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Sarastus. Italia e Finlandia per una rete internazionale di formazione al cambiamento

  • Pubblicato il: 09/08/2016 - 12:03
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Redazione

Il Teatro Regio di Torino, il 24 e 25 settembre 2016, ospiterà Sarastus, un forum internazionale con laboratori esperienziali e tavoli tematici di dialogo e riflessione fra ricercatori, formatori, antropologi, scienziati e innovatori di entrambi i paesi. Sarastus promuoverà la costituzione di una rete tra Istituzioni per le iniziative di formazione al cambiamento

Dalla lunga notte dell’Artico sbocciano i primi raggi dell’alba: Sarastus. Lassù nel Grande Nord. Sarastus – l’aurora dalle rosee dita nella tradizione mediterranea - è promessa e speranza dopo il buio invernale. La trepida attesa, durata sei mesi, connette il mistero lunare alla chiarezza diurna, il nord al sud, la saggezza primigenia della natura all’azione edificante dell’arte e della cultura: è il momento in cui il caos dionisiaco si fonde con l'armonia della forma apollinea.
Il termine Sarastus ci porta ad una “allegoria che descrive la situazione attuale del Pianeta, ha bisogno di trovare un nuovo equilibrio. Se l’Umanità vuol sopravvivere dovrà recuperare il rapporto con la Natura che è stato minato dall’uso dissennato delle risorse, da un’insostenibile contaminazione ambientale, dallo sfruttamento intensivo del suolo, dalla crescita esasperata del consumo di merci.”, ci racconta Rossana Beccarelli, medico e antropologo, tra i promotori della prima edizione del Forum Sarastus che unendo Finlandia e Italia, dal 23 al 24 settembre, si svolgerà al Teatro Regio di Torino.

La Finlandia, per le vaste ricerche sull'empowerment  individuale e di comunità e la sua audace sperimentazione di metodologie pedagogiche innovative si unisce all'Italia, scrigno di arte e cultura, perché attraversata da un diffuso fermento di pratiche virtuose di trasformazione in numerosi campi. Paesi diversi e complementari. “Si sente l’urgenza di sostenere il cambiamento ormai in atto che dappertutto emerge e si manifesta, e lo faremo attraverso la contaminazione tra vari campi del sapere, intraprendendo nuovi percorsi metodologici, collegando fra loro le istituzioni scolastiche e accademiche e le iniziative spontanee che si diffondono. L’obiettivo comune ai nostri due Paesi è dare vita a un progetto concreto di sinergie per costruire l'Europa del futuro: finalmente inclusiva, solidale e moderna, riconciliata con la terra e la natura”, rendendo visibile il processo di cambiamento in atto.
Sotto l'egida dell’artista Michelangelo Pistoletto e di Carlo Petrini, maestri di trasformazione e cambiamento, e di Juha Pentikäinen, antropologo e ricercatore di fama mondiale, verrà lanciata una rete di formazione innovativa e internazionale, formale e informale, per condividere tematiche, tecniche e metodologie innovative in formazione. Le sinergie auspicate includono il livello accademico internazionale, quello delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e, infine, le iniziative spontanee di formazione dal basso, un rilevante fenomeno in termini dimensionali e di ricerca. A Sarastus si parlerà di arte e creatività, economia sostenibile, antropologia e turismo, di conoscenza e apprendimento, cura dell’ambiente e del paesaggio, energia sostenibile, salute e benessere degli individui e delle comunità.

Bisogna invertire la tendenza, e bisogna farlo presto. Lo ha scritto il Papa nell’Enciclica Laudato Si e le Nazioni Unite lo hanno indicato negli obiettivi del Terzo Millennio. Se affronteremo la transizione, con la libera e diretta responsabilità di milioni di persone nel mondo, possiamo ancora sperare in un futuro luminoso per la specie umana. Già oggi, secondo Paul Hawken, una “moltitudine inarrestabile” di individui coscienti e impegnati, che Jeremy Rifkin considera in costante crescita, sta rallentando la folle corsa. Mai come in questo momento caotico e complesso dell’umanità, sentiamo la forza del cambiamento che avanza. Si muove dal basso e si propaga con grande potenza e consapevolezza.”

Al Teatro Regio di Torino, attraverso conferenze, incontri, laboratori esperienziali e dodici tavoli tematici di dialogo e riflessione fra ricercatori, formatori, antropologi, scienziati e innovatori, Sarastus promuoverà la costituzione di Reti delle Istituzioni e delle iniziative di formazione al Cambiamento.
Le attività umane sono sistemi ma noi ci concentriamo su istantanee di parti del sistema: poi ci domandiamo perché i nostri problemi non si risolvono mai.”  (P. Senge)
Ciò che caratterizza l’approccio di Sarastus è l’interdisciplinarietà tesa connettere i temi affrontati, come lo sono nella realtà.

Programma delle azioni principali che verranno condotte durante le due giornate di settembre.

 

  1. Rete delle Università per il Cambiamento

Costituzione di una rete di Istituti e Università internazionali per costruire un approccio integrato ai saperi plurimi necessari nel prossimo futuro: UARCTIC, UNISG di Pollenzo, Università di Lapponia, Università di Turku, Politecnico di Torino, Conservatorio di Torino, Cattedre Unesco di Torino e Genova, Università di Salerno, Università di Bologna, Università di Lisbona, Unidee di Fondazione Cittadellarte a Biella, Museo Etnografico di Pinerolo, Comunità di Mayantuyacu della Foresta Amazzonica, etc.

 

  1. Nucleo aggregativo della Rete accademica sarà la Cattedra di Etnomedicina, di prossima istituzione presso le Università di Rovaniemi o di Oulu della Finlandia, dove convergeranno le ricerche antropologiche sulle comunità tradizionali del mondo insieme alle ricerche più avanzate della medicina moderna in biofisica, arte e salute, e che riunendo i docenti e i ricercatori delle istituzioni sopra menzionate. Faranno parte dei processi antropologico-sociologici osservati dall’istituenda cattedra di Etnomedicina anche le “comunità di guarigione” spontanee che si riuniscono in rete e che sono già oggetto di attenzione da parte della medicina e della sociologia della medicina per il forte impulso dato alla ricerca indipendente e alle nuove forme di condivisione democratica delle risorse disponibili in natura al servizio della salute dell’Uomo e della collettività.

Per permettere un’effettiva e diffusa condivisione dei saperi, la metodologia di ricerca e di apprendimento si avvarrà delle innovazioni pedagogiche da tempo introdotte e valutate dalla comunità scientifica finlandese, come pure delle innovazioni tecnologiche messe a disposizione dalla rete digitale, e sarà caratterizzata da una forte propulsione alla sperimentazione dal basso, diretta e indipendente.
Questa rete si avvarrà del contributo metodologico e valutativo delle istituzioni pedagogiche finlandesi come pure del supporto degli strumenti di valutazione di impatto e di efficacia messi a punto dalla Cattedra della Prof.ssa Honkasalo dell’Università di Turku.

 

  1. Costituzione di una Rete fra istituti scolastici di ogni ordine e grado e di singoli insegnanti, riuniti intorno ai temi dell’arte e della creatività portati avanti dalle Ambasciate del Terzo Paradiso, progetto della Fondazione Cittadellarte di Michelangelo Pistoletto

La prima iniziativa di coordinamento di questa rete si è svolto a Cittadell’Arte a Biella il 2 luglio, sotto l’egida del Forum Rebirth-Terzo Paradiso alla sua seconda edizione e in collaborazione con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli.
Questa rete inoltre, già dal passato anno scolastico, è preposta a intervenire operativamente per formulare proposte e realizzare azioni relative all’alternanza scuola-lavoro prevista dal decreto detto della “Buona Scuola” del 15 ottobre 2015.
In questa rete potranno confluire anche le iniziative di formazione di “antichi mestieri” a rischio di sparizione, sia quelli già incluse nei curriculum universitari (come già in atto, per esempio, presso l’università di Biella) sia quelli identificati a seguito di censimento e di raccordo.

 

  1. Costituzione di una rete di collegamento e coordinamento fra le innumerevoli iniziative informali di formazione dal basso, che diffusamente si manifestano e investono i più diversi campi del sapere anche in aree disciplinari del tutto nuove e/o di confine, costituendo un significativo indicatore del fenomeno di cambiamento già attualmente in atto. Numerosi individui investono gran parte del loro tempo libero, pagando di tasca propria spesso cifre non indifferenti, in formazioni itineranti sui temi più disparati, che vanno dalla permacoltura all'autoproduzione, dall'olismo e dalle discipline bionaturali alla crescita spirituale.

Questo popolo in movimento disegna un orizzonte di grande trasformazione, che senza indicazioni gerarchiche e senza incoraggiamento dall'alto, traccia sentieri in direzioni inusitate e per lo più sconosciute. Si assiste al risveglio di antiche tradizioni verso un futuro più solidale, più partecipato, più ecosostenibile di cui sono testimonianza la crescita esponenziale in Italia del vegetarianesimo e del veganesimo, il ricorso a medicine alternative e agli approcci “dolci” alla malattia, l'aumento del trasporto su due ruote, l'espansione della bioedilizia e delle energie rinnovabili.

SCOPI E FINALITA' di SARASTUS

La creazione di una rete nazionale, e internazionale di contatto e di reciproca e trasversale “contaminazione fra i saperi”.
Nella riunione plenaria conclusiva si proporrà un progetto, sulla base dei risultati dei tavoli di lavoro, che prevede la costituzione di uno strumento giuridico entro la fine dell’anno 2016.
Per dare continuità giuridica e operativa al progetto lanciato a Torino, nascerà un Trust che renderà stabile la realizzazione degli obiettivi posti.

Sarastus prelude a:

  • diffondere e radicare le pratiche che costruiscono l'unico futuro per la sopravvivenza della specie sul Pianeta;
  • rompere il muro di isolamento che molti attori del cambiamento vivono in questo momento perché ignorano l'effettiva estensione del movimento di cui sono protagonisti;
  • dare una più ampia visibilità al fenomeno del cambiamento e in parallelo sostenere la fiducia che un mondo diverso è possibile perché già esiste e funziona;
  • promuovere lo scambio e la reciproca interazione anche fra campi di sapere rimasti finora estranei l'uno all'altro;
  • favorire la ricerca delle convergenze fra tradizione e progresso;
  • incoraggiare l'itineranza degli individui fra i diversi territori, nazionali e internazionali, per dar vita a un “turismo della conoscenza”, ecosostenibile e rispettoso della biodiversità naturale ed umana;
  • rifondare il paradigma della salute a partire dalla salvaguardia dell'ambiente e del cibo, e sostenendo pratiche virtuose di comunità;
  • rimettere al centro la cura del corpo e dello spirito come diade indissolubile per qualsiasi processo di evoluzione dell'umanità;
  • riconoscere l'arte come motore di rigenerazione e rinascita, dopo il lungo predominio del paradigma scientifico come strumento di conoscenza privilegiato;
  • promuovere il fondamentale diritto dell’uomo di poter operare, consapevolmente e responsabilmente, le scelte che riguardano il proprio destino nell'esistenza senza soggiacere agli stereotipi e ai luoghi comuni della conoscenza mainstream e del consumismo, compreso quello sanitario.

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