La voglia di cambiare si esprime attraverso l’arte
Salonicco. Per tre mesi, dal 18 settembre al 18 dicembre 2011, Salonicco si apre all’arte contemporanea internazionale con la terza edizione della Biennale d’Arte Contemporanea allestita al Museo Statale d’Arte Contemporanea. Diretta da Katerina Koskina, Presidente del Museo, questa edizione si contraddistingue per il focus sui Paesi della regione del Mediterraneo e, considerata la situazione economica e politica della Grecia, presenta un titolo davvero benaugurante: «Old Intersections – Make it New» (Vecche intersezioni – Rinnoviamole).
Accanto alla mostra centrale, curata da Paolo Colombo, Mahita El Bacha Urieta e Marina Fokidis, un programma off di tutto rispetto, distribuito su tutta la città: mostre («The Jews in Thessaloniki. Indelible marks in space», «Byzantium and the Arabs», «Roaming Images. Crossroads of Greek and Arab Culture Through the Eyes of Contemporary Artists», «Jan Fabre, PIETÀS», «Selections from the SMCA Costakis collection» e «Pieces and Fragments from Fustat») un workshop internazionale per giovani artisti, un festival della performance con Orlan come ospite d’onore e un simposio dedicato al «Parlamento Culturale del Mediterraneo».
Novità di quest’anno la cooperazione delle istituzioni culturali della città: la Biennale è frutto, infatti, dello sforzo congiunto del «Movimento dei 5 Musei di Salonicco» (Museo Archeologico, Museo della Cultura Bizantina, Museo Macedone d’Arte Contemporanea, Teloglion Foundation of Art AUTh e Museo Statale d’Arte Contemporanea) in collaborazione con il Ministero greco della Cultura e del Turismo che, attraverso il programma «Salonicco: Crocevia di Culture», ha supportato insieme alla municipalità la realizzazione dell’evento.
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