L’arte delle fondazioni guarda alla creatività giovanile
Il primo e più consueto settore d’intervento delle Fondazioni di origine bancaria è quello dell’Arte, attività e beni culturali, che si pone al primo posto sia per la quantità di risorse, 305,3 milioni di euro, pari al 31,6% del totale erogazioni (30,7% nel 2011), sia per il numero
di interventi: 7.872, ovvero il 35,5% di quelli sostenuti in totale.
La difficile congiuntura ha indotto le Fondazioni a una selezione, anche in questo campo, sempre più rigorosa dei progetti da sostenere e in tale ottica è cresciuto il loro impegno nell’azione istruttoria delle erogazioni e degli interventi.
È aumentata la collaborazione con gli altri attori del territorio, soprattutto al fine di favorire le ricadute economiche e sociali delle iniziative culturali sostenute, ma è stata anche rafforzata l’autonomia progettuale, con l’utilizzo di bandi strutturati e la creazione di società
strumentali o di fondazioni ad hoc per la gestione. La situazione contingente ha inoltre imposto una definizione delle priorità anche nell’individuazione di un numero ristretto di istituzioni locali ritenute maggiormente capaci di arricchire l’offerta culturale dell’area di riferimento con iniziative di qualità e di auto-sostenibilità, nell’ottica di creare un sistema a rete sempre più capace di promuovere sinergie e di moltiplicare le risorse economiche, garantendo azioni stabili nel tempo.
La scelta di una gestione più mirata delle erogazioni ha concorso a una redistribuzione interna delle risorse impiegate nei vari sottosettori, così come si evince dall’attenuazione, rispetto al passato, del peso del comparto dedicato alla conservazione e valorizzazione dei beni
architettonici e archeologici, a favore del sostegno a iniziative che rispondono maggiormente a istanze più urgenti per le comunità locali, quali quelle riconducibili alle creazioni e interpretazioni artistiche e letterarie, alle attività dei musei, all’editoria e ad altri mezzi di comunicazione. Peraltro il principale sottosettore d’intervento rimane quello della Conservazione e valorizzazione dei beni architettonici e archeologici (incide per il 27,4% sulle erogazioni al settore). Al secondo posto si collocano le Iniziative a sostegno di creazioni e interpretazioni artistiche e letterarie (26,4%). Seguono il comparto indicato come Altre attività culturali e artistiche (11,7%), che comprende una molteplicità molto varia di iniziative, non classificabili nelle voci già codificate; al quarto posto ci sono le Attività museali (10,3%) e al quinto le Arti visive (4,9%).
Ulteriori contributi in questo settore sono stati destinati ai comparti Attività di biblioteche e archivi e Editoria e altri mezzi di comunicazione di massa, per un totale di 12 milioni di euro. In tutti questi ambiti, particolare attenzione viene data a quelle iniziative che presentano
ricadute utili alla formazione e occupazione giovanile. Al riguardo un progetto esemplare è “Funder35” promosso dalla Commissione per le Attività e i Beni culturali dell’Acri a
sostegno dell’impresa culturale giovanile.
Grazie al contributo di 10 Fondazioni, esso si concretizza in un bando che seleziona le migliori imprese giovanili che operano in campo culturale per accompagnarle dal punto di vista gestionale e organizzativo.
Quindici quelle ammesse al contributo nell’edizione 2012 del bando; per loro Funder35 ha previsto oltre al finanziamento (complessivamente 900mila euro) anche un’attività di formazione e accompagnamento a supporto della gestione amministrativa e fiscale dell’impresa. Dal 6 maggio scorso è partita la seconda edizione, che per il 2013 mette a disposizione un milione di euro. Una particolare attenzione ai giovani e all’emergenza lavoro è sostenuta e promossa anche dalla nuova Commissione per l’Artigianato artistico dell’Associazione, istituita nel luglio 2012.
Nella programmazione della propria attività, la Commissione ha tra l’altro promosso la firma di un Protocollo d’intesa tra l’Acri e le associazioni di categoria Cna e Confartigianato, insieme a Unioncamere, finalizzato a dare nuovo impulso alla formazione professionale dei giovani nei diversi comparti merceologici e ad agevolarne l’inserimento nel mondo occupazionale.
La particolare attenzione verso le giovani generazioni e verso iniziative volte a svilupparne l’autonoma capacità creativa e imprenditoriale diventa così un tratto distintivo nelle politiche delle Fondazioni nel settore Arte e cultura. E quanto esse siano sensibili al tema è testimoniato anche dalla crescente attenzione da parte di alcune ad ambiti di intervento in campo artistico particolarmente innovativi come il design, l’editoria multimediale, la comunicazione, senza mai tralasciare la musica. Finora, infatti, soprattutto all’estero, questi ambiti si sono dimostrati particolarmente fertili per coltivare l’imprenditorialità delle nuove generazioni.
D’altra parte quella del supporto all’imprenditoria culturale è la linea seguita anche dall’Ue, che riconosce il ruolo prioritario alle attività culturali e creative nella strategia di sviluppo “Europa 2020”, tanto da assicurare, con il “Programma Europa creativa”, un sostegno al settore di circa 1,8 miliardi di euro per il periodo 2014-2020.
In un bilancio delle attività culturali relative all’esercizio 2012, in questa sede non possiamo, infine, tralasciare di menzionare R’Accolte, il catalogo multimediale delle opere d’arte di proprietà delle Fondazioni, a cui finora hanno aderito 55 Fondazioni con 64 collezioni e oltre 10mila pezzi: un repertorio online incredibilmente ricco e continuamente alimentato, accessibile liberamente a chiunque voglia consultarlo.
da Fondazioni, House Organo di ACRI, Settembre/Ottobre 2013
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