Questione di fiducia: esiste un rischio di autoreferenzialità nelle Fondazioni Bancarie?
Secondo seminario, venerdì 13 gennaio, del Centro di Documentazione e Ricerca su Fondazioni, Capitale Sociale e Società Civile dell’Università di Torino. Focus il problema dell’autoreferenzialità che affligge molte organizzazioni nonprofit fra cui le fondazioni di origine bancaria, spesso legato alla percezione di una mancata capacità di coloro che amministrano tali enti di comprendere, e dunque soddisfare, i bisogni della loro comunità. Per rispondere a tali esigenze, nel 2015 il Protocollo di Intesa fra ACRI e MEF ha sancito la necessità di “preservare la funzionalità del circuito della responsabilità sociale delle fondazioni garantendo il pieno rispetto del principio di trasparenza e la diffusione di informazioni complete alla collettività sull’attività svolta usando le modalità e gli strumenti più idonei, fruibili e funzionali”. Evidente, pertanto, è il richiamo del Protocollo di Intesa tra MEF e ACRI alla centralità del rapporto tra fondazione e comunità territoriale per un agire legittimato della fondazione stessa, nonché l’importanza riconosciuta ai temi della governance e del coinvolgimento della comunità per aumentare la legittimazione ad agire della fondazione sul proprio territorio. Marco De Marie- Compagnia di San Paolo e Marco Camoletto- Fondazione CRT, introdotti da Adriana Luciano, responsabile del Centro e condotti da Giulia Maria Cavaletto, che di seguito ci espone la sua visione, hanno presentato strumenti manageriali finalizzati ad accrescere la capacità dell’ente nonprofit di condividere con la comunità in cui opera valori, interessi e regole comuni