La Stagione dei festival culturali
Il nostro viaggio attraverso i festival culturali italiani inizia conversando con un grande pensatore, l’antropologo della post modernità Marc Augé
Il nostro viaggio attraverso i festival culturali italiani inizia conversando con un grande pensatore, l’antropologo della post modernità Marc Augé
Nel meno il più. E’ quello che forse ha pensato la Warhol Foundation for the Visual Arts di New York quando ha deciso di mettere in vendita 20.000 opere del padre della pop art per sostenere le arti visive. Intanto l’Italia si prepara a festeggiare in vista del suo centenario Alberto Burri, uno dei capisaldi dell’informale internazionale. Tra grandi e affermati artisti e giovani aspiranti tali, infine, la fotografia si riappropria del suo ruolo documentaristico per raccontare, sempre con estrema sensibilità, i dati del reale
Nel 2014 inizia la nuova sfida per gli operatori culturali. Una sfida che si chiama Europa Creativa, il programma della Commissione Europea che fino al 2020 sosterrà l’industria culturale europea grazie allo stanziamento di circa 1,8 miliardi di euro
Un'estate turbolenta per la città di Siena, che ha rischiato di veder chiudere uno dei suoi più importanti poli culturali. Ma, a sorpresa, arriva il lieto fine
Dopo la mostra al Petit Palais tocca al Veneto dal 19 gennaio al 26 maggio
Lavori in corso per la riapertura nel 2014 dello storico El Bulli come fondazione per rivoluzionare, un'altra volta, la cultura culinaria nel mondo. E Ferran Adrià, tre stelle Michelin e altrettante lauree honoris causa, nel frattempo insegna, fa giardinaggio domando agavi, fichi d'india ed eucalipti in Costa Brava
Tempi di Crisi? Con investimento di 15 miliardi di dollari, Ny ridisegna il suo skyline nell'area in cui avrebbe dovuto sorgere il villaggio olimpico, qualora la città avesse battuto Londra nel 2000. Una grande opportunità per l'economia della metropoli
Una nutrita selezione di opere di Carlo Carrà, pittore futurista nato a Quargnento, restituiscono lo sfaccettato percorso dell’artista, contestualizzandolo nella città e nel territorio
S’inaugura oggi il nuovo polo artistico Löwenbräu Areal con l’ampliamento firmato Gigon-Guyer e Atelier ww, esito di strategie immobiliari integrate per le trasformazioni urbane
Anche le fondazioni italiane alla ricerca di un «terreno comune» sull’architettura
L’ambizioso decreto sullo sviluppo recentemente promosso dal ministro Passera, che mira a sbloccare una serie di energie private e di mercato su progetti infrastrutturali finora coperti da risorse pubbliche, incluso il patrimonio culturale, dedica un intero articolo (il n.8) all’Expo di Milano e al progetto Grande Brera, offrendo un impulso importante – alla vigilia di Expo - per sbloccare l’impasse in cui si trova da decenni. Ma, prevedendo l’ingresso dei privati e costituendo potenzialmente un modello per la gestione del patrimonio artistico pubblico, ha spaccato in pro e contro il mondo dell’arte. Contrapposizione ideologica tra stato e mercato? Cerchiamo di capirne di più entrando nel dibattito. Ascoltiamo Stefano Baia Curioni, Storico Economico e vicepresidente del centro di ricerca ASK, dell’Università Bocconi di Milano
Cosa accade nella cooperazione tra pubblico e privato nei paesi del B.R.I.C.? Come intervengono i privati nella cultura? Nella moltitudine delle informazioni che il web ci mette a disposizione, non si rintracciano ricerche su questi Paesi in grande fermento e sviluppo, che giocano un ruolo chiave nel presente e lo giocheranno nel futuro. Per questa ragione il Giornale delle Fondazioni ha avviato un viaggio di ricerca nel mondo, partendo dall’America Latina, affidando l’esplorazione a Eugenia Bertelè, giovane critico italiano che opera in Cile
18 città italiane in corsa per il titolo di Capitale Europea della Cultura. E’ l’occasione per ridisegnare il volto della città attraverso una pianificazione strategica, incrociando gli eventi e le produzioni culturali con i processi di rigenerazione urbana, per una rinnovata policy culturale
Al Museo d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro di Venezia Enrico Castellani e Gunther Uecker, i due maestri dell’avanguardia che sottrassero la tela alla sua bidimensionalità
Il Giornale delle Fondazioni offre opportunità ai giovani