«Spiagge assolate, fresche pinete, il lago sempre calmo...»
Un amore di tutta la vita quello che legò Giacomo Puccini a Torre del Lago, il borgo sul lago di Torre del Lago (LU). Massaciuccoli a meno di due chilometri dalle spiagge della Versilia. Erano anni di uno straordinario fervore artistico che coinvolgeva un po’ tutta la regione: Firenze, Livorno, ma anche Lucca erano in contatto con Parigi e le capitali europee. In questo vortice di frequentazioni e di stimoli, tuttavia, Puccini tornava a Torre del Lago, dove si era stabilito fin dal 1891, e che definiva: «Spiagge assolate, fresche pinete, il lago sempre calmo, ovvero l’Eden». Con il successo di «Manon Lescaut » (1893) e della «Bohème» (1896) acquistò l’antica torre di guardia, all’origine del nome di Torre del Lago, che divenne la sua residenza. Puccini rimase a Torre del Lago per trent’anni e vi compose tutte le sue opere maggiori, tra cui «Tosca» (1900), «Madama Butterfly (1904), «La Fanciulla del West» (1910), «La Rondine» (1917) e «Il Trittico» (1918). Di questo intreccio tra il lago, l’artista e la musica è frutto il Festival Puccini che dal 1930 si tiene sulla sponda del lago, desiderato già dal Maestro prima di morire e alla sua opera interamente consacrato. Il Festival di Torre del Lago nacque nel 1930 per volere di Giovacchino Forzano, Pietro Mascagni, dei torrelaghesi e dei viareggini per celebrare Giacomo Puccini nel luogo che aveva tanto amato e dove visse e compose per oltre trent’anni. Lo stesso Puccini scriveva a Giovacchino Forzano nel novembre 1924, prima di partire per la clinica di Bruxelles dove poco dopo morì: «Io vado sempre qui davanti e poi con la barca vado a cacciare i beccaccini... Ma una volta vorrei andare qui davanti ad ascoltare una mia opera all’aperto...». Quelle parole rimasero così scolpite nel cuore di Forzano, commediografo e librettista di «Suor Angelica» e di «Gianni Schicchi», regista tra l’altro della prima scaligera di «Turandot» a Milano al Teatro alla Scala il 25 aprile 1926, che dopo la scomparsa di Puccini decise di realizzare quel sogno e il 24 agosto 1930, in un teatro provvisorio con il palcoscenico costruito su palafitte infisse nel lago di fronte alla Villa, fu rappresentata «La Bohème» per la regia di Forzano con Rosetta Pampanini, Margherita Carosio, Angelo Minghetti e Luigi Montesano diretti da Pietro Mascagni.
La Fondazione Festival Pucciniano è un’istituzione fondata dal Comune di Viareggio nel 1990, a cui aderisce in qualità di Socio Istituzionale anche la Provincia di Lucca, per gestire l’organizzazione del Festival Puccini di Torre del Lago. La Fondazione si occupa della realizzazione di produzioni liriche, della promozione della musica fra i giovani, della realizzazione di spettacoli e tournée e della diffusione in ambito nazionale e internazionale della musica, cultura d arte legate a Giacomo Puccini e ai luoghi che lo hanno ispirato.
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da Vedere Lucca, n.1 luglio-agosto 2012