coinvolti 35mila bambini nelle scuole dell’infanzia e primarie, con una rete partita dall’International Yehudi Menuhin Foundation (IYMF), oggi operativa in Spagna, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Polonia, Svezia, Svizzera e Ungheria.
“L'arte della creazione risiede nel dono di percepire il particolare,
generalizzarlo e creare un nuovo particolare.
E' dunque un potente trasformatore e generatore
di soluzioni creative di un problema dato,
ciò permette di integrare gli stati d'animo con quelli della coscienza,
di scoprire nuovi campi di esperienza
e di accedere a una dimensione spirituale comune,
lontano dalle reazioni primarie e dalle passioni distruttive.
L'arte può dunque aprire nuove vie alla nostra comprensione del mondo
e creare così soluzioni nuove a problemi antichi”
Yehudi Menuhin
La Storia di MUS-E. Dalla passione per il violino all'educazione all'arte
Il progetto MUS-E (Musique Europe) nasce nel 1993 dal lavoro di Lord Yehudi Menuhin, celebre violinista e direttore d’orchestra scomparso nel 1999 e del direttore del Conservatorio di Berna, Werner Schmitt. I due artisti si sono ispirati alle idee di Zoltàn Kodàly (1882-1967), compositore, etnomusicologo e pedagogo ungherese. Kodàly credeva fermamente nell’importanza della musica come parte integrante dell'educazione di ogni bambino, poiché capace di migliorare la persona e al contempo consentire la profonda espressione delle proprie radici culturali. Secondo Menuhin infatti “L'arte, per eccellenza libera e spontanea, diviene l'occasione ideale per l'incontro con altri modi di essere, e diventa linguaggio universale, strumento di civiltà e integrazione tra i popoli.”
L’idea del progetto MUS-E nasce dal desiderio di aiutare i bambini a sviluppare attraverso l’arte le proprie potenzialità espressive e la propria capacità di concentrazione e di relazione nonché lo sviluppo della reciproca accettazione e convivenza in una scuola sempre più luogo d’incontro tra bambini provenienti da paesi diversi.
Nel 1993 Menuhin fondò a Bruxelles l’ International Yehudi Menuhin Foundation (IYMF) per promuovere il progetto MUS-E in tutta l’Europa, istituzione no profit che ha l’obiettivo di proseguire e sviluppare l’azione umanitaria e culturale iniziata dal celebre violinista attraverso l’attuazione e la diffusione di progetti concreti che promuovano l’integrazione e la tolleranza tra i bambini delle scuole elementari.
Il programma si rivolge in modo particolare alle scuole elementari site in aree ad alto rischio di degrado sociale e si realizza attraverso il coinvolgimento dei bambini in esperienze comuni di creazione artistica.
Sino ad oggi hanno partecipato al progetto MUS-E oltre 35.000 bambini, più di 350 scuole e oltre 600 artisti. La Fondazione Menuhin ha promosso la costituzione di Associazioni MUS-E nazionali in molti Paesi europei. La rete MUS-E è attiva in Spagna dove il progetto è stato assunto dal Ministero della Pubblica Istruzione e ampiamente diffuso in tutte le scuole, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Polonia, Svezia, Svizzera e Ungheria.
L’arte, per il progetto MUS-E, diventa un percorso di crescita per il bambino che impara a valorizzare non solo la sua mente e il suo pensiero, ma anche il suo corpo, la sua fisicità. Le discipline artistiche proposte sono la musica, il canto, il teatro, la danza, le arti visive, le arti circensi: discipline collettive, tese a facilitare la comunicazione e la condivisione dell’esperienza in forme diverse dal linguaggio verbale.
Come funziona MUS-E
Il progetto coinvolge i bambini della scuola materna e del primo ciclo di scuola primaria. Gli insegnanti vengono affiancati in classe da artisti professionisti, selezionati e formati nell’ambito del progetto, i quali guidano i bambini attraverso percorsi artistici collettivi. Il programma è dedicato principalmente al primo ciclo di classi elementari e all’ultimo anno di scuola materna Particolarmente interessate a questo progetto sono le scuole a rischio di marginalità sociale, dove la rilevante presenza di bambini immigrati ed extracomunitari e di bambini diversamente abili rende più difficile l’integrazione sia da un punto di vista culturale che umano.
L’intervento si realizza su un ciclo di tre anni, con il lavoro di artisti professionisti nelle classi prescelte con un percorso laboratoriale di 26/30 ore annue, nell’orario normale delle lezioni. Le attività artistiche di Mus-e non sono attività aggiuntive, si incardinano nel curriculum della scuola e devono contribuire alla sua progettazione. Il progetto deve essere condiviso da insegnanti e genitori degli Istituti Scolastici e deve essere inserito nel P.T.O.F. della Scuola.
La presenza attiva degli insegnanti durante gli incontri è obbligatoria, come indicato dallo stesso Menuhin che ha sempre sottolineato la necessità di una stretta collaborazione tra artisti ed insegnanti.
Da una ricerca svolta nelle scuole in cui il progetto è già attivo, risulta che questa iniziativa non solo ha aiutato i bambini a sviluppare maggiormente le proprie capacità emotive, relazionali e di apprendimento scolastico, ma ha anche prodotto effetti positivi sui rapporti tra insegnanti, artisti e bambini, aiutando questi ultimi a conoscersi meglio e a valorizzare la diversità nell’“unità classe”.
L’assegnazione degli artisti alle classi da parte dei coordinatori del Progetto avviene nel mese di settembre: in tal modo le attività dei bambini, iniziando ad ottobre, si possono svolgere con regolarità evitando di concludersi in concomitanza con i molti impegni di fine anno delle scuole a tutto vantaggio della serenità degli alunni e dell’organizzazione delle lezioni aperte.
In ogni scuola è costituita la figura del coordinatore del team degli artisti in modo da creare un maggiore affiatamento del gruppo e favorire collaborazione, confronto e quindi crescita personale ed omogeneità nell’attuazione delle linee guida del progetto
Con MUS-E i bambini vivono a scuola, con l’aiuto di artisti e il supporto degli insegnanti, momenti di apprendimento e di libera espressione, trasformando la loro innata tendenza alla competizione in un momento di scambio creativo con i compagni. La finalità che MUS-E si propone è non tanto l’apprendimento delle specifiche discipline artistiche, quanto, tramite il linguaggio dell’arte, la conoscenza delle altrui diversità, per imparare a viverle come una risorsa e non come un limite e rendere possibile l’incontro e lo scambio tra culture, valori e abitudini diverse, legate alla storia personale di ogni bambino. Attraverso questo progetto i bambini acquisiscono la conoscenza di se stessi e il rispetto per gli altri, con l’intento di porre le basi per una nuova società fondata sulla pacifica convivenza multietnica.
MUS-E in Italia, un progetto multiculturale per la scuola
In Italia il progetto è promosso e coordinato dall'Associazione MUS-E Italia Onlus, affiliata alla International Yehudi Menuhin Foundation, costituita a Milano nel 1999. Considerato l’elevato numero di classi, dall’anno 2002 il Mus-e Nazionale ha incentivato la costituzione delle Associazioni Mus-e Cittadine per creare una più efficace organizzazione sul territorio, un più stretto rapporto con le Istituzioni Scolastiche e con gli Enti Locali Pubblici e Privati ed una efficace collaborazione con gli Assessorati al Sistema Educativo. Attualmente le città coinvolte sono 30
Mus-e Italia coordina il lavoro delle varie città, promuove incontri per un continuo confronto e dibattito sulle scelte programmatiche, organizza la formazione per gli artisti e per gli insegnanti, cura, insieme con i coordinatori locali, la selezione degli artisti. Compiti dell’Associazione nazionale sono la ricerca fondi, la comunicazione, lo sviluppo, le relazioni internazionali, i rapporti istituzionali e la valutazione delle attività svolte.
MUS-E a Torino
Il progetto Mus-e è stato avviato a Torino nell’anno scolastico 2001/02 in quattordici classi nelle scuole materne elementari e medie di Porta Palazzo per scelta dell’Assessorato al Sistema Educativo della Città, che ha così coperto in modo altamente qualificato l’area didattica in un più ampio progetto di sostegno e recupero in una delle aree più problematiche della città. L’organizzazione si è avvalsa della collaborazione della Divisione Servizi Educativi della Città, soprattutto per la selezione degli artisti al fine di garantire persone competenti e qualificate in campo artistico ed educativo. Il progetto è stato interamente finanziato dalla Compagnia di San Paolo.
L’Associazione MUS-E TORINO ONLUS, costituitasi ad ottobre 2003, al fine di perseguire le finalità del Nazionale di diffusione del progetto nelle scuole che operano in situazioni socio ambientali difficili, si è impegnata per attivare il Mus-e in nuove realtà scolastiche. Il Progetto Mus-e deve essere gratuito per la scuola e le famiglie.
Grazie alla sensibilità ed alla disponibilità degli Enti Pubblici e Privati ai quali l’Associazione Mus-e Torino Onlus si è rivolta per soddisfare la crescente richiesta delle scuole il Progetto si è progressivamente esteso coinvolgendo dal 2008/09 al 2016/17, 167 classi di 19 scuole localizzate nei quartieri più problematici della città: Porta Palazzo, San Salvario, Falchera, Basse di Stura, Barriera Milano, Mirafiori Sud, Vanchiglia, Nizza Millefonti oltre a laboratori in tutti i reparti dell’Ospedale Infantile Regina Margherita. Torino è la città italiana che vanta in assoluto il maggior numero di classi. L’espansione del progetto ha coinvolto altri sostenitori: Fondazione Crt, Reale Mutua e l’Assessprato all’Istruzione della Regione Piemonte.
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MUS-E nelle scuole per l'infanzia
La scuola dell’infanzia può essere una fondamentale occasione di approccio all’arte e ai diversi linguaggi espressivi, che negli ordini di scuola successivi risultano spesso trascurati o inseriti forzatamente tra le materie di studio. Predisporre significative esperienze espressive/artistiche è molto rilevante per il raggiungimento delle finalità proprie della scuola dell’infanzia (sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, del senso di cittadinanza), in quanto l’educazione estetica è un fondamentale strumento di conoscenza di se stessi, degli altri, della realtà.
Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia sottolineano infatti l’importanza che a scuola i bambini possano diventare protagonisti sia nella fruizione che nella produzione artistica, in un contesto educativo che facilita l’apprendimento attivo in un rapporto di reciprocità tra adulto e bambino.
L’approccio all’arte costituisce inoltre una fondamentale risposta della scuola alla consapevolezza che i bambini sono sempre più diversi: nei processi di apprendimento, negli stili di pensiero, nelle dinamiche di relazione, nei vissuti familiari, sociali e culturali.
La scuola si confronta dunque quotidianamente con l’impegno di diventare una comunità inclusiva, con particolare attenzione ai bambini che sono in situazione di disabilità personale o di disagio ambientale. Attraverso l’arte la scuola può favorire in tutti i bambini lo sviluppo di autostima, capacità di concentrazione, potenzialità espressive, conoscenza di sé e del mondo.
Gli insegnanti si sentono non del tutto preparati ad affrontare tali compiti educativi e necessitano di occasioni di stimolo e di confronto, in particolare nelle scuole situate su territori poveri di offerta culturale. La presenza nella scuola di artisti capaci di attivare nei bambini l’interesse e la meraviglia per i processi creativi costituisce un prezioso arricchimento dell’offerta formativa: il loro affiancamento agli insegnanti curricolari contribuisce alla condivisione di scopi e valori, alla focalizzazione sulla pluralità delle intelligenze di bambini, alla creazione di eventi culturali di qualità per bambini e famiglie.
Mus-e ha preso avvio in concomitanza con la forte ondata di ingressi nelle scuole di bambini stranieri, per favorire il dialogo interculturale attraverso le arti. Il progetto si è rivelato efficace nei confronti di tutte le diversità, per un approccio inclusivo e per l’empowerment di ogni soggetto. Come avverma il Presidente di Mus-e Torino, l’avv. Marco Rossi “Dovrebbe essere dimenticata la “scuola degli insegnamenti” mentre dovrebbe essere viva la scuola degli “apprendimenti” e soprattutto dell’acquisizione delle competenze, affinchè possano esser messe al servizio dei bambini per farli lavorare bene insieme, per insegnare loro quanti modi ci siano per provare emozioni ed esperienze, per far loro provare che ciò che loro sentono dentro, può essere espresso con una pluralità di linguaggi e modi.
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