La monaca che dipingeva
San Secondo di Pinerolo (To). Donna, pittrice e monaca, Orsola Maddalena Caccia nacque nel 1596, tre anni dopo Artemisia Gentileschi, e come la celebre pittrice romana era figlia d’arte, essendo la secondogenita di Gugliemo Caccia, detto il Moncalvo, tra i massimi esponenti del tardo Manierismo piemontese. Nel Castello di Miradolo, fino al 29 luglio, le è dedicata una mostra organizzata dalla Fondazione Cosso e curata da Paola Caretta e Daniela Magnetti. Orsola ebbe una vita molto diversa rispetto a quella tormentata della Gentileschi, oltre che esiti artistici molto differenti. Fu badessa del monastero di Moncalvo, piccolo centro del Monferrato, ma nella sua vita realizzò uno straordinario numero di opere a carattere religioso e significative nature morte, che di fatto inaugurano il genere in Piemonte. Quella in corso è la prima retrospettiva sull’artista piemontese, una personalità sorprendente, ma ancora poco nota della scena artistica seicentesca: oltre 70 le opere esposte provenienti da collezioni private, chiese ed enti pubblici tra cui il Castello Sforzesco e la Pinacoteca di Brera di Milano, e Palazzo Bianco di Genova.
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