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Nasce la Fondazione Dià Cultura

  • Pubblicato il: 01/12/2012 - 12:45
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Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Redazione

Paestum. Il 17 novembre, nell’ambito della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum, durante la consegna del Premio Forma Urbis per la valorizzazione di giovani professionisti dell’archeologia, e giunto alla sua sesta edizione, è stata presentata la neonata Fondazione Dià Cultura.

Raccogliendo l’eredità della pubblicazione Forma Urbis, nota rivista di approfondimento scientifico-archelogico, la Fondazione Dià Cultura, nata dalla Società SIAED S.p.A si pone come nuovo soggetto privato volto alla progettazione e alla realizzazione di attività culturali complesse per connettere i saperi del passato al dibattito culturale contemporaneo.
Presentata dal Presidente Paolo Carini e dai giovani direttori Francesco Pignataro e Simona Sanchirico, darà particolare attenzione all’archeologia, alla storia e all’antropologia. Con un ruolo di mediazione tra il mondo della ricerca e le persone, propone forme di comunicazione scientifica e culturale, nuove, più vicine ai linguaggi del presente e ai giovani, con il coinvolgimento di enti pubblici, università, imprese, soggetti privati e singoli cittadini.

L’ambiente in cui opera la Fondazione è internazionale, con una sede a Bruxelles. Il comitato scientifico è formato in coerenza da giovani docenti e ricercatori. Oltre ai già citati direttori, ci sono: Silvia Aglietti, cultore della materia in Archeologia presso l’Università di Roma Tre; Giovanni Attili, ricercatore in urbanistica, docente di Analisi dei Sistemi Urbani e Territoriali presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale della Sapienza - Università di Roma; Valentino Nizzo, Funzionario archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna; Paola Salvatori, cultore della materia in Storia contemporanea presso l’Università di Bergamo; Marco Santucci, professore a contratto di Storia Greca presso l’Università degli Studi di Urbino.

In programma iniziative culturali di carattere partecipativo (esposizioni, laboratori, visite guidate/animate, attività on-line, rassegne cinematografiche e documentarie, performance e spettacoli artistici ecc.), editoriali (curatela e pubblicazione di libri, riviste, edizioni specialistiche, atti di convegni, studi e ricerche, materiale didattico ecc.); educative (per studenti, operatori culturali, docenti e ricercatori, personale interno alle aziende ecc.) e veri e propri piani di gestione per attività e servizi dedicati o legati ai luoghi della cultura (istituzioni culturali/museali, servizi aggiuntivi, poli creativi ecc.).

Primo atto del progetto sarà RomArché, IV Salone dell’Editoria Archeologica, dal 20 al 26 maggio 2013 al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma. Attraverso il tema dell’edizione «Economia Politica Società», la settimana dell’archeologia si renderà accessibile a tutti: cittadini, turisti, specialisti, giovani e famiglie.
Un progetto  giovane che  dà un’idea di rinnovamento.

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