La civiltà nuragica all’asta
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La recente vendita presso una casa d’aste londinese di alcuni bronzetti nuragici ha riacceso il dibattito su un tema irrisolto. Il traffico, spesso illecito, di materiali archeologici sardi. Il loro approdo nei cataloghi delle case d’asta europee e americane senza la possibilità di alcun intervento diretto da parte delle istituzioni. Il rischio che mentre si discute sul da farsi un patrimonio di materiali differenti vada disperso, sembra reale. Tra molte incertezze, un punto fermo. L’intervento sempre più frequente di fondazioni ed imprese non solo nel salvataggio di opere d’arte, ma anche nella tutela e valorizzazioni di contesti archeologici
Articolo a cura di:
Manlio Lilli
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