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Innovare «ORA!»

  • Pubblicato il: 15/01/2016 - 16:40
Autore/i: 
Rubrica: 
BANDI E CONCORSI
Articolo a cura di: 
Elena Lombardo

Milano. E’ stata un’occasione di riflessione e confronto sul tema del contemporaneo l’incontro di presentazione di ORA! il bando della Compagnia San Paolo dedicato alle arti visive, performative e alla cultura digitale, tenutosi presso la NABA questo 13 Gennaio.
Ne abbiamo parlato con Gianluigi Ricuperati, scrittore, curatore e direttore creativo di Domus Academy e Matteo Bagnasco, responsabile area innovazione culturale della Compagnia di San Paolo.
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E’ un territorio difficilmente esplorato da bandi come questi, il contemporaneo delineato e discusso durante l’incontro moderato Gianluigi Ricuperati al quale hanno partecipato Luca Remmert e Matteo Bagnasco rispettivamente Presidente e Responsabile Area innovazione Culturale della Compagnia di San Paolo, Margherita Palli, scenografa e docente NABA, Italo Rota, architetto e direttore scientifico NABA e Mirko Rizzi ideatore di Marsèlleria Milano.

 
Cos’è contemporaneo oggi e dove incontra l’innovazione?
«Contemporaneo è ciò che sta al confine tra saperi diversi e, necessariamente, l’innovazione nasce da questo coraggio di imparare continuamente cose nuove. In altre parole, la figura più contemporanea oggi è ciò che prima veniva visto come epitome del non professionalismo: l’eterno studente.   
Per la velocità a cui gira il mondo, la complessità della società globale e per la contraddittorietà delle forze che lo governano, le migliori persone in grado di capirlo sono coloro che non smettono mai di imparare in modo paradigmatico. Coloro che fanno un paradigma della propria curiosità» spiega Gianluigi Recuperati, sin dagli inizi coinvolto nella cabina di regia del bando.
«E’ contemporaneo colui che si rapporta in modo infinitamente curioso al ricchissimo spettacolo della produzione della conoscenza pubblica, oggi definito principalmente dal progresso devastante della scienza e tecnologia, ma in cui il nostro lavoro di storyteller e persone che danno “nomi alle cose”, può dare una strategia alle scoperte. Ecco la figura del contemporaneo: uno stratega delle scoperte.
Questa fame insaziabile di cose interessanti, pensiamo a siti come Open Culture, Dangerous Minds, Brain Pickings, sottende una realtà molto eccitante di profonda consapevolezza, da uomini moderni, rispetto ad un cambiamento paradigmatico causato dalla tecnologia.»
 
Da qui la scelta di creare un bando che richiami un concetto di contemporaneo cross disciplinare e d’avanguardia, zona liminale di contaminazione del sapere: «in grado di intercettare un fermento che viene dal territorio, contrastando l’attitudine a calare dall’alto i finanziamenti secondo dinamiche di sostegno e tematiche più tradizionali» spiega Luca Remmert, Presidente della Compagnia di San Paolo.
Una linea strategica nata nell’ultimo anno, che verrà fortemente rafforzata nel 2016-17, racconta Matteo Bagnasco, Responsabile Area innovazione Culturale della Compagnia di San Paolo:
«La nostra strategia sul tema dell’innovazione culturale cerca di esplorare il concetto di innovazione sotto diversi profili: un primo è sicuramente quello dell’innovazione dei linguaggi espressivi e delle forme della creatività contemporanea. Un secondo punto di vista è quello che riguarda l’innovazione da un punto di vista di rapporto tra cultura e società. Il terzo profilo è invece più legato alla dimensione economica e produttiva della cultura: è innovativo ciò che riesce a proporre dei modelli nuovi, più sostenibili, legati anche ad aspetti di mercato e non necessariamente al sostegno pubblico, che sappia rispondere con originalità e convinzione all’attuale panorama di crisi di risorse ed intenti.»
 
Come il Bando ORA! si inserisce in questo framework?
ORA! è lo strumento principale, per quest’anno, attraverso il quale approcciare la prima dimensione di cui abbiamo parlato, quella dei linguaggi del contemporaneo. L’obiettivo è quello di cercare di fotografare la realtà italiana più dinamica, senza porre troppi limiti all’ingresso. Il bando definisce alcuni parametri ma ragiona molto di più sulla visione che non sulle caratteristiche dei singoli progetti: non esistono discipline, tipologie, oggetti culturali specifici.
 
Nel testo del bando usate parole come avanguardia, contaminazione, linguaggi multidisciplinari, sperimentazione e digitale. Ci racconti meglio l’anima dell’iniziativa.
Queste sono alcune delle parole chiave. Parlare di avanguardia per noi significa mantenere un margine di incertezza rispetto a ciò che ci aspetta. Non sappiamo ancora cosa possa essere innovazione culturale oggi quindi non abbiamo voluto scriverlo nel bando. Sarà innovazione quello che riceveremo.
Il tema del digitale, ad esempio, è per noi un tema trasversale, l’errore che è stato fatto spesso in passato è stato quello di farne una disciplina: “la cultura digitale” come se fosse un linguaggio nuovo e diverso rispetto ad altre forme. 
Altra parola importante sulla quale abbiamo voluto puntare è la crossdisciplinarietà: in un mondo in cui la creatività sta riscrivendo i propri confini di genere ed i propri linguaggi, pensiamo sia fondamentale assecondare questo movimento. Molto spesso enti pubblici e le fondazioni stesse, propongono strumenti di sostegno alla creatività attraverso modalità ed approcci difficili da modificare che finiscono per inibirla o standardizzarla.
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Qual è il percorso che vi ha portato a delineare questa visione?
Il bando nasce come il frutto di un percorso lungo dieci anni, durante i quali la Compagnia di San Paolo si è impegnata sui temi del contemporaneo prima prevalentemente tessendo relazioni con i principali stakeholder sul nostro territorio, poi aprendosi a realtà più indipendenti con una serie di progetti dedicati alle arti visive. Ci siamo infine chiesti se forse la contemporaneità non vada oltre a tutte queste cose…Una riorganizzazione interna e la scelta di puntare sul tema dell’innovazione culturale ci ha fatto percorrere l’ultimo miglio.
Parlare di linguaggi del contemporaneo ci sembrava il modo giusto per riaprire un dibattito sulla contemporaneità basato su progetti. E siamo molto curiosi di vedere cosa ci aspetta.
 
Avete idee rispetto a quello che riceverete? Pensare ad un eventuale follow-up per il prossimo anno?
Al momento stiamo facendo un forte lavoro di desk informazione e sentiamo le proposte più diverse, molte delle quali non avremmo certamente previsto. Ma attenzione, bisogna verificare se l’intuizione riesce a trasformarsi in progetto credibile con una sua coerenza di azione, budget e obiettivi chiari.
Rispetto al follow-up, con il ORA! scommettiamo sulla produzione culturale innovativa e convincente. Cosa succederà, è la vera sfida. Sicuramente porteremo avanti un’analisi rispetto ai network che questi soggetti sapranno creare per dare gambe a passaggi successivi.

 
Tutte le informazioni e i documenti sul bando sono scaricabili sul sito
Scadenza: 7 Febbraio 2016

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