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Trust Eureka e «Vivaio delle Imprese»: a Bologna la Fondazione Golinelli apre un nuovo fronte per lo sviluppo dell’innovazione

  • Pubblicato il: 27/05/2014 - 08:27
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Articolo a cura di: 
Roberta Bolelli

Interessante e articolato il dibattito, con interventi, tra gli altri, del mondo imprenditoriale (Alberto Vacchi e Maurizio Marchesini presidenti rispettivamente degli industriali bolognesi e di Confindustria Emilia Romagna), del mondo dell’innovazione (Riccardo Donadon fondatore dell’acceleratore d’imprese H-Farm Ventures, Luca De Biase de Il Sole 24 Ore-Nova24), del mondo istituzionale (per il Comune di Bologna il Sindaco Virginio Merola e Matteo Lepore Assessore all’Economia e Promozione della Città, per la Regione Emilia Romagna Patrizio Bianchi Assessore Scuola Formazione professionale Università Ricerca e Lavoro) del mondo della Scuola e dell’Università (Elena Ugolini Preside Licei Malpighi e Roberto Nicoletti Pro-Rettore dell’Ateneo Bolognese), oltre ovviamente a Marino Golinelli che ha tracciato sapientemente le conclusioni e Antonio Danieli che ha illustrato il progetto.
Un progetto - per valorizzare i talenti migliori dei giovani avvicinandoli alla cultura imprenditoriale, stimolandone la creatività e offrendo loro un’occasione concreta per sfidare se stessi realizzando le proprie idee - che ha preso le mosse nel novembre 2013 quando è stato costituito il Trust Eureka per volontà della Fondazione Golinelli, con lo scopo di gestire direttamente le risorse necessarie all’avviamento e alla crescita del Vivaio delle imprese. Il trust (istituto di diritto anglosassone sostanzialmente assimilabile a una fondazione) ha due caratteristiche peculiari: è una “cassaforte di cristallo” che può attrarre risorse economiche da privati e istituzioni che ne condividono gli obiettivi, garantendo la massima trasparenza nelle finalità e nell’utilizzo dei fondi; le risorse sono dedicate esclusivamente agli specifici obiettivi del trust (il Vivaio delle Imprese) e non possono essere utilizzate da terzi (neppure dalla Fondazione Golinelli). I partner di Eureka Trust attualmente sono H-Farm Ventures, Comune di Bologna, Ufficio Scolastico Regionale Emilia-Romagna, Fondazione Golinelli.
Il Vivaio delle imprese mira ad intercettare giovani studenti con alto potenziale immettendoli in un percorso educativo informale, che integra la tradizionale formazione scolastica offrendo know how e la possibilità di misurarsi concretamente con esperimenti di imprenditorialità. E si rivolge non solo a studenti modello, ma cerca ragazzi ambiziosi ed energici che vogliono impegnarsi per concretizzare nuove idee. La selezione avviene attraverso colloqui individuali con i giovani di elevato potenziale segnalati da scuole e dirigenti scolastici. Il progetto coinvolge un massimo di 70 ragazzi del III e del IV anno di dieci scuole secondarie di II grado di Bologna.
Dal 30 giugno al 9 luglio 2014, in una delle due storiche palazzine dei Giardini Margherita di Bologna (che verrà anche ristrutturata) si svolgerà il campo estivo di cultura imprenditoriale: 13 insegnanti e 5 tutor terranno 60 ore di lezione, con 16 diversi insegnamenti suddivisi in tre moduli: cultura imprenditoriale (mercato globale, sostenibilità, comunicazione, coscienza civica), innovazione tecnologica (tecnologie e linguaggi ict, workshop) ricerca (biodiversità umana, neuroscienze, genetica, nanotech).
Da settembre 2014 si svilupperà poi il lavoro su progetto nell’ambito di nanotecnologie, biotecnologie e neuroscienze. L’obiettivo è ideare e sviluppare un dispositivo, uno strumento, un software che contribuisca al miglioramento delle Smart Cities.
A novembre 2014 idee e prototipi verranno presentati e le idee progettuali più interessanti riceveranno un finanziamento ed entreranno negli acceleratori del “Vivaio delle imprese” dove troveranno sostegno, spazi, training e tutorship.
A maggio 2015 si concluderà lo sviluppo dei progetti.
Dal 2015, poi, il “Vivaio delle imprese” estenderà la propria attività ai settori produttivi più significativi del territorio: packaging, domotica, meccanica, meccatronica, bio-medicale, agroalimentare, edilizia, cultura, spettacolo. E avvierà il primo corso parauniversitario, mentre dal 2016/17 l’iniziativa coinvolgerà anche gli studenti delle scuole medie inferiori.
Dando così concretezza e prospettiva ad un impegno e ad un progetto che si inserisce nel grande sforzo di innovazione che Bologna sta portando avanti (illustrato anche dal Sindaco Merola e dall’Assessore Lepore) e che trovano la migliore espressione nelle parole conclusive di Marino Golinelli: “Diamo a giovani l’opportunità di un futuro di vita di successo e felicità. Vogliamo dare ai giovani fiducia, dare valore e concretezza alle loro idee, esortandoli a non avere paura del futuro”.