Torino. Il Giornale delle Fondazioni compie un anno e festeggia con i suoi lettori con il lancio del XII Rapporto Annuale Fondazioni, in edicola con «Il Giornale dell’Arte» da mercoledì 6 giugno.
Composto come di consueto dalle due sezioni «fondazioni di origine bancaria» e «fondazioni civili», il Rapporto Annuale Fondazioni è un comodo vademecum sulle realtà fondazionali italiane, ma soprattutto un’inchiesta aggiornatissima sulle risposte delle fondazioni alla crisi economica, sulle composizioni erogative nei settori d’intervento, in cui l’arte e la cultura sono ancora al primo posto, ma scendono progressivamente rispetto alla crescita delle nuove emergenze sociali, sull’analisi di dati raccolti capillarmente, molti dei quali relativi all’anno in corso.
Il Rapporto, che esce in concomitanza alle celebrazioni del primo centenario dell’Acri (Associazione Casse di Risparmio Italiane, che include anche le fondazioni di origine bancaria) e del suo XXII Congresso Nazionale a Palazzo Branciforte di Palermo (7 e 8 giugno 2012), racconta l’evoluzione dei modelli d’intervento, delle politiche e delle strategie delle fondazioni di origine bancaria che si sono dotate (Aprile 2012) della «Carta delle Fondazioni»: un importante strumento di armonizzazione del loro operato, con interviste tra gli altri a Marco Cammelli – Presidente della Commissione Cultura Acri e Presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna – e Giorgio Righetti – Direttore Generale dell’Acri. I commenti degli economisti Marco Vitale , Pier Luigi Sacco, Gianpaolo Barbetta sono accompagnati da un’attenta lettura dei numeri e interviste in profondità sui casi d’eccellenza.
La sezione delle fondazioni civili si apre con un’intervista sistemica al Ministro Lorenzo Ornaghi, accompagnata dal punto di vista degli operatori culturali portato da Ugo Bacchella – Presidente della Fondazione Fitzcarraldo. Il quadro giuridico-fiscale, le best practice, i focus sulle fondazioni per l’arte contemporanea e d'artista, lo sguardo su quello d’impresa, completano una lettura che dai musei alle aziende analizza l’eterogeneo universo fondazionale italiano, fornendo casi, analisi e commenti in profondità. Si conclude con un approfondimento sulla prospettiva europea dell'economista Stefano Baia Curioni e un’intervista a Gerry Salole dello European Foundation Centre.
Uno strumento imperdibile per favorire l'incontro tra pubblico e privato, tra fondazioni sempre meno erogative e sempre più operative e il mondo delle istituzioni culturali.