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Roma: il grande inverno delle mostre

  • Pubblicato il: 05/12/2013 - 21:42
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Redazione

Roma. Sono ben cinque le mostre che si stanno aprendo in questi gioni al Maxxi.
«Gabriele Basilico. Fotografie dalle collezioni del Maxxi», a cura di Giovanna Calvenzi, presenta fino al 30 marzo oltre 70 fotografie provenienti dalle collezioni del Maxxi che raccontano la collaborazione tra il museo e il fotografo: dalle immagini dello stretto di Messina realizzate per il progetto «Atlante Italiano» nel 2003, alle foto del cantiere del Maxxi per «Cantiere d’Autore» del 2009, agli scatti dedicati alla mostra di Luigi Moretti che aveva inaugurato il museo nel maggio 2010, oltre a un film documentario inedito di Amos Gitai dedicato a Basilico.
Fino al 27 aprile, «Effetto Erasmus: Architetti italiani all’estero», a cura di Pippo Ciorra, indaga l’accelerazione progressiva che ha avuto il fenomeno dell’architettura italiana «migrante» negli ultimi decenni, dal lavoro degli studi già affermati sul piano internazionale a quello dei giovani studi italiani all’estero, mettendo in luce la fitta rete di collaborazioni e atelier transnazionali nati in seguito alla diffusione della «generazione Erasmus».
La mostra/installazione a cura di Alessandro D’Onofrio, «La Scienza della Natura-Materia
in movimento», visitabile sino al 13 aprile, conclude il ciclo «Nature» con cui il Maxxi
ha raccontato alcuni indirizzi di ricerca dell’architettura contemporanea.
«Alessandro Anselmi. Figure e frammenti», a cura di Valerio Palmieri e Valentino Anselmi,
espone fino al 16 marzo oltre 100 disegni, modelli, acquarelli dei progetti presenti nella collezione Maxxi Architettura donati dall’architetto, che raccontano il lavoro dell’architetto romano (1934-2013) dagli anni sessanta al 2002.
Dal 19 dicembre, e per un lungo periodo, gli spazi del museo dialogheranno con «Maxxi Collezioni. Arte e Architettura», una selezione di opere dalle collezioni permanenti di arte e architettura del museo, presentate in un unico percorso espositivo. Per l’architettura: i disegni di Carlo Scarpa, i modelli di Aldo Rossi, gli schizzi di Francesco Venezia, i prototipi di Pier Luigi Nervi, le utopie urbane di Franco Purini, gli inediti di Maurizio Sacripanti, le installazioni di Toyo Ito.
Infine, dal 5 dicembre si può visitare nel Braccio di Carlo Magno la mostra promossa dai Musei Vaticani e dal Pontificio Consiglio della Cultura dal titolo «Santiago Calatrava. Le metamorfosi dello spazio». Curata da Micol Forti, presenta fino al 20 febbraio la produzione dell’architetto e ingegnere spagnolo attraverso 140 opere tra disegni, acquerelli e modellini.
da Il Giornale dell'Architettura, edizione online, 2 dicembre 2013