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Paolo Castelnovi

Non c’è speranza senza progetto lungo

  • Pubblicato il: 17/10/2016 - 18:54
PAESAGGI

In questi giorni a Padova e in una dozzina di luoghi sparsi per le Alpi e gli Appennini, un migliaio di studiosi e di appassionati rende onore al Costruttore di montagna, celebrando il terzo meeting mondiale dei Paesaggi terrazzati.
Dall’alto medioevo per dieci secoli qualche decina di generazioni di montanari ha costruito centinaia di chilometri di muri in pietra che contengono il terreno. Cento massi da mettere con arte in pila per avere lo spazio in cui portare a spalle un metro cubo di terra, e ottenere un metro quadrato coltivabile, sul pendio della montagna. Sono due o tre giorni di lavoro duro; se si fa per cento volte si ottengono cento metri coltivabili: le dimensioni di un orto. L’orto però produce se c’è acqua in abbondanza, e per averla occorre altro lavoro, spesso ancora più arduo e difficile: i canali per l’irrigazione in montagna sono lunghi chilometri, spesso scavati nella roccia viva, con tracciati acrobatici a servizio di piccole comunità. E’ impossibile oggi rendersi conto dell’interminabile fatica che ha segnato i secoli dell’insediamento nella montagna italiana. Non erano lavori forzati, erano modi di vivere, regole di comportamento, di rapporto tra privato e comune, tra padri e figli, tra uomini e donne

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Paolo Castelnovi
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IO SONO APPENNINO

  • Pubblicato il: 12/09/2016 - 10:43
PAESAGGI

Nella capacità di resilienza, di solidarietà, di 'farecomunità' anche nella tragedia, i paesi colpiti dal sisma offrono una grande lezione politica. Oltre le speculazioni
 

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Paolo Castelnovi
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Landscapefor Atlas: uno strumento per il paesaggio attivo

  • Pubblicato il: 29/04/2016 - 12:21
WAITING FOR ARTLAB

Mappe dei punti di interesse del paesaggio, fatte di documenti storici e di progetto, di film e di canzoni, segnalazioni di attività d’eccellenza e di iniziative locali, a portata di tablet e di smartphone: uno strumento smart per aggiungere sapere ed emozioni al viaggio e allo studio, presentato a Milano il 20 maggio

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Paolo Castelnovi
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Paesaggio con case

  • Pubblicato il: 15/03/2016 - 18:00
PAESAGGI

Primi output del nuovo settore «Periferie urbane» del MIBACT. «Alla ricerca di una città normale»: una mostra a Roma invita ad una riflessione interessante sui quartieri residenziali pubblici degli ultimi 50 anni. Ne sortisce una lezione di impegno di una intera generazione di tecnici, oggi quasi trascurata

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Paolo Castelnovi
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Abitare è essere abitati

  • Pubblicato il: 14/02/2016 - 10:52
PAESAGGI

Con  Amin, 24 anni,  arrivato esattamente un anno fa dal Senegal, ora al Centro di Settimo Vittone, abbiamo visitato l’11 febbraio 2016, il Museo Civico Guarda ad Ivrea, gestito dalla Fondazione Guelpa. Con gli amici, come ogni giorno, sedeva sui suoi gradini. Con noi è stato preso da meraviglia e rispetto per la civiltà letta in museo, del paese che lo ospita, della sua storia dal neolitico ai giorni nostri, del rispetto di culture lontane nel tempo e nello spazio, ordinate con sacralità per lo sguardo dei visitatori.  Il tema delle migrazioni bibliche sarà ineluttabile, centrale nelle politiche per i prossimi decenni. Paolo Castelnovi ci offre una suggestione con il suo racconto, Ulisse al CIE

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Paolo Castelnovi
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Resilienza dal paesaggio a Messina

  • Pubblicato il: 15/11/2015 - 22:43
PAESAGGI

Credete possibile che le case di Messina, sapendo del terremoto che di lì a poco le avrebbe sconquassate, avrebbero potuto starsene tranquille sotto la luna, ordinate in fila lungo le strade e le piazze, obbedienti al piano regolatore della commissione edilizia municipale. Case, perdio, di pietra e travi, se ne sarebbero scappate! Così l’Uomo dal fiore in bocca di Pirandello.
Invece i messinesi no. Non scappano. Ricostruiscono la città dove il terremoto aveva squassato quella precedente

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Paolo Castelnovi
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Paesaggio per nutrire il pianeta

  • Pubblicato il: 14/10/2015 - 21:42
PAESAGGI

Dall’Expo una contradditoria ambientazione per un tema che poteva essere svolto con grinta dall’Italia. Il mancato rapporto tra rappresentazione e contenuti, tra capacità di attrarre sugli argomenti interessanti e comportamenti indotti nei visitatori, genera una sensazione di spreco e il rimpianto per una bella occasione perduta

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Paolo Castelnovi
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Le ragioni del nemico

  • Pubblicato il: 15/09/2015 - 15:04
OPINIONI E CONVERSAZIONI

Paolo Castelnovi, invita gli eredi della Rivoluzione francese alla riflessione e all’impegno culturale prima che politico, per rispondere all’efferratezze dello Stato Islamico che stanno cambiando i nostri paesaggi sociali, distruggendo i simboli dell’umanità, oltre agli uomini stessi, muovendo migrazioni bibliche. «Occorre saper vedere con gli occhi del nemico se vogliamo capirne le ragioni. E non è solo scaltrezza da Ulisse, ma è occasione irripetibile per guardarci allo specchio senza trucco e senza scuse. Non sconfiggeremo lo Stato islamico senza sconfiggere la corruzione dei princìpi primari posti alla base della nostra civiltà. Lo sviluppo a partire dal sostegno alla diversità e quindi la tolleranza, l’accoglienza, il premio ai migliori nel lavoro e nel servizio agli altri, i diritti universali e non i privilegi ereditari, il controllo democratico….(…) Niente paura: non abbiamo da perdere altro che le nostre catene. Dorate»

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Paolo Castelnovi
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Musei e territorio: uscire dal doppio vincolo

  • Pubblicato il: 15/09/2015 - 12:51
OPINIONI E CONVERSAZIONI

SPECIALE MUSEI. Le prospettive di marketing forse apribili con una gestione aggressiva e isolata dei musei di eccellenza sono un antidoto illusorio alla decadenza, implicita nella resilienza passiva dello Stato di fronte a un patrimonio immenso e disperso. Occorrono nuove regole di ingaggio, per uscire dalla falsa alternativa e far dedicare al territorio nel suo insieme le nuove risorse umane immesse nella vecchia macchina

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Paolo Castelnovi
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Da Symbola prospettive di rete

  • Pubblicato il: 15/07/2015 - 20:49
STUDI E RICERCHE

SPECIALE IO SONO CULTURA. Fondazione Symbola festeggia ogni anno la prima estate con un seminario-festival, sempre molto interessante, oltre che lussurioso per chi ama il paesaggio del contesto: le ondulate colline marchigiane, viste da Treia, uno dei borghi più belli d’Italia. Diviso in due parti e riservata la seconda ad una parata di politici e industriali importanti convocati da Ermete Realacci, nella prima Fabio Renzi raccoglie tecnici ed esperti, diversamente intrigati dalla soft economy, declinata ogni anno intorno ad un tema promettente per il territorio: dalle produzioni green alle industrie culturali
 

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Un matrimonio per il patrimonio

  • Pubblicato il: 15/06/2015 - 16:15
SPECIALI

SPECIALE VALORIZZAZIONE DEGLI IMMOBILI PUBBLICI E SVILUPPO TERRITORIALE. Il Commento di Paolo Castelnovi, esperto in analisi e progettazione del paesaggio, e già docente di progettazione urbanistica e pianificazione paesistica al Politecnico di Torino, al volume Strategie e strumenti per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico

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Landscape for democracy

  • Pubblicato il: 15/06/2015 - 12:38
SPECIALI

SPECIALE DEMOCRAZIA. Tra il 3 e il 6 giugno, vicino a Oslo, Uniscape (l’associazione delle università e dei centri di ricerca europei che dibattono sul tema del paesaggio, in base alla Convenzione europea) ha svolto il suo seminario annuale. Il tema sembra astratto, ma è straordinariamente interessante per le politiche territoriali contemporanee: Defining Landscape Democracy. Quello che segue è un contributo sul tema, che è stato ben apprezzato. Il senso condiviso del paesaggio è stato considerato da una parte fondamento dell’identità locale e delle decisioni comuni di piccole comunità, dall’altra fondamento della consapevolezza dei beni universali, dati dalla natura a tutti gli  uomini della terra. Per rinforzare le pratiche democratiche le due dimensioni (locale e globale) devono essere integrate. Il paesaggio è terreno ideale di sperimentazione per potenziare sia l’efficienza della democrazia con l’abitudine alla decisione collettiva sia la sua efficacia abituando a superare i contrasti tra comunità in vista della difesa di valori di tutti

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Paesaggi per ri-abitare la montagna

  • Pubblicato il: 14/05/2015 - 18:10
PAESAGGI
Progetto Dolomiti Contemporanee. La passerella sospesa che guarda il toc, allo spazio di casso foto: archivio dc

Dopo 30 anni di oblio, in cui di montagna si è parlato solo per denunciare processi devastanti di abbandono o di violenza territoriale, oggi sembra risvegliarsi un’attenzione attiva, non nostalgica e proiettata al futuro

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Paolo Castelnovi
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Premiare il paesaggio attivo

  • Pubblicato il: 14/04/2015 - 18:10
PAESAGGI

Il 28 Aprile presso il Mibact, al Collegio romano, si consegnano i riconoscimenti ai selezionati del bando per la candidatura al IV Premio biennale del Paesaggio europeo. Un premio innovativo che guarda al paesaggio attivo. E l’Italia, per una volta, fa scuola. Nel processo di selezione, nella comunicazione e nella qualità dei progetti. Emerge un patrimonio di pratiche di cooperazione in cui il paesaggio è il mezzo. Da capitalizzare

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Paolo Castelnovi
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PIANI PER PIANO

  • Pubblicato il: 16/03/2015 - 13:44
OPINIONI E CONVERSAZIONI

Paolo Castelnovi, già docente di pianificazione e progettazione del paesaggio presso il Politecnico di Torino e oggi presidente dell’Associazione Landscapefor, inizia con questo articolo una rubrica mensile sui temi del territorio e del paesaggio, che vedono impegnate molte fondazioni. La proposta di Renzo Piano fornisce lo spunto per una riflessione che continuerà nei prossimi numeri. Al centro dell’attenzione le problematiche della gestione del paesaggio innescate dalle prospettive di azione delle città metropolitane e dalla crisi dei livelli intermedi di governo territoriale (le province sono solo l’ultima di una serie di istituzioni fallite)

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Paolo Castelnovi
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