Waterlines
Per la terza residenza d’artista Waterlines, il progetto del Collegio Internazionale dell’Università Ca’ Foscari, della Fondazione di Venezia e della società San Servolo Servizi Metropolitani di Venezia, Mayank Austen Soofi al Ghetto di Venezia
L’idea di Mayank “Austen” Soofi, il blogger indiano di Delhi protagonista della terza residenza d’artista Waterlines, è di catturare con immediatezza l’intimità della vita di un centro storico, mostrandolo agli occhi dello spettatore al di fuori dei canoni tradizionali di reportage di una città. La complessa vita quotidiana di una città di milioni di persone si racconta solo attraverso storie e squarci di immagini. Venezia è fonte di ispirazione per Mayank che, supportato da alcuni studenti del Collegio Internazionale, lavorerà a un nuovo progetto sul Ghetto. Da vagabondo, come si definisce, lavora registrando con il suo “occhio” artistico aspetti della vita quotidiana e incontri casuali, bussando alle porte, ciacolando con gli abitanti e riportando queste testimonianze su un blog. Waterlines, il progetto del Collegio Internazionale dell’Università Ca’ Foscari, della Fondazione di Venezia e della società San Servolo Servizi Metropolitani di Venezia, torna per la III edizione tra febbraio e marzo 2016. Il progetto nasce dalla volontà di condividere e mettere in relazione passate esperienze di residenza maturate dalle tre istituzioni per dare vita a un nuovo programma capace di coniugare la scrittura con altre discipline artistiche e di ribadire il ruolo di Venezia come luogo di produzione artistica e culturale.
Due gli incontri con l’artista aperti al pubblico: il primo – intitolato “Blogging the City” - si è svolto giovedì 25 febbraio, alle 15, all’auditorium di San Servolo (ACTV linea 20, Isola di San Servolo).
Il secondo intitolato “Both Mainstream and Out of It”, si svolgerà martedì 1° marzo, alle 17.30, in lingua inglese con traduzione in italiana nella sala polifunzionale dello Spazio M9 (via Poerio 34, Mestre). Agli incontri verranno proposti due diversi allestimenti della mostra17 Printings on Hand-woven Khadi Muslin, legata al progetto Somewhere in Delhi, che materializza un incontro tra Mayank Austen Soofi e Anna Gerotto, designer veneziana residente part-time in Delhi.
L’obiettivo del progetto Waterlines è di offrire un’esperienza di residenzialità a Venezia della durata di circa 4 settimane a un artista, permettendogli incontri con artisti e istituzioni culturali locali e lavorando a contaminazioni e alla nascita di eventuali progettualità comuni.
Mayank Austen Soofi, giovane scrittore, fotografo, blogger e giornalista indiano, è il protagonista della terza edizione. Nato a Nainital nelle montagne del Uttarakhand, dal 2004 vive a Delhi, dove ha adottato il secondo nome ‘Austen’ come tributo all’autrice Jane Austen. E’ l’autore e il motore del blog thedelhiwalla.com, il più importante e citato sulla capitale indiana. Dal blog sono state anche tratte quattro guide alternative della città di Delhi: The Delhi Walla - Portraits, Delhi Food+Drinks, Delhi Hangouts e Delhi Monuments. Il suo blog ritrae la quotidianità della città nel suo grande momento di trasformazione, catturandone i paesaggi urbani e l’intensa umanità. Scrive di letteratura, cibo e panorami culturali di Delhi. ll suo ultimo libro Nobody Can Love You More, pubblicato nel 2012 da Penguin Books, racconta la vita in una ‘kotha’, il termine Hindi per bordello, nel più grande distretto a luci rosse di Delhi. Scrive anche per il Delhi’s Belly e per l’inserto settimanale del quotidiano finanziario Mint.
Da Trenta giorni, la newsletter di Fondazione di Venezia