Approvata, tra aspre polemiche, la legge che cambia le norme sull'esportazione dei beni culturali
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NORMA(T)TIVA
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Redazione
Il 2 agosto è stata approvata in via definitiva, con voto di fiducia al Senato, la legge sul «mercato e la concorrenza» che in due articoli prevede anche «la semplificazione della circolazione internazionale dei beni culturali».
Due le modifiche principali al Codice dei Beni culturali del 2004: primo, possono essere liberamente esportate e vendute opere d’arte create fino a 70 anni prima, purché il loro autore non sia più vivente (finora il limite era di 50 anni). La legge si riferisce ad opere d’arte contemporanea (da Burri a Fontana, Capogrossi, Morandi, De Chirico, Giò Ponti ecc.) in proprietà privata e non vincolate.
Seconda modifica sostanziale: per snellire le procedure si potrà sempre esportare oggetti d’arte di qualunque epoca purché il loro valore (stabilito da una autocertificazione del venditore) non superi i 13.500 euro.
Un'altra novità introdotta dal provvedimento approvato ieri è l'estensione ai beni bibliografici e archivistici della libera riproduzione fotografica. Con l'eccezione di beni sottoposti a restrizioni di consultabilità, non si dovranno più pagare canoni per scattare fotografie per uso personale o per motivi di studio negli archivi e nelle biblioteche.
(da Il Giornale dell'arte, edizione online, 3 agosto)