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Ottobre 2018

Quale ruolo per le fondazioni di comunità? Voci dalla Conferenza nazionale

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:03
FONDAZIONI DI COMUNITÀ

Come partner, abbiamo seguito sul campo la seconda Conferenza nazionale annuale delle fondazioni di comunità, promossa da Assifero l'11 e 12 ottobre, quest’anno ospitata a Brescia dalla Fondazione di comunità bresciana. Un dibattito orientato al futuro di questi veri e propri catalizzatori di processi sociali, culturali ed economici, con tavoli di confronto sui temi della raccolta fondi e della mobilitazione della comunità e del sistema locale, lo scambio di conoscenze ed esperienze tra le fondazioni, site visits a esperienze locali sostenute dalla fondazione ospite. Obiettivo: la nascita di una comunità di pratica a livello nazionale.  Notiamo che la Cultura è materia viva nei processi di innovazione sociale, ma se ne parla ancora poco.

Articolo a cura di: 
Maria Elena Santagati

I 25 anni dell’Associazione Amici degli Uffizi. La società civile a difesa delle  istituzioni culturali.

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:02
MUSEO QUO VADIS?
In risposta all’attentato alla sede dell’Accademia dei Georgofili a Firenze, nacque l’Associazione Amici degli Uffizi, come reazione della società civile alla ferita  al nostro patrimonio culturale, alle istituzioni culturali, come presidio di democrazia. Ne parliamo con la Presidente, Contessa Maria Vittoria Rimbotti Colonna, anima della più grande realtà  del nostro paese che affianca un museo, con oltre 5000 iscritti.  ”Il volontariato fa bene a chi lo fa: dà un senso più profondo ed etico al proprio tempo, al nostro essere al mondo.”

Rubrica in collaborazione con la Fondazione Marino Marini di Firenze

Articolo a cura di: 
Roberta Bolelli
Autore/i: 

Glenstone Museum: un percorso contemplativo fra arte e natura

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:02
DAL MONDO
'Unrushed and uncrowded', senza fretta e senza folla. Questa è la filosofia del museo Glenstone, che il 4 ottobre ha riaperto al pubblico dopo un progetto di espansione da 200 milioni di dollari durato cinque anni. Il museo, fondato nel 2006 dal businessman e collezionista americano Mitchell Rales, famoso per la sua vision che coniuga arte, architettura e paesaggio, si offre ai visitatori come un nuovo tipo di museo, che abbraccia il concetto di slow art, permettendo ai visitatori di vivere un’esperienza contemplativa a contatto con l’arte e lontana dal brusio quotidiano.
Articolo a cura di: 
Alessia Zorloni
Autore/i: 

La strategia dell’Aga Khan Trust for Culture

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:02
DAL MONDO
L'Aga Khan Trust for Culture (AKTC), fondata nel 1988 a Ginevra, in Svizzera, nasce come istituzione filantropica privata ed è parte integrante dell'Aga Khan Development Network (AKDN), una realtà operativa a livello internazionale voluta da Sua Altezza l'Aga Khan che comprende anche una Fondazione. Composto da diversi dipartimenti con compiti specifici ma complementari, ognuno di questi è finalizzato a migliorare le prospettive di vita delle persone nei paesi in via di sviluppo, in particolare in Asia e Africa, attraverso canali economici, sanitari, piani didattici a sostegno dell’istruzione e della cultura. L’Ente è impegnato nel restauro del suq più antico di tutto il Medio oriente, il suq Al-Saqatiyya  costruito circa 1.100 anni fa: 12 chilometri interamente coperti che  ospitano  tutta l'attività economica artigianale di Aleppo. Ne abbiamo parlato con Luis Monreal, General Manager dell’Aga Khan Trust for Culture.
Articolo a cura di: 
Benedetta Bodo di Albaretto

Brevi Notizie dalle Fondazioni Americane

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:02
DAL MONDO

Scopo di questa rubrica curata da Ilaria Nizzo è portare lo sguardo del lettore oltre-oceano per trovare spunti innovativi di riflessione e nuove risorse per il nostro Paese.

Articolo a cura di: 
Ilaria M. Nizzo
Autore/i: 

Focus Montagna XXI secolo. Sud Tirolo/Alto Adige, un progetto organico di abitabilità della montagna

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:02
PAESAGGI
Ottava tappa del viaggio del prof. Antonio De Rossi - Politecnico di Torino - attraverso le Alpi contemporanee italiane. Al di là degli stereotipi sul bel paesaggio alpino, indubbiamente l’Alto Adige, soprattutto in anni recenti, ha saputo mettere a punto politiche territoriali che riescono a coniugare la dimensione della conservazione e della gestione con quelle dell’innovazione, dello sviluppo e della qualità architettonica. Un caso praticamente unico in Italia. L’esito è un progetto di abitabilità della montagna dove storia e contemporaneità si intrecciano naturalmente. Abbiamo discusso intorno a questi temi con Adriano Oggiano, dirigente della Provincia autonoma di Bolzano, grande esperto di paesaggio montano.
Articolo a cura di: 
Antonio De Rossi
Autore/i: 

Dagli influencer agli influser, le opportunità per gli operatori culturali

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:02
CULTURA DIGITALE

L’evoluzione delle piattaforme digitali offre agli operatori culturali molteplici possibilità di azione coerenti con i più recenti principi di valorizzazione del patrimonio culturale europeo. Claudio Calveri, esperto di strategie digitali e progettista culturale, offre una panoramica dei nuovi strumenti e delle prospettive concrete di audience engagement per le organizzazioni culturali.
In collaborazione con il progetto DeRev Lab[2]

Articolo a cura di: 
Claudio Calveri, digital strategist DeRev [1]
Autore/i: 

ARIA: una Fondazione per la produzione di arte contemporanea

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:01
FONDAZIONI E ARTE CONTEMPORANEA
In occasione dell’inaugurazione di “Arte Contemporanea nel Paesaggio d’Abruzzo”, il nuovo progetto curato da Fondazione ARIA nei borghi storici, il Presidente Alessandro Di Loreto racconta la genesi e la visione di una Fondazione che pone l’imprenditore come “attore protagonista nel progresso sociale e culturale del territorio”. Con la quinta edizione di Stills of Peace and Everyday Life,  Aria intende favorire attraverso le arti del tempo presente la conoscenza di culture e tradizioni di altri Paesi per creare dialogo, convivenza e opportunità di sviluppo. Con il nuovo progetto ARIA valorizza le opere di arte natura già presenti sul territorio “ con  un’opera di videoarte di “Studio Azzurro”, facendo “arte sull’arte”. 
Articolo a cura di: 
Alessia Tripaldi
Autore/i: 

Serve una nuova rete associativa per le realtà del terzo settore che si occupano di cultura?

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:01
NORMA(T)TIVA
Il 17 Ottobre 2018 a Roma verrà lanciata una sfida: possono le organizzazioni culturali in Italia, che operano nel terzo Settore, provare a dotarsi di una propria rete associativa nazionale che sia in grado di rappresentare le istanze particolari di questo comparto e al tempo stesso accompagnare queste organizzazioni nel delicato e complesso percorso che la Riforma del Terzo Settore indica? La Riforma del Terzo Settore sottolinea il ruolo delle reti anche allo scopo di promuovere e accrescere la rappresentatività del comparto presso i soggetti istituzionali e “le organizzazioni culturali risultano le più impreparate al  passaggio della Riforma (::) anche in virtù di una mancata presenza -la si percepisce bene- nella fase di costruzione del Codice quale soggetto portatore di interesse. Dal punto di vista tributario risulta evidente che (…) in virtù delle specifiche modalità con cui esercitano le proprie attività dovranno subire il trattamento più oneroso, che le condurrà, molto probabilmente verso la categoria degli enti del Terzo Settore commerciali.” Valdo Spini quale Presidente dell’AICI (Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane) promuove una riflessione con i tributaristi Franco Broccardi, Marco D’Isanto, Irene Sanesi. Avremo nei prossimi mesi un arcipelago destinato ad assumere una nuova fisionomia”, tra rischi e opportunità. E voi cosa ne pensate? Occorre una tutela con nuovi soggetti?
Articolo a cura di: 
Franco Broccardi, Marco D’Isanto, Irene Sanesi

HOMO FABER. INNOVAZIONE, BELLEZZA, FUTURO NELLE MANI DEGLI ARTIGIANI

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:01
FONDAZIONI DI FAMIGLIA
Sul recupero nell’era digitale  dell’intelligenza delle mani teorizzata da Richard Sennet insiste nel nostro paese un autorevole dibattito accompagnato da pratiche innovative. La Fondazione Michelangelo ha recentemente offerto una occasione di dialogo scientifico e di relazione con il pubblico con una mostra dal format interattivo inedito, “Homo Faber”, sui mestieri d’arte d’Europa e porre sotto i riflettori, il meglio della produzione artigianale. Un’esperienza definita avvincente e memorabile dai visitatori, più di 62mila  in due settimane, alla Fondazione Cini di Venezia.  “il pubblico poteva parlare agli artigiani, entrare virtualmente nelle botteghe dei maestri, osservare i restauratori all’opera, immergendosi così nel mondo dell’eccellenza artigiana.” Ne abbiamo parlato con Alberto Vanderbilt Cavalli, Direttore della Michelangelo Foundation e della Fondazione Cologni.
Articolo a cura di: 
Giorgia Turchetto