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Il Louvre ha una nuova corte Visconti

  • Pubblicato il: 15/10/2012 - 12:07
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DAL MONDO
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Redazione

Parigi. È un velo? Una duna di sabbia? No, è un’ala di libellula. La fluttuante e dorata copertura di vetro e acciaio di Rudi Ricciotti e Mario Bellini per la storica corte Visconti, che dà un nuovo spazio per 2.500 pezzi della collezione di arte islamica del Louvre, ispira poesie. «La creazione e integrazione delle nuove gallerie è una formidabile sfida architettonica... in un sito ricco di storia nel cuore del Louvre», dice il direttore Henri Loyrette.
I nuovi spazi aprono il 22 settembre e sono il primo grande intervento architettonico nel palazzo reale da I. M. Pei nel 1989.
Non ci sono dubbi che l’appariscente struttura di 3.000 mq segni un punto a favore delle gallerie dedicate all’arte islamica del Metropolitan Museum of Art, per quanto bene possano essere esposte. E sono anche un successo diplomatico: il progetto, del costo di 98,5 milioni di euro, è stato finanziato per il 30% dallo stato, un altro 30% è stato dato da sponsor privati, ma si sono mobilitate le potenze islamiche: la fondazione del principe saudita Alwaleed bin Talal ha messo a disposizione 17 milioni (l’hotel parigino George V fa parte delle sue proprietà), e altri finanziatori sono i governatori di Marocco, Kuwait e Oman e la Repubblica dell’Azerbaijan. E, tra i privati, Lafarge, Total e Bouygues e, nonostante questo, il museo è alla ricerca di sponsor per coprire un buco di 10 milioni.
La collezione ha parti molto antiche, provenienti da chiese medievali o dalla monarchia francese, come la fonte battesimale di San Luigi e un recipiente mamelucco di ottone con intarsi di argento e oro del XIV secolo. Erroneamente attribuito alla fonte battesimale del santo e re del XIII secolo Luigi IX, era usato per il battesimo dei principi di Francia dal 1601 al 1856.

da Il Giornale dell'Architettura, edizione online, 24 settembre 2012