Una Rete per le Città della Cultura
Rete Città della Cultura. Cinquanta città condividono buone pratiche e politiche intelligenti per trasformare un dossier di candidatura in un modello di sviluppo territoriale e promuovere una sua gestione “smart”
Rete Città della Cultura. Cinquanta città condividono buone pratiche e politiche intelligenti per trasformare un dossier di candidatura in un modello di sviluppo territoriale e promuovere una sua gestione “smart”
Da Bill Viola ai Recycle Group, dieci anni di esperienze di arte contemporanea per adeguare i luoghi di culto ai nuovi canoni liturgici e trasformare la chiesa in un luogo privilegiato dove coltivare un rinnovato umanesimo. Ne parliamo con Don Gianmatteo Caputo, Delegato Patriarcale per i beni culturali e direttore degli Uffici per i beni culturali e per il turismo del Patriarcato di Venezia nonché direttore del Museo diocesano di Venezia
Si è tenuta il 25 e 26 gennaio scorsi a Brdo (Slovenia) la presentazione ufficiale della strategia UE che mira ad assicurare una nuova centralità ad una delle aree più attrattive in Europa. Una reale occasione per sfruttare al meglio potenzialità e cogliendo nuove opportunità per uno sviluppo sostenibile e innovativo. Un esempio unico di strategia avviata con un approccio dal basso verso l'alto dai cittadini e sostenuta dagli Stati e dalle Regioni a cui però è richiesta una maggiore coesione nella programmazione degli interventi
Dal nuovo libro di Antonio De Rossi recentemente vincitore del Premio Rigoni Stern e del Premio Acqui Storia un’attenta analisi sul processo storico che ha condotto alla costruzione dell’area montana nel cuore d’Europa
Dalla scuola di musica a governance partecipata, al collettivo fotografico che racconta le imprese del territorio, dal ristorante che coinvolge ragazzi diversamente abili, alla collezione di tessili di design a km0, la storia del Laboratorio Urbano di San Vito dei Normanni (BR) che al management tradizionale ha saputo aggiungere i valori della fiducia, dell’amicizia e della trasparenza
Aperta al pubblico con un rinnovato splendore dopo dieci anni di restauro, La Reggia di Venaria, con i suoi 700 mila visitatori, è oggi è fra i cinque siti culturali più visitati d’Italia. Un esempio di come anche in tempi di crisi, nell’ambito dei beni culturali, si possano realizzare modelli virtuosi che mettano d’accordo economia e bellezza. Un sito oggi pronto ad aprirsi al territorio e all’Europa diventando il perno fondamentale del nascente Circuito delle Residenze sabaude e di una serie di partnership internazionali. Ne parliamo con il dott. Mario Turetta, dirigente generale del Mibact alternatosi negli ultimi dieci anni tra la direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Piemonte e della Lombardia. Da gennaio 2015 è succeduto ad Alberto Vanelli alla Direzione del Consorzio di valorizzazione culturale “La Venaria Reale” a cui, oltre al Ministero, partecipano Regione Piemonte e Comune di Venaria, Compagnia di San Paolo e Fondazione 1563 per l’arte e la cultura .
Un viaggio emozionale per l’Italia tra occasioni sprecate ed esempi di valorizzazione sostenibile
SPECIALE DEMOCRAZIA. Parlare di «Cultura della legalità» oggi non significa parlare solo di lotta alla Mafia, ma di una rinnovata alleanza tra istituzioni e società civile unite nella costruzione del bene comune. Un bene comune messo il più delle volte sotto assedio dalla disuguaglianza sociale, dalla corruzione imperante, da una politica spesso incapace di dare risposte efficaci ai problemi odierni della comunità. «Cultura significa citttadini svegli, positivamente inquieti», secondo don Luigi Ciotti, con il quale conversiamo sul tema della legalità della cultura e attraverso la cultura
Un libro racconta 100 storie di giovani pugliesi che hanno avviato le loro attività attraverso le azioni del programma che ha puntato sull’innovazione sociale come grande motore di sviluppo
A Favara, in provincia di Agrigento, in passato nota alle cronache per i crolli del suo centro storico è nato nel 2005 FARM Cultural Park, un progetto di rigenerazione urbana su iniziativa privata, in cui la riqualificazione estetica è andata di pari passo con una programmazione e produzione culturale che punta alla partecipazione della comunità. Un luogo che che continua a richiamare a sé il mondo dell’innovazione, artisti, architetti e designer di fama internazionale. «Finalmente non si parla più di Favara per cronaca nera, mafia, abusivismo ed illeciti ma per cose belle, l’arte, la cultura, la sperimentazione»
Dalla Toscana all'Italia intera la valorizzazione del patrimonio culturale passa attraverso una guida ad uso del volontario informato. Ne parliamo con Elena Pianea, dal 2011 Dirigente Settore Musei ed Ecomusei Regione Toscana
Ideato nel 2005 dalla Fondazione CRT e dalle Diocesi del territorio, il progetto Città e Cattedrali si è sviluppato grazie alla collaborazione, il sostegno e la partecipazione della Regione Piemonte, della società Arcus e delle competenti Soprintendenze. A 10 anni dalla nascita, ce lo racconta don Valerio Pennasso, sacerdote della diocesi di Alba, vice-presidente della Consulta Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta e da qualche settimana nuovo direttore dell’Ufficio Nazionale per i Beni culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana
La cultura, nelle sue multiformi articolazioni è spesso evocata come fattore principe dell’identità nazionale e come risorsa strategica per la riconversione e lo sviluppo dell’economia italiana. I territori, tuttavia, hanno difficoltà a progettare interventi culturali in chiave sistemica, integrata e sostenibile. Quali le ragioni della debolezza? Come superarla? La costante sta diventando l’azione di accompagnamento professionale ai territori, per il capacity building locale, prevista dai principali bandi nazionali di innovazione socio-economica a base culturale. Federculture e IFEL propongono di sperimentare il format «Cantiere per l’innalzamento della qualità dei progetti culturali». Ne parliamo con Massimo Zucconi architetto urbanista, dirigente pubblico ed esperto nella pianificazione territoriale e del paesaggio. Già presidente ed amministratore delegato della Società Parchi Val di Cornia dal 1998 al 2007 è oggi responsabile nazionale di Federculture per le aree protette e i parchi e collaboratore per i Cantieri di Progettazione
Dal regolamento sulla collaborazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni di Bologna, al progetto CO-Mantova che mette al centro la cultura, le politiche di sviluppo territoriale passando attraverso metodi inclusivi di co-progettazione e co-gestione. Ne parliamo con Christian Iaione, classe '75, professore associato di Diritto Pubblico all'Università degli studi Guglielmo Marconi di Roma e docente di governance dei beni comuni presso la LUISS Guido Carli
I Fondi Strutturali Europei insieme alle risorse nazionali del Fondo Sviluppo e Coesione e a quelle ordinarie dello Stato, costituiscono la piattaforma finanziaria di orientamento delle politiche pubbliche di crescita, sviluppo e coesione, nazionale e regionale. Ne parliamo con Francesco Milella
Le nuove sfide della valorizzazione del patrimonio culturale italiano passano attraverso l'applicazione di efficaci modelli di governance. Gli strumenti esistono. Nuova è l’applicazione, la combinazione di elementi. Il settore culturale che ha fatto da apripista all’innovazione, rallenta. Oggi vince se si ispira e dialoga con il settore sociale. Parola di legale. Ne parliamo con Francesco Florian