Utopian Hours 2018. La città è un’arma mentale
DOVE OSA L'INNOVAZIONE
Grande successo di “critica e pubblico” per la seconda edizione di Torinostratosferica Utopian Hours, primo festival italiano di urban culture per immaginare la città del futuro. Tre giorni per raccontare esempi delle migliori pratiche urbane mondiali in un format capace di attirare l’attenzione di quasi tremila persone. Contenuti non sempre di facile lettura ma ormai interessanti per un pubblico allargato di tecnici e appassionati, venti incontri con professionisti e osservatori internazionali di city imaging, workshops e incontri per mettere in pratica l’immaginazione, sei mostre dedicate alla vita delle città e alle idee del progetto Torinostratosferica – esperimento collettivo di visione urbana che viene da lontano per influenzare il futuro di Torino. Lei, per qualcuno l’austera e decadente capitale sabauda, ancora una volta culla della sperimentazione e della novità. Ne abbiamo parlato a caldo con Luca Ballarini, founder e Creative Director dell’agenzia creativa Bellissimo e principale ideatore del laboratorio collettivo e del festival, insieme a Giacomo Biraghi - esperto internazionale di strategie urbane.
Articolo a cura di:
Giangavino Pazzola
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