Italia Non Profit - Ti guida nel Terzo Settore

No Profit

Quali risorse per il no profit? dal 2x1000 un segnale, ma ancora c’è molto da fare

  • Pubblicato il: 14/05/2016 - 17:53
OPINIONI E CONVERSAZIONI

Con il 2x1000 previsto nella legge di stabilità 2016 per la prima volta le associazioni culturali potranno beneficiare della scelta dei privati cittadini su come utilizzare parte delle imposte sul reddito. Insieme al Decreto MiBACT sul recupero di beni non fruibili e sulla recente iniziativa che destina 150 milioni di euro a luoghi da recuperare o in cui organizzare 'progetti culturali', tira un vento di apertura nei confronti del ruolo delle no profit, nell'anno della riforma del Terzo Settore. Con ancora importanti criticità che vanno risolte e superate grazie ad una visione nuova di cosa il comparto possa significare per la coesione sociale del Paese

Articolo a cura di: 
Francesco Mannino

Il welfare come relazione: mettere in rete bisogni e desideri

  • Pubblicato il: 14/02/2016 - 11:40
CONSIGLI DI LETTURA

Johnny Dotty nel libro «Buono è giusto. Il welfare che verrà» della Luca Sossella editore, invita a pensare al welfare non più come a un servizio di tipo assistenziale ma come a una relazione. In un'intervista ci racconta il ruolo chiave del territorio, della comunità e dei legami per avviare il cambiamento. Emerge un ritratto inedito dell’Italia e degli imprenditori sociali, che stanno trasformando il welfare in un settore strategico capace di coniugare economia e solidarietà

Articolo a cura di: 
Elisa Fulco
Autore/i: 

L’arte non è decorazione

  • Pubblicato il: 14/05/2015 - 18:09
PAESAGGI
Un'opera Alfredo Jaar nella mostra dedicatagli dalla Fondazione Merz

Commentiamo l’ultimo numero di VITA, il magazine del Terzo Settore, che dedica la sua copertina a una domanda: «Arte puoi cambiare il mondo?». Se lo chiede presentando uno speciale con 50 casi scelti nel pianeta che parlano di rinascita sociale e urbana attraverso le arti. Un’attenzione verso un fenomeno crescente che vede un numero sempre maggiore di «opere d’arte» – dalla street art alle pratiche artistiche partecipate – abitare lo spazio pubblico per attivare o generare un cambiamento, dando vita a nuovi paesaggi. Si incontrano tante buone pratiche ma anche qualche retorica legata all’arte pubblica. Pratiche che esprimono un potenziale di trasformazione ma che evidenziano la necessità di costruire un nuovo vocabolario, uscendo dalle facili categorie.  Potenzialità che si concretizzano solo se l’azione va oltre l’evento, se si traduce nella costruzione di significati, se da uno va a molti, dalle pratiche va alle politiche
 

Articolo a cura di: 
Stefania Crobe
Autore/i: 

Convergere per produrre innovazione sociale

  • Pubblicato il: 15/01/2015 - 10:53
CONSIGLI DI LETTURA

Dallo tsunami della crisi abbiamo appreso che antidoti alla recessione sono da ricercare in nuovi assetti istituzionali e modelli organizzativi di natura imprenditoriale. Inedite combinazioni di modelli si fanno strada nel più dinamico territorio di sperimentazione che è l’ecosistema del Terzo Settore. Questi nuovi “bridi organizzativi, illustrati nel saggio di Paolo Venturi e Flaviano Zandonai edito da Il Mulino, necessitano una “convergenza” tra For profit e No profit.

Se ne è discusso nel Convegno “Convergence for Social Innovation” promosso da Fondazione Accenture alla XII Convention del Gruppo Cooperativo CGM intitolata “The Social Way: l’impresa sociale come modello di sviluppo per tutti”. Riflessioni, best practices e testimonianze intorno all'innovazione sociale

Articolo a cura di: 
Francesca Sereno
Autore/i: 

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