Vertigini di futuro
Il Cirko Vertigo, nato nel 2002, conta 50 allievi in formazione professionale da oltre 20 paesi, 700 in corsi ludici, 20mila spettatori in sede e 100mila offsite. Per crescere diventa oggi fondazione
Grugliasco (To). Il CirKo Vertigo - con la K della parola greca Kinéma, movimento-, nasce nel 2002 da un’idea di Chiara Bergaglio e del regista Paolo Stratta, che oggi lo dirige. Trova casa nel parco delle Serre, affermandosi come centro di produzione di spettacoli, polo di formazione e residenza per artisti circensi.
Riconosciuto nel 2015 dal Mibact come una delle due compagnie stabili di circo contemporaneo in Italia, ha collaborato in 14 anni anni con compagnie di circo, ma anche con enti lirici e teatrali come il Regio di Torino e l’Arena di Verona ed ha partecipato a manifestazioni come il Giro d’Italia e il Torino Film Festival.
Il polo conta 50 allievi in formazione professionale che provengono da oltre 20 paesi, 700 in corsi ludici, 20mila spettatori in sede e 100mila offsite. Molti degli artisti che ha formato sono inseriti in realtà internazionali, come il Cirque du Soleil.
Una realtà di successo con la quale la Regione Piemonte ha sottoscritto una convenzione triennale per dare stabilità e alla quale la Fondazione CRT ha assicurato il supporto come “attività culturalmente rilevante”, credendo nel Living Circus di Vertigo fin dalla prima edizione, progetto del quale il Gruppo Zegna è main partner.
Per crescere, Vertigo diventa oggi fondazione. Nei prossimi quattro anni si doterà del Teatro Perempruner e di una foresteria, amplierà gli spazi dell’Accademia del Contemporaneo, realizzerà il primo percorso triennale di formazione per giovani artisti circensi in Italia riconosciuto dal Mibact con il contributo del Fondo Sociale Europeo.
In modello sarà analogo a quello che ha dato origine al Teatro Stabile, con l’evoluzione dell’associazione che lo aveva generato. In questo caso l’associazione Qanat, che dal 1999 cura los pettacolo dal vivo professionale, diventerà agenzia formativa, soddisfando i 48 parametri individuati dalla Regione Piemonte e aggregherà le altre realtà satellite che generano oggi un bilancio “consolidato” di 1,4 mlioni, contro un finanziamento pubblico su progetti (Mibact, Miur, Fondo Sociale Europeo, Regione) di circa 900mila euro l’anno.
La nuova Fondazione alla quale Paolo Stratta sta lavorando gestirà tutte le attività profit e non profit. Chi saranno i soci? Al momento i privati originari che stanno raccogliendo i circa 80mila euro di patrimonio che la Regione Piemonte richiede come fondo di dotazione, anche se, come anticipa il direttore, stante consenso e risultati, potremo vedere ingressi e conferimenti istituzionali.