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Diritto

Il diritto del patrimonio culturale: sfide aperte, risposte possibili

  • Pubblicato il: 15/01/2018 - 00:00
CONSIGLI DI LETTURA

L’uscita della nuova edizione del libro "Diritto del patrimonio culturale" (C. Barbati, M. Cammelli, L. Casini, G. Piperata, G. Sciullo - Il Mulino, 2017), offre l'opportunità al Direttore di Aedon di ricordare la complessità delle sfide della governance del patrimonio culturale e indicare la direzione che il sistema normativo, istituzionale e amministrativo dovrebbe prendere per affrontarle e misurarsi con i cambiamenti in corso.

Articolo a cura di: 
Marco Cammelli, da Aedon n 3/2017

Quale diritto per il patrimonio culturale?

  • Pubblicato il: 15/11/2017 - 10:00
CONSIGLI DI LETTURA

In questo periodo è’ in corso di presentazione un nuovo volume dedicato al diritto dei beni culturali e a una valutazione della loro capacità di gestione, di Antonio Leo Tarasco. Se ne è parlato alla Fondazione Bruno Leoni e sentiamo accesi molti punti di domanda sulle chiavi di lettura proposte. A nostro avviso occorre un appello all’ibridazione  “Urge una conciliazione tra la museologia e il diritto, tra le esigenze scientifiche e quelle normative, perché l’avvento del museo sulla scena turistico-economica potrà dare frutti positivi se la politica legislativa avrà compreso la sua reale natura e funzione“, come indicava  Enzo Varricchio.

Articolo a cura di: 
Maria Elena Colombo

Le imprese culturali come teorema scientifico

  • Pubblicato il: 25/08/2017 - 15:28
NORMA(T)TIVA

Come sarebbe stato il passato se il futuro fosse arrivato prima? È la frase che riassume la filosofia steampunk, quella letteratura, e non solo, che immagina un mondo anacronistico in cui elementi attuali vengono trasportati nell’epoca vittoriana creando un effetto straniante, anche divertente, ma sostanzialmente inutile. Ecco, il dibattito attorno alle imprese culturali che negli ultimi tempi sempre più spesso possiamo trovare in articoli, convegni, incontri, siti e confronti tra economisti, operatori e politici molto spesso sembra rimandare a questo: qualcosa fuori tempo tra tecnica moderna e abiti vittoriani. Si guarda al futuro dal punto di vista del passato un po’ come i videogames che, per quanto fantascientifici, rimangono comunque giochi bidimensionali. Ne parla Franco Broccardi. “il futuro per molte realtà che spesso già di fatto operano in un perimetro imprenditoriale, sarà quello di diventare qualcosa di diverso da ciò che sono ora, diventare altro
 

Articolo a cura di: 
Franco Broccardi
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