A Trivero il tempo passa «All’Aperto»
Trivero (BI). Il 22 settembre la quarta edizione di «All’Aperto» - un progetto diretto e gestito autonomamente dalla Fondazione Zegna con l'obiettivo di migliorare la vita dei singoli e della comunità attraverso gli interventi di artisti impegnati in un lavoro sullo spazio pubblico - ha arricchito Trivero di una nuova installazione ad opera dell'artista svizzero Roman Signer. Per il suo primo progetto pubblico in Italia Signer ha progettato Horloge, una «scultura-tempo» alta quattro metri che è stata installata lungo via Roma, nelle vicinanze dell’ingresso principale al Lanificio Zegna e che vuole portare lo spettatore a riflettere sul tempo in quanto, come sottolineato dallo stesso Signer, «solo il tempo umano sembra scorrere con regolarità, mentre la natura, l’energia e le cose seguono un flusso diverso, dove è piuttosto il cambiamento a fungere da regola».
L'opera è un ideale rimando all'alta ciminiera in mattoni - da cui fuoriesce costantemente il vapore degli impianti produttivi - che domina la fabbrica, infatti Signer l’ha ideata nel durante di una passeggiata sul tetto dello stabilimento. Nel comunicato stampa Horloge è descritta come un’installazione che «ha tutte le sembianze di un grande orologio da stazione, ma il suo quadrante smaltato è privo di lancette. A far scandire il passaggio dei minuti, ogni quarto d’ora, è un prolungato sbuffo di vapore ad alta pressione, che lo trasforma in un’ironica e surreale pendola pubblica.»
I curatori di All'aperto, Andrea Zegna e Barbara Casavecchia, hanno privilegiato per le tre precedenti edizioni del progetto artisti capaci di inserire discretamente il loro segno sul territorio. Daniel Buren ha disegnato il perimetro dello stabilimento Zegna con Le banderuole colorate, lavoro in situ del 2007. Il progetto di Alberto Garutti, Dedicato alle persone che sedendosi qui ne parleranno, si è invece diffuso sul territorio, entrando in relazione con la vita quotidiana dei residenti e con le loro storie condensate nella figura del cane. Con I Telepati Stefano Arienti ha associato al segno sul territorio - delle pietre di fiume dipinte - una rete wi-fi gratuita. La scelta di lavorare con Roman Signer conferma la volontà dei curatori di orientarsi su artisti capaci di inserirsi con grazia nel contesto, come hanno dichiarato sul comunicato stampa «con il suo “filo” di fumo, l’artista stabilisce un legame tra tempo del lavoro e tempo libero, come pure tra Trivero e il paesaggio che gli è più familiare, quello delle colline del Cantone di San Gallo, costellate dalle ciminiere delle fabbriche tessili. Con i suoi silenziosi sbuffi a orologeria, Horloge intende cogliere lo spettatore di sorpresa, come un’apparizione surreale, ma anche inserirsi con semplicità e senza clamore nei ritmi del paese.» In occasione dell’inaugurazione di Horloge è stato presentato un catalogo a documentazione dell’opera - pubblicato e distribuito da Mousse - con testi di Anna Zegna (Head of image and store planning del Gruppo Zegna), di Andrea Zegna e una conversazione tra Giovanni Carmine (direttore della Kunsthalle St. Gallen), Barbara Casavecchia e Roman Signer, legata al tema della relazione tra opera d'arte e spazio pubblico.
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