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LE FONDAZIONI IN ART CITY. LE SUGGESTIONI INATTESE DI BOLOGNA

  • Pubblicato il: 05/02/2016 - 10:23
Autore/i: 
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NOTIZIE
Articolo a cura di: 
Roberta Bolelli

La vitalità di un tessuto culturale diffuso si accende nelle effervescenti atmosfere di Arte Fiera-Art City Bologna 2016.
 
 
Una Bologna inaspettata, dissimulata tra i tanti appuntamenti di Art City 2016. Grazie alla curiosità e al caso si possono scoprire luoghi nascosti, bellezze artistiche sconosciute, angoli e aspetti suggestivi che rappresentano la storia culturale di questa città e che meritano di essere conosciuti e visitati anche se passati i giorni caldi e coinvolgenti di Arte Fiera.
Dopo i Musei, le Chiese, le Gallerie e i Palazzi più noti, c’è un “viaggio di conoscenza” fuori dai circuiti consueti, alla scoperta di alcune sedi di Fondazioni da più o meno tempo presenti e attive in città con un loro tratto specifico e originale.
Ed ecco la Fondazione Carlo, Carolina, Bianca e Santina Zucchelli, in Vicolo Malgrado 3/2 – Strada Maggiore 90 (www.fondazionezucchelli.it), con “Costruzioni per una natura viva”, mostra curata da Beatrice Buscaroli, Giovanna Caimmi e Walter Guadagnini. Dodici opere sul paesaggio naturale, sulla presenza dell’uomo nel paesaggio e sul rapporto affascinante tra natura umana e natura complessiva, accompagnate dalla musica di allievi del Conservatorio di Bologna.
Significativo questo collegamento tra arte e musica, perché rappresenta la ragion d’essere di questa Fondazione, oggi presieduta dal poeta Davide Rondoni. La sua missione istituzionale è infatti la valorizzazione dei giovani artisti perché “investire sul talento significa investire sul presente e sul futuro”. A questo proposito Rondoni ha spesso ricordato che investire sul talento, non è (solo) l’investimento sul futuro, è l’investimento sull’oggi. Per «far crescere il talento, il buono possibile, che c’è nelle persone (…) si può e si deve, strenuamente, dare un gesto, anche un solo gesto, che inviti a puntare sul buono, sul positivo che vediamo prender risalto nello studio e nella passione di un ragazzo, invece che sulla sua (e nostra) distrazione e perplessità e malora».
 
Nata nel 1959 (e riconosciuta nel 1963 come Ente Morale dalla Presidenza della Repubblica) a seguito del lascito testamentario di Santina Zucchelli - ultima figlia di Carlo “artista di canto” - del patrimonio di famiglia al Conservatorio “Giovan Battista Martini” e all’Accademia di Belle Arti di Bologna affinché venissero erogate borse di studio agli allievi di Musica e Canto (Conservatorio) e di Pittura (Accademia) dotati di talento ma non in grado di sostenere economicamente la propria vocazione artistica. Con il Premio Zucchelli le borse di studio vengono attribuite ai vincitori «al termine di un percorso articolato, sviluppato su più giorni» come ha sottolineato Enrico Fornaroli Direttore dell’Accademia di Belle Arti «che portano il candidato alla realizzazione di un progetto creativo completo. Più di un’opera, un vero “laboratorio d’esperienza” che trova nell’arte e nella musica il suo linguaggio espressivo». E ha anche realizzato nel suggestivo giardino della propria sede lo spazio Zu.Art, per esposizioni, concerti, eventi culturali, ma anche dove incontrarsi, studiare, bere qualcosa con gli amici o fare cene, dove trovare musica e arte. E per un incontro e incrocio di esperienze artistiche, Zu.Art nei mesi tra Giugno e Settembre 2016 ospiterà per la prima volta un Festival nato da e per i giovani talenti artistici che studiano a Bologna, con concerti, esposizioni, performance, conferenze e workshop.
Proseguendo, in Via Centotrecento 4 - in un edificio nel centro storico di Bologna opera di Giovanni Battista e Giuseppe Antonio Torri (1690-1700) e attualmente in corso di restauro – si trova la Fondazione Collegio Artistico Venturoli (www.collegioventuroli.it) con il progetto artistico “Il silenzio dopo” di Barbara Baroncini, Irene Fenara, Simona Paladino e Davide Trabucco a cura di Massimo Marchetti. Nata nel 1993, ha raccolto l’eredità dell'antico Collegio Venturoli, fondato nel 1825 con il lascito del prestigioso architetto Angelo Venturoli (1749-1821). Cessata da tempo la funzione di scuola artistica del vecchio Collegio, la Fondazione persegue oggi la finalità di sostenere i giovani artisti bolognesi (pittori, scultori, architetti) con borse di studio attribuite per concorso e integrate dalla disponibilità di fruire di spazi adibiti agli studi. Nella sede della Fondazione sono conservati l'archivio storico dell'architetto Venturoli e una collezione di dipinti eseguiti dai suoi borsisti dal 1825 ad oggi.
Si torna poi in piena zona universitaria, in Via de’ Castagnoli 14, dove ha sede la Fondazione Carlo Gajani (www.fondazionecarlogajani.it) che, in occasione di Arte Fiera-Art City, ha presentato un’anteprima di Eleonora Quadri vincitrice del premio Carlo Gajani 2015 e “Cere, rami e natura artificiale” di Giovanni D’Agostino. La Fondazione è nata infatti per volontà della famiglia con lo scopo – oltreché di conservare e valorizzare le opere dell’artista, sia in pittura che in fotografia – di promuovere e sostenere in varie forme – secondo la sua volontà - i giovani artisti soprattutto, ma non esclusivamente, nel campo della fotografia.
La residenza nella quale Gajani, docente dell’Accademia di Belle Arti, pittore e fotografo d’arte, operò fino al 2009 è oggi una casa d’artista trasformata in spazio espositivo in cui si respira la sua quotidianità e la sua anima, il suo amore per la semplicità, per il colore e la luce. Una “casa” con molte opere in pittura e fotografia dell’artista (che dagli anni ’80 ha utilizzato unicamente questo mezzo espressivo) in cui rivive l’atmosfera culturale bolognese dell’ultimo trentennio del ‘900.
 
E così, attraversando lo straordinario mondo di una città in pieno fermento culturale, un piccolo viaggio può essere occasione di scoperte e di nuovi incontri. E come dice Vinicius De Moraes "la vita, amico, è l'arte dell'incontro"!
 
www.fondazionezucchelli.it
www.collegioventuroli.it
www.fondazionecarlogajani.it