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Per un nuovo racconto del paesaggio, decolla APPA – L’Atlante del Patrimonio e del Paesaggio Attivo

  • Pubblicato il: 18/05/2018 - 08:05
PAESAGGI

Il 25 maggio alle 16 al Base di Milano, nel quadro di ART LAB, l’Associazione Landscapefor presenta APPA, una iniziativa indipendente per offrire una vetrina sistematica al “Paesaggio attivo”, il fitto telaio di soggetti locali che studiano, curano, promuovono i beni culturali e le risorse del territorio del nostro Paese.  Per far conoscere questa opportunità ai 5000 selezionati del Paesaggio attivo nazionale sono stati invitati 100 stakeholder nel settore che possano fare da antenna di diffusione, tra questi anche la nostra testata. Riceviamo e diffondiamo la lettera di Paolo Castelnovi,  nota firma di questa testata, anima di Landscapefor.
 

Articolo a cura di: 
Paolo Castelnovi
Autore/i: 

Il Piano strategico di sviluppo della fotografia. Lorenza Bravetta

  • Pubblicato il: 18/05/2018 - 08:05
STUDI E RICERCHE

Il 24 aprile è stata registrata la Direttiva del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per lo sviluppo della fotografia in Italia, indirizzando così gli organi del Ministero per l’attuazione degli obiettivi indicati nel Piano strategico di sviluppo della fotografia in Italia. Nato dalla volontà politica del Ministro Dario Franceschini e dalla competenza di Lorenza Bravetta, il Piano per la fotografia affonda le radici in un percorso di ascolto e partecipazione – quello degli Stati Generali della Fotografia – che ha coinvolto oltre 450 operatori tra artisti, curatori, galleristi, direttori, storici, archivisti e professionisti che operano nell’ambito della fotografia, toccando 18 regioni in altrettanti appuntamenti orientati a raccogliere esigenze e suggestioni provenienti dal panorama culturale italiano. Ne abbiamo parlato con Lorenza Bravetta - Consigliere del Ministro Franceschini per la valorizzazione del patrimonio fotografico nazionale e vera e propria artefice del Piano strategico di sviluppo della fotografia in Italia.

Articolo a cura di: 
Giangavino Pazzola

Le reti della solidarietà. Volontariato, partecipazione e benessere nel Rapporto Istat 2018

  • Pubblicato il: 18/05/2018 - 08:04
STUDI E RICERCHE

Il Rapporto Istat di quest’anno analizza le condizioni economiche e sociali del nostro Paese proponendo la chiave di lettura delle reti e delle relazioni tra le persone, tra le persone e gli attori sociali (imprese, istituzioni, gruppi formali e informali) e degli attori sociali tra loro.
Il quadro che ne risulta è ricco di dati e informazioni, anche su aspetti fondamentali della nostra vita che ottengono di rado la ribalta mediatica. Uno di questi aspetti è il sistema delle relazioni di solidarietà, aiuto reciproco e collaborazione, che l’Istat descrive con nuove profondità, integrando più fonti di dati.
Fare del bene agli altri fa bene a sé stessi, e in molti modi: svolgere attività gratuite in gruppi o associazioni permette di sentirsi utili, di migliorarsi, di accrescere le proprie abilità e competenze; permette, inoltre, di instaurare rapporti interpersonali gratificanti e di ampliare le proprie reti sociali. Soprattutto, la partecipazione attiva e generosa alle reti di servizio paga, ed estende alle componenti sociali più svantaggiate un sostegno all’inclusione paragonabile al vantaggio derivante dal possesso dei livelli più elevati di istruzione e dalla residenza nelle aree più benestanti della penisola.

Articolo a cura di: 
Annalisa Cicerchia

Misurare il valore dei Musei: l’esperienza della Fondazione Antichità Egizie

  • Pubblicato il: 18/05/2018 - 08:04
STUDI E RICERCHE

Enrico Bertacchini e Lorenzo Pregliasco, rispettivamente del Centro Studi Silvia Santagata-Ebla e  Quorum, illustrano la recente indagine sull’impatto economico del Museo Egizio di Torino, commissionata dall’istituzione per interrogarsi sull’efficacia del percorso intrapreso a quattro anni dall’apertura della nuova sede.

Articolo a cura di: 
Enrico Bertacchini, Centro Studi Silvia Santagata-Ebla; Lorenzo Pregliasco, Quorum

Cambia lo scenario, ma il Salone internazionale del libro di Torino resta un evento di grande, assoluto successo. Anche economico

  • Pubblicato il: 18/05/2018 - 08:04
STUDI E RICERCHE

L’Università di Torino, attraverso il Centro interdipartimentale di ricerca di studi urbani e sugli eventi-Omero, in convenzione con la Città, elabora una ricerca di valutazione di impatto del Salone Internazionale del Libro, che conclude l’edizione 2018, nata in una fase di transizione istituzionale, con un gran successo di pubblico –oltre 130mila presenze- e  circa 35mila addetti ai lavori. Anticipa i risultati il coordinatore della ricerca,  Piervincenzo Bondonio, già professore ordinario di Scienza delle finanze presso la medesima Università, membro di Omero.  LabNet stimerà il capitale sociale e relazionale generato dal Salone e Quaerys analizzerà il contenuto generato on line dal pubblico. La prima stima di impatto economico a moltiplicatori prudenziali arriva a 28 milioni di euro.

Articolo a cura di: 
Piervincenzo Bondonio, Membro di Omero (Centro interdipartimentale di ricerca di studi urbani e sugli eventi dell’Università di Torino)

Direttori dei musei: grandi riforme, piccole virtù e un passato che non passa

  • Pubblicato il: 18/05/2018 - 08:04
MUSEO QUO VADIS?

Riprendiamo la riflessione su Aedon, rivista di arti e diritto on line, di Marco Cammelli, direttore della testata quadrimestrale, giurista e presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Rubrica di ricerca in collaborazione con il Museo Marino Marini

Articolo a cura di: 
Marco Cammelli, da Aedon n 1/2018
Autore/i: 

Musei: trasformazioni e prospettive

  • Pubblicato il: 18/05/2018 - 08:04
MUSEO QUO VADIS?

Nel radicale cambiamento dei pubblici della Cultura, della stessa produzione artistica contemporanea che si sta sviluppando in un ecosistema radicalmente mutato dal digitale la conseguenza diretta è, la riorganizzazione dell’offerta, attraverso una riformulazione del paradigma di quella  museale tradizionale (..) in favore di una call to action/partecipazione. Si aprono nuovi interrogatici strategici. Come connettere ciò che è custodito all’interno con il mondo al di fuori dei musei e l’accelerazione delle relazioni e delle comunicazioni che lo attraversa? Il destino dei musei è di tenere il ritmo o, al contrario, di riaffermare il loro carattere di luoghi di meditazione e lentezza?
In questo scenario, Patrizia Asproni, Presidente della Fondazione Marino Marini, prosegue le sue riflessioni sul ruolo dei musei nel XXI secolo che “acquisiscono una missione speciale, quella di hubs che interagiscono col territorio e con la cittadinanza. Per questo le istituzioni museali devono tornare a praticare la ricerca e la scoperta, in relazione permanente con il mondo della scuola, dell'università e anche dell'impresa, e a incarnare strutturalmente il ruolo di laboratori del sapere e acceleratori diffusi di idee, attraverso e intorno ai quali non solo si generano meccanismi di fertilizzazione culturale e creativa ma anche, come diretta conseguenza, di crescita umana e collettiva.
 

Articolo a cura di: 
Patrizia Asproni
Autore/i: 

Cosa cercano gli investitori europei in ambito culturale? La parola a Juliane Schulze, Board Member di Media Deals

  • Pubblicato il: 18/05/2018 - 08:03
DOVE OSA L'INNOVAZIONE

Investire in cultura: cosa significa? Quanto contano i valori di un'organizzazione per chi desidera investire in un'impresa culturale? E in che modo un'impresa culturale può attrarre investimenti? In vista dell'ArtLab Investment Forum previsto ad ArtLab 18 Milano il 24 e 25 maggio, ecco il punto di vista di Juliane Schulze, Board Member di Media Deals, società che mette gli investitori in contatto con gli imprenditori culturali e creativi. Ecco un assaggio del workshop "Che cosa cercano gli investitori" che si svolgerà a BASE Milano il 24 maggio.

Articolo a cura di: 
Cristina Casoli
Autore/i: 

La Cultura marca le frontiere del futuro

  • Pubblicato il: 18/05/2018 - 08:03
DOVE OSA L'INNOVAZIONE
Abbiamo incontrato Filippo Addarii, CEO di Plus Value, società di ricerca e consulenza basata a Londra, fondata nel 2015 con Fiorenza Lipparini, con la quale è co-autore del paper “Visioni e Trend dell’Innovazione Sociale in Europa”, studio pubblicato dalla Direzione Generale Ricerca e Innovazione della Commissione Europea, per orientare il prossimo decennio di programmazione. “Innovazione e ben-essere della persona” è secondo gli autori l’asse su cui investire, in modo sistemico e politico. “La filantropia deve prendere coraggio” e la Cultura “è percepita ancora con un ruolo marginale”. Si aprono nuove e grandi opportunità di sostenibilità alle sfide sociali.
Articolo a cura di: 
Catterina Seia
Autore/i: 

La cultura in trasformazione

  • Pubblicato il: 18/05/2018 - 08:03
DOVE OSA L'INNOVAZIONE

Un confronto con il sociologo Bertram Niessen, fondatore di Che-Fare, uno dei protagonisti del convegno nazionale “Filantropia è Cultura. Cultura e rigenerazione economico-sociale, oggi”, che il Giornale delle Fondazioni ha organizzato con Assifero - l’associazione che riunisce gli enti della filantropia istituzionale, per venerdì 25 maggio a Roma, in occasione dell’Assemblea annuale dei soci, per la prima volta dedicata al tema. Il mondo della Cultura, dopo la grande crisi, ha avviato una trasformazione genetica, partendo dal basso, con soggetti e reti nutrite “da un capitale di competenze senza precedenti e da biografie professionali che passano spesso per percorsi accademici nazionali ed internazionali (..) con un legame con i territori in cui operano che li porta ad essere attivatori o stakeholder di processi coesione sociale (…) con un costante coinvolgimento nei processi di rigenerazione urbana (..).Tutto allo stesso tempo e con sempre meno fondi”.   Ma per essere culturalmente e socialmente rilevanti c’è ancora moltissima strada da fare. Niessen indica alcune prospettive politiche, imprenditive, di sostenibilità, di reti. E soprattutto, in un quadro magmatico occorre ricerca associata a “un lavoro diffuso e capillare su tutto quello che gira attorno: pubblicazioni, dibattiti, libri, produzioni. Insomma, sviluppare un nuovo lavoro culturale

Articolo a cura di: 
Cristina Casoli
Autore/i: 

Quando i festival mettono in scena il cambiamento

  • Pubblicato il: 18/05/2018 - 08:03
DOVE OSA L'INNOVAZIONE

È una riflessione sui festival quella che Artlab 18 ha portato a Nuove Pratiche Fest, nel corso del primo evento satellite di Palermo: due le sessioni che hanno esplorato le potenzialità di questi contenitori culturali in termini di capacità di creazione artistica, ipotesi di modelli gestionali e organizzativi, individuazione di nuove modalità di rapporto con il contesto territoriale, sociale e culturale di riferimento, attivazione di modalità alternative di coinvolgimento e ingaggio dei pubblici. In questo articolo, un racconto sulle capacità dei festival di essere generatori di cambiamento.

Articolo a cura di: 
Luisella Carnelli

TOWARDS A CONCEPTUAL FRAMEWORK FOR WELLBEING OUTCOMES IN MUSEUMS

  • Pubblicato il: 18/05/2018 - 08:03
CULTURA E WELFARE

Alla luce dell’emergente tendenza ad utilizzare il concetto olistico di benessere nelle policy, includendo il settore culturale, sei ricercatori della London University College hanno studiato un framework per la valutazione dei risultati in termini di benessere e evidenziato in che modo i musei possono incrementarli. 
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo

Articolo a cura di: 
Sendy Ghirardi
Autore/i: 

Piano B-Bellezza, buonavita, business. Reggio Emilia lancia la sfida

  • Pubblicato il: 18/05/2018 - 08:03
CULTURA E WELFARE

Un Manifesto del Diritto alla Bellezza scritto a migliaia di mani, da una città intera, è stato firmato sabato 5 maggio in un magazzino dismesso del quartiere Santa Croce, oggetto di un importante intervento di rigenerazione nell’ambito del progetto ‘Riuso’ promosso dal Comune di Reggio Emilia e inserito nel Programma di riqualificazione urbana Santa Croce-Reggiane. Il progetto, promosso dal Comune di Reggio Emilia, patrocinato dalla Regione Emilia Romagna e finanziato con 120.000 euro dal Dipartimento Pari opportunità della Presidenza del Consiglio del Ministri,  parte dal concetto che l’incontro tra creatività e fragilità possa generare nuove opportunità di inclusione sociale. Sulla base di un format fuori dagli schemi, la città coinvolge le aziende saranno chiamate a fare la propria parte, immaginando nuove forme di responsabilità sociale che incrocino il mondo della disabilità e quello dell’arte, della bellezza e del design.
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo

Articolo a cura di: 
Cristina Casoli
Autore/i: 

The New Urban Success: How Culture Pays?

  • Pubblicato il: 18/05/2018 - 08:02
CULTURA E WELFARE

La cultura possiede la naturale capacità di esternare benefici intrinseci come aprire le nostre menti a nuove esperienze emotive arricchendo la nostra vita; ma offre anche benefici estrinseci, risultando sempre più un catalizzatore per il cambiamento positivo e la crescita di intere aree urbane. Il paper ARXIV 2018 della Cambridge University ci spiega perché.
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo

Articolo a cura di: 
Massimiliano Zane

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