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La Nuova Fondazione Telecom Italia si presenta

  • Pubblicato il: 14/04/2015 - 13:59
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI D'IMPRESA
Articolo a cura di: 
Elena Lombardo

«Promuovere la cultura del cambiamento e dell’innovazione digitale, favorendo l’integrazione, la comunicazione e la crescita economica e sociale» questa la nuova Mission presentata della Fondazione del Gruppo Telecom Italia, nata nel 2008 ed oggi al suo primo giro di boa

 
Milano. Nata come diretta espressione della strategia CSR del Gruppo, La Fondazione Telecom Italia è da sempre impegnata nell’ambito dell’innovazione sociale, dell’istruzione e della tutela e valorizzazione del Patrimonio culturale, attività con la quale ha finanziato negli ultimi sei anni 115 progetti sul territorio nazionale per un totale di 13.000.000 euro.
Nel 2014 la Fondazione ha deciso di intraprendere un significativo percorso di rinnovamento che ha riguardato sia le cariche sociali[1] - con la nomina di Giuseppe Recchi a presidente del CdA e di altri tre nuovi consiglieri, che la composizione del comitato scientifico[2] - ampliato e con un una maggiore focalizzazione rispetto all’attività di consulenza strategica e valutazione degli interventi.
Ma ad essere stata rivisitata è soprattutto la clausola statuaria che riguarda gli scopi della Fondazione, modifica che ha portato ad un ridefinizione della mission e ad uno spostamento dalla logica del puro grant making di accompagnamento ad un modello misto che prevede la promozione di idee e progetti trasformativi sviluppati in prima linea dalla Fondazione stessa.
«La Fondazione vuole porsi come punto di riferimento dell’ICT nel nostro Paese, la Silicon Valley Italiana» spiega il presidente Recchi, farsi promotrice della cultura dell’innovazione e del cambiamento sostenendo come prima cosa l’introduzione del digitale nelle scuole. Attraverso un programma pluriennale sinergico e lo sviluppo di molteplici iniziative, da piattaforme tecnologiche a percorsi formativi, la Fondazione punterà sulla diffusione del digitale come strumento abilitante in termini di formazione ed educazione. Una progettualità che risponde alle profonde lacune del nostro paese per quanto riguarda l’introduzione delle nuove tecnologie in ambito didattico sia in termini di infrastrutture (il 34% delle scuole italiane non dispone di accesso alla Rete[3]) che di metodologie e strumenti (83% degli insegnanti richiede formazione sull’uso della didattico delle nuove tecnologie digitali[4]). Una progettualità tutta rivolta alla formazione dei «cittadini digitali del futuro» e dei loro docenti che, aggiunge Recchi: «vede una collaborazione amplissima tra Telecom Italia e Miur concretizzarsi in un programma da 65milioni in tre anni».
Portare innovazione all’interno della didattica e istruzione è però solo una delle aree di attività individuate nel percorso di rilancio della Fondazione. La promozione della cultura dell’innovare spiega Marcella Logli, Direttore Generale della Fondazione: «passerà anche attraverso un programma di incontri periodici e lectures annuali dove accademici e non solo tratteranno il tema del progresso e dell’innovazione in ambito scientifico e tecnologico. Rientra in questo ambito strategico, anche la creazione della piattaforma pensata dal nostro comitato scientifico “Digital Mirror” dove i dati raccolti dai progetti promossi dalla Fondazione verranno condivisi in modo aperto e accessibile diventando un patrimonio utile alla misurazione dell’impatto sociale e fruibile da università, studenti e altre associazioni».
In ultimo, la Fondazione continua il suo impegno in ambito sociale, individuando come terza area di competenza il Social Empowerment ed articolando un programma di lungo periodo in tre ambiti specifici: 1. Lo sviluppo di un modello innovativo di intervento sulla dislessia, prosecuzione di una collaborazione nata nel 2009 con l’AID – Associazione Italiana Dislessia, che ha già prodotto cinque progetti che hanno saputo raggiungere 35mila studenti in 7.000 scuole in tutta Italia. 2. Il coinvolgimento diretto dei dipendenti del Gruppo Telecom, a partire dalla raccolta di idee per il format Italiax10, arrivato alla terza edizione ed ideato per raccontare storie di chi è riuscito a trasformare il frutto della ricerca e innovazione scientifica in business di successo. 3.  Il supporto continuativo all’imprenditoria sociale attraverso un programma di finanziamento e accompagnamento che intende promuovere l’utilizzo delle nuove tecnologie e di modelli gestionali efficienti al servizio dell’imprenditoria del “far bene” che, come spiega il Presidente Recchi: «risponde a problematiche sensibili come quelle riguardanti i disagi comunicativi o di coesione sociale nelle quali il digitale ha una incredibile potenzialità trasformativa».
Senza dimenticare l’attività svolta dalla Fondazione rispetto alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico del nostro Paese, portata avanti nel 2013 grazie all’iniziativa di grande successo “Beni Invisibili. Luoghi e maestria delle tradizioni artigianali” che, aggiunge Marcella Logli: «ha finanziato 8 progetti a fronte di 478 candidature per la valorizzazione dei luoghi e tradizioni più belli e antichi d’Italia attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali».
Il nuovo corso della Fondazione, spiega il Vicepresidente Alberto Mingardi: «si concentra su queste tre macro aree con l’intento di bilanciare risorse ed intenzioni ponendosi obiettivi specifici per i quali poter realmente fare la differenza». Una scelta strategica che guarda con interesse alla complicità, sensibilizzazione e coinvolgimento della società civile rispetto al tema dell’innovazione e «allo sviluppo di quante più sinergie con altri attori rilevanti in questo ambito».
 
Siete un ente non profit e desiderate proporre alla Fondazione Telecom Italia un vostro progetto? Potete rispondere ad una delle due call for ideas annuali che si chiuderanno rispettivamente il 30 Aprile e il 31 Ottobre 2015 caricando il materiale direttamente on line sul sito della Fondazione.
 
 

[1] Giuseppe Recchi (Presidente), Alberto Mingardi (Vicepresidente), Luca Josi, Marco Baglione, Piergiorgio Peluso, Marco Patuano, Simona Signoracci, Marcella Logli (Direttore Generale).

[2] Mario Bellini, Gilberto Corbellini, Francesca Pasinelli, Carlo Alberto Carnevale Maffè, Carlo Ratti, Fiorella Kostoris, Lucy Lombardi, Luca Enriques.

[3] Fonte: Miur, Bicocca 2014

[4] Fonte: Miur, Bicocca 2014