FSRR 2017: l’istituto del futuro?
Dopo un anno dalla precedente intervista a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, che ci parlò di progetti, networks e relazioni con le quali la sua istituzione avrebbe celebrato i venticinqueanni dalla nascita, aggiorniamo la visione della collezionista del contemporaneo, top of the mind e ambasciatrice a livello internazionale, con forti reti locali. Dalla recente nomina nel comitato di Art Basel Cities, alla programmazione 2017 con un focus sul linguaggio fotografico e sull’arte italiana, alle visioni di futuro del nuovo progetto The Institute of Things To Come, all’incrocio con altre discipline, vincitore del bando ORA! Linguaggi contemporanei produzioni innovative, di Compagnia di San Paolo. Proseguono le collaborazioni worldwide come dimostrano la mostra della collezione Isabel e Agustin Coppel, una delle più significative del Sud America, l’esposizione di opere della Sandretto Re Rebaudengo al Trondheim Kunstmuseum di Trondheim in Norvegia. In un contesto che, fin dagli esordi, lavora sulla mediazione culturale e grazie alla pluriennale partnership con la Fondazione CRT per il progetto Diderot, avvicina all’arte contemporanea con un percorso di e-learning in lingua inglese, più di 12.000 bambini e ragazzi in Piemonte e Valle d’Aosta. Esperienze portate nel Comitato nazionale Fondazioni Arte Contemporanea che, con nove progetti, guarda ai giovani e delle periferie, insieme al MiBACT