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Marco Cammelli

Le imprese culturali come teorema scientifico

  • Pubblicato il: 25/08/2017 - 15:28
NORMA(T)TIVA

Come sarebbe stato il passato se il futuro fosse arrivato prima? È la frase che riassume la filosofia steampunk, quella letteratura, e non solo, che immagina un mondo anacronistico in cui elementi attuali vengono trasportati nell’epoca vittoriana creando un effetto straniante, anche divertente, ma sostanzialmente inutile. Ecco, il dibattito attorno alle imprese culturali che negli ultimi tempi sempre più spesso possiamo trovare in articoli, convegni, incontri, siti e confronti tra economisti, operatori e politici molto spesso sembra rimandare a questo: qualcosa fuori tempo tra tecnica moderna e abiti vittoriani. Si guarda al futuro dal punto di vista del passato un po’ come i videogames che, per quanto fantascientifici, rimangono comunque giochi bidimensionali. Ne parla Franco Broccardi. “il futuro per molte realtà che spesso già di fatto operano in un perimetro imprenditoriale, sarà quello di diventare qualcosa di diverso da ciò che sono ora, diventare altro
 

Articolo a cura di: 
Franco Broccardi
Autore/i: 

La riga prima della prima riga: ovvero, ragionando su Art Bonus e dintorni

  • Pubblicato il: 15/01/2015 - 11:54
OPINIONI E CONVERSAZIONI
Marco Cammelli

L’avvio della attuazione del DL 83/2014 e legge 106/2014 (c.d. Art Bonus) nel confermare la bontà delle scelte che ne stanno alla base cui si aggiunge la tempestiva messa in opera di importanti misure organizzative, mette anche in luce il peso dei vincoli preesistenti e la necessità di sorvegliare con attenzione gli effetti diretti e indiretti sulla amministrazione e sui soggetti pubblici e privati operanti nel settore. Precondizioni, dunque ciò che è prima di Art Bonus, da considerare attentamente per escludere distorsioni nella allocazione delle agevolazioni ed evitare ai soggetti esterni ritardi burocratici o processi decisionali opachi, e alla pubblica amministrazione il rischio di una singolare «partita di giro» alla fine della quale non sarebbero le risorse che aumentano ma il peso di decisori esterni, anche su quote di amministrazione ordinaria

 

Articolo a cura di: 
Marco Cammelli
Autore/i: 

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