Fondazione LaVerde La Malfa tra i Grandi Giardini d’Italia
La Fondazione La Verde La Malfa – Parco dell’Arte, nata nel 2008 per volontà dell’artista Elena La Verde, consolida la propria progettualità entrando a far parte dei Grandi Giardini Italiani, una rete di 120 giardini in 11 regioni d'Italia, Città del Vaticano e Canton Ticino. Ecco qui un focus su attività e governance per sapere cosa si muove oltre i circuiti consolidati
Catania. Riconosciuta dalla Regione Siciliana con personalità giuridica privata senza scopo di lucro nel 2010, la Fondazione si trova a San Giovanni La Punta (CT), all’interno di un parco naturale. Lo spazio è composto da un ettaro di parco e da una villa degli anni ’70 convertita in spazio espositivo. All’interno di questo ambiente sono collocate una pinacoteca e un fondo di libri antichi; la sala dedicata alle esposizioni temporanee e, al secondo piano, il museo del costume e le due stanze permanenti (La Stanza della Pace; La Stanza della Memoria). Qui troviamo allestiti i lavori e gli interventi di artisti contemporanei nazionali e internazionali. Sede di eventi e attività culturali, la Fondazione ospita – infatti – in maniera permanente (oltre alle opere della fondatrice) installazioni ambientali collocate nel parco che circonda l’intera sede e una pinacoteca con opere d’arte moderna e contemporanea di Guttuso, Pirandello, Carroll e Treppo – solo per citarne qualcuno. Completa il tutto un fondo di libri e documenti antichi che vanno dalla prima metà del ‘500 alla prima metà del ‘900 e una collezione d’abiti d’epoca che comprende abiti e intimo risalenti ai primi anni del ‘700, ‘800 e ‘900.
Dal punto di vista della governance, La Fondazione La Verde La Malfa – Parco dell’Arte è diretta da un presidente, il prof. Alfredo La Malfa, al quale si affianca un C.d.A con funzioni di indirizzo, e un Comitato Scientifico che si occupa delle proposte artistico-culturali. Questi tre organi decidono insieme la programmazione annuale, pensata in relazione tematica con le collezioni permanenti presenti all’interno della fondazione. Una volta stabilito il calendario delle attività, la programmazione viene coordinata dalla segreteria organizzativa della fondazione che s’interfaccia anche con il settore didattica e comunicazione dell’istituzione. Finanziata con fondi privati tendenzialmente provenienti dai fondatori e dagli Amici della Fondazione, le attività vengono sostenute per mezzo di sponsorizzazioni tecniche che variano in relazione ai progetti, per mezzo dello sbigliettamento e della partecipazione a bandi pubblici.
Il raggio d’azione della Fondazione La Verde La Malfa – Parco dell’Arte è la promozione e realizzazione di iniziative di studio e ricerca nel settore delle arti visive, letterarie e dello spettacolo al fine di consentire la tutela del patrimonio artistico del territorio, sancendo un proprio ruolo culturale in ambito locale, nazionale e internazionale. Nel perseguire tali obiettivi è fondamentale per la Fondazione creare scambi e collaborazioni con le istituzioni presenti nel territorio (dal comune di appartenenza alle scuole; dalle aziende private alle associazioni culturali; ecc). Il dialogo e la sinergia con gli altri stakeholders sono elementi fondamentali per la realizzazione di una rete culturale territoriale che abbia come finalità la crescita intellettuale e valoriale della propria comunità nell’ottica di un’interazione continua tra le realtà artistiche locali, nazionali e internazionali. Coerentemente con tali obiettivi, la fondazione coinvolge spesso gallerie private, fondazioni e artisti internazionali all’interno della propria programmazione artistico-culturale. Sin dalla sua nascita, vanta forti relazioni con diverse realtà culturali sia regionali che nazionali: istituzioni museali, gallerie d’arte, accademie, associazioni, movimenti artistici. Da queste relazioni sono nati diversi progetti basati sulla promozione dell’arte in tutte le sue espressioni. Si pensi alle collaborazioni con la Galleria Michela Rizzo di Venezia; Creative Room di Roma, con il collettivo “Movimento di Resilienza Italiana”; con il Museo del Costume di Scicli; ed ancora, ai vari pianisti che si sono esibiti in fondazione: da Luca Ballerini a Epifanio Comis; alle compagni teatrali cui Neon Teatro.
Risignificare un luogo vuol dire, oltre a radicare una rete cooperativa, anche riattivare le risorse interne ai territori. Sollecitati in merito alla partecipazione degli spettatori, i fondatori de La Verde La Malfa indicano una via all’inclusione sociale attraverso la cultura, quando dichiarano: «l’arte e la cultura tout court sono di tutti e per tutti; non ci piace pensare che la proposta culturale della fondazione possa rivolgersi solo a un pubblico ristretto, anzi la nostra mission è proprio quella di abbattere le barriere culturali e generazionali che spesso creano inibizione alla partecipazione attiva alle mostre d’arte contemporanea. Il nostro pubblico è molto trasversale: grazie alle sinergie con alcune strutture alberghiere e organizzazioni che si occupano di turismo spesso abbiamo dei gruppi di visitatori stranieri per lo più tedeschi e giapponesi; le collaborazioni strette con le scuole, l’Accademia di Belle Arti e l’Università ci hanno consentito di avere tra i nostri visitatori molti studenti di età compresa tra i 5 e 30 anni cui sono rivolte attività didattiche diversificate per fascia d’età e formazione. Ed ancora, il continuo dialogo con le istituzioni territoriali e con le aziende private ci consente di organizzare visite guidate di gruppo con attività didattiche strutturate ad hoc rivolte a manager; associazioni sportive, culturali; anziani, ecc perché davvero crediamo che l’arte sia di tutti e per tutti. L’azione museale di un luogo deve cercare di coinvolgere un pubblico sempre più vasto. La Fondazione vuole assumere un ruolo di officina culturale che educa, insegna, stimola e renda partecipe un pubblico desideroso di conoscere».
Una visione interdisciplinare e trasversale dell’offerta culturale e didattica, quindi che possa essere fattore di capabilities per il territorio circostante. Questa è l’ambizione. Il prossimo evento sarà inaugurato il 19 Giugno, in occasione dell’ottavo anniversario della Fondazione. Verranno presentati un libro di poesie inedite della fondatrice, Elena La Verde, edito da Guida Editori, e una collettiva d’arte, organizzata in collaborazione con la Galleria Michela Rizzo di Venezia che tratterà il “linguaggio” attraverso i lavori di alcuni artisti contemporanei quali Fabio Mauri, Federico De Leonardis e Aldo Runzola. Oltre all’organizzazione dell’ottavo anniversario della Fondazione, delle ulteriori attività sono volte alla promozione del Parco dell’Arte. Da quest’anno la Fondazione è entrata a far parte di Grandi Giardini Italiani, per cui il parco fungerà da display da un punto di vista sia naturalistico che artistico. L’8 maggio è stata inaugurata una mostra fotografica permanente di Enzo Gabriele Leanza dal titolo IN ASCESA in cui 13 immagini spiegano il connubio tra natura e arte contemporanea che trapela dalle istallazioni realizzate da Elena La Verde a partire dal 1995 fino al 2012. Nelle prossime settimane la Fondazione ospiterà l’artista Ivan Barlafante, che realizzerà all’interno del parco un’installazione d’arte basata sull’elemento naturale.
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