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L’arte di fare impresa con l’arte

  • Pubblicato il: 11/07/2014 - 08:18
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Elena Lombardo

Marco ha seguito un corso di fornace presso la storica Scuola del Vetro Abate Zanetti dopo aver studiato scenografia. Oggi è impiegato presso la Berengo Collection a Murano.
Anna ha 28 anni e dopo la laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali si è specializzata presso il Centro di Restauro de «La Venaria Reale» dove da Novembre a Maggio ha svolto un tirocinio nel Laboratorio «Arredi lignei» del Centro per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali della Venaria.
Cinzia si è perfezionata in Arte della Maiolica presso l'Istituto Statale d'Arte Gaetano Ballardini di Faenza. Da dicembre 2013 a Maggio 2014 ha lavorato nella ditta FOS Ceramiche di Faenza, sotto la guida del titolare, il Signor Piero Mazzotti.
Michele invece si è laureato in Scultura all'Accademia di Belle Arti di Brera e da Dicembre a Giugno ha lavorato presso la storica Fonderia Artistica Battaglia di Milano.
Ma Anna, Cinzia, Michele e Marco sono solo alcuni dei 25 ragazzi che quest’anno hanno partecipato al programma della Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte: «Una Scuola, un Lavoro. Percorsi di Eccellenza» che finanzia tirocini formativi di sei mesi per mettere «a bottega» giovani talenti diplomati nelle migliori scuole d'arti e mestieri d'Italia.
Nell’anno della vincita del prestigioso premio Compasso d’oro 2014 del libro di Stefano Micelli: «Futuro Artigiano. L’innovazione nelle mani degli italiani» e a pochi giorni dalla visita di Cao Jian, proprietario della Beijing Fuhai Culture Development Co alla bottega romana di Diego Percossi Papi, investire nel valore artigiano, creativo e artistico del nostro Paese ripartendo dai nostri giovani talenti sembra un fatto obbligato.
Per questo la Fondazione Cologni, dopo aver raddoppiato quest’anno il numero di tirocini finanziati, ha già avviato la campagna di fundraising per l'edizione 2014/2015.
Il «nuovo rinascimento» del sapere artigiano e dei mestieri d’arte passa dalle mani di questi giovani che in «bottega» imparano la tradizione e tracciano le rotte per l’innovazione del settore.
Franco Cologni lo aveva bene in mente quando nel 2004 ha fondato a Milano la Creative Academy, scuola internazionale di design e creative management del Gruppo Richemont, di cui è Presidente. O quando, con il sostegno della Fondazione Deutsche Bank, ha dato vita al progetto La regola del talento. Mestieri d’arte e Scuole italiane di eccellenza che celebra in un volume e in un sito web: «il lavoro quotidiano ed eccezionale degli Istituti italiani dove studiano e si applicano i maestri di domani».
Diciassette prestigiosi Istituti dove «la regola del talento» e aggiungerei, della passione e del metodo continua ad arricchire il patrimonio storico e immateriale del nostro territorio ed accoglie le nuove sfide con uno sguardo contemporaneo che rinnova la tradizione e investe nelle nuove generazioni.
Largo dunque al Talento, al «futuro artigiano» e creativo nel nostro Paese.

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