I privati a teatro
Torino. Mentre la questione delle privatizzazioni per la gestione dei beni culturali è caldissima – il caso Brera per tutti – da Torino arriva una storia dal lieto fine, lodevole esempio di dialogo tra privati per la valorizzazione di uno dei beni simbolici della città.
In un periodo di grave rarefazione dei fondi pubblici, di cui gli enti lirici, insieme alle istituzioni culturali tout court, sono vittime, un forte segnale arriva dal mondo dei privati in favore del Teatro Regio, dal 1740 monumento alla lirica di piazza Castello.
Si schiera a favore del teatro una formazione di tutto rispetto composta da Associazione Amici del Regio, Fondazione Zegna, Fondazione Pro Canale che si dedicheranno a progetti speciali e innovativi in n favore del Teatro torinese.
I nuovi progetti per il Regio sono stati presentati lo scorso 22 ottobre e hanno visto protagonisti Walter Vergnano, Sovrintendente del Teatro Regio, Gianandrea Noseda Direttore musicale, Anna Zegna Presidente Fondazione Zegna, Francesca Peterlongo Direttore generale della Fondazione Pro Canale, Pasolo Cantarella Presidente dell’Associazione Amici del Regio.
Con la rinata associazione Amici del Regio, 40 imprenditori amanti della classica pagheranno una parte di programmazione, donando 120 mila euro. Daranno vita ad una campagna di raccolta fondi attraverso cui verranno realizzati specifici progetti che altrimenti il Teatro non riuscirebbe a realizzare. «Gli Amici del Regio e gli altri Partner privati della Fondazione non possono e non devono sostituirsi allo Stato, ai Comuni o alle Regioni, ma possono contribuire attivamente alla vita del Teatro individuando, di anno in anno, un progetto intorno al quale concentrare il proprio impegno» afferma Paolo Cantarella, Presidente Amici del Regio.
Agli Amici del Regio si aggiunge la Fondazione Zegna, nata nel 2000 per volontà della quarta generazione di imprenditori tessili, da quest’anno Partner Sostenitore del Regio, impegnandosi in un progetto fortemente innovativo.
«E’ dal ’97 - racconta Anna Zegna - che la Fondazione si è avvicinata alla lirica. Un interesse nato più per una passione che per una visione imprenditoriale. Una passione nata dall’incontro con Valery Gergiev, dal quale sono nate poi iniziative comuni. Così ad esempio nasce lo Zegna and Mariinskij New Talents Award, l’attribuzione di borse di studio destinate a giovani talenti del Teatro Mariinskij, per consentire loro di approfondire la propria preparazione in diverse discipline legate alla musica ed al teatro. Con la creazione poi della nostra fondazione, nel 2000, sono entrati nuovi progetti accomunati dallo stesso spirito, il sostegno a giovani meritevoli. Tra questi il contributo alla World Orchestra for Peace, fondata da Sir Georg Solti, attualmente sotto la direzione del Maestro Gergiev, per affermare ‘la forza unica della musica come ambasciatrice di pace’. Nell’orchestra ci sono i ruoli di primo piano provenienti da più di 40 orchestre nel mondo suonano per portare la pace nel mondo attraverso il linguaggio universale della musica. In termini aziendali poi, abbiamo invitato i nostri migliori clienti, che noi conosciamo molto bene in quanto c’è un rapporto di relazione ‘uno a uno’, ad ascoltare determinati concerti e a essere presenti ai momenti della musica classica internazionale».
Seguendo questa vocazione la Fondazione contribuirà all’assunzione del vincitore del Concorso per Prima Viola dell’Orchestra del Teatro Regio impegnandosi in un progetto triennale a sostegno dello sviluppo artistico dell’Orchestra del Regio.
E nel Concorso per Prima Viola dell’Orchestra del Teatro Regio, il cui vincitore è il ventisettenne Enrico Carraro, è impegnata anche la Fondazione Pro Canale, che gestisce e conserva una delle più importanti collezioni di strumenti ad arco, e che da tempo collabora con il Teatro Regio affidando i suoi storici strumenti ai Maestri del Regio. In questa occasione darà in uso al giovane musicista una delle viole più antiche che si conoscano, costruita da Giovanni Paolo Maggini nel 1600 circa.
Tre esempi, tre enti dalla diversa natura e missione, tre diverse modalità di «investire » nella vita del Teatro per la crescita e il miglioramento di un «bene di tutti».
«Un risultato importante – conclude il soprintendente Walter Vergnano – segno anche dell’ottimo lavoro svolto sinora dal Regio che lo ha portato a essere uno dei punti di riferimento del panorama lirico internazionale, attirando l’attenzione dei privati che in prima persona si impegnano per favorire la crescita di un grande patrimonio italiano».
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