Venezia è sempre serenissima
Il direttore Martin Bethenod spiega presente e futuro della collezione Pinault
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“Come fare a conservare fra i più giovani – cresciuti dentro un sistema di stupefazione compulsiva, con i superpoteri nel tatto e nell’assedio materiale tecnologico ed estetizzato – il rapporto con l’arte nell’alveo dell’esperienza, ovvero in quello spazio critico di interrogazione su di sé e il mondo, di ipotesi e ricerca, di attrito e crescita personale”? In che modo i musei possono aiutare gli adolescenti a educare lo sguardo, discernere, tradurre le intuizioni in parole? È il tema del volume corale Che cosa vedi? Musei e pubblico adolescente, appena pubblicato da Nomos Edizioni
Le fondazioni sono le nuove istituzioni? La domanda è superata. Non solo lo sono già da molto tempo, ma sperimentano nuove forme di gestione dell’arte orientate all’allargamento dei pubblici, alla creazione di sistema, alla produzione di indicatori per la valutazione del valore aggiunto prodotto, alla produzione di contenuti. In una parola innovano con consapevolezza e invocano un’interlocuzione matura con le Pubbliche Amministrazioni. Ma la strada della consapevolezza di sistema è ancora lunga