Il signor Fattori a casa Roster, Del Greco, Rapisardi, Olschki
Firenze. Nella nazione, l’Italia, dove la «famiglia» è stata ed è come in poche altre parti del mondo al centro della vita sociale l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, attraverso la Fondazione Bardini Peyron, allarga il campo nel settore artistico. Sino al 4 novembre, con la rassegna «Da Fattori al Novecento» si intende dare informazione alla interessante saga pluri-familiare che in ambito e collezionistico, scientifico e storico ha caratterizzato le centenarie famiglie Roster, Del Greco, Rapisardi, Olschki. Attraverso oltre 100 dipinti del periodo macchiaiolo sono esposte sessanta fotografie straordinaria suggestione, perché tutte scattate in luoghi e situazioni private, che ritraggono le quattro famiglie proprietarie. Immagini che ben illustrano la vita borghese di circa un secolo fa, trascorsa tra lunghe vacanze sulle spiagge ancora immacolate dell’isola d’Elba, soggiorni in riviera a Castiglioncello, sommate a scene di vita intima e quotidiana ambientata a Firenze. Non mancano fotografie con artisti che frequentavano queste case «bene», da Giovanni Fattori a Renato Fucini a Llewelyn Lloyd. Le famiglie Roster, Del Greco, Rapisardi, Olschki, imparentate tra loro nell’arco di due generazioni tra Ottocento e Novecento, rappresentano perfettamente il tenore e le caratteristiche della società fiorentina tra i secoli XIX e XX: un mondo particolarmente moderno, emancipato, progressista che lungo il percorso della mostra si intravvede sia nella scelta dei dipinti con cui si adornavano i saloni delle dimore, sia appunto nelle fotografie documentarie. L’esposizione è promossa e organizzata dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e dalla Casa Editrice Leo S. Olschki ed è curata da Francesca Dini e Alessandra Rapisardi. La famiglia forse più nota descritta qui è quella dei Roster, giunti dalla Germania alla fine del Settecento, nell’epoca in cui governavano su Firenze i Lorena. Tra i membri del clan figurano linguisti, medici, scienziati, architetti, tutte figure che trovano un terreno di coltura particolarmente idoneo nella Firenze dell’epoca: il capostipite Giacomo, ad esempio, pubblicò la prima grammatica italiana moderna. Ma anche altri divennero noti: un nipote omonimo (1837-1905) progettò il Tepidario, l’ospedale Meyer e quello di San Salvi, il pronipote Alessandro (1865-1919), artefice principe della collezione ottocentesca, fu medico chirurgo, entomologo e si batté appassionatamente per l’emancipazione della donna, scrivendo anche un libro sulla bicicletta che allora iniziava a diffondersi. Tra l’altro questa sua propensione per le novità anche meccaniche fu utile perché con le due ruote riusciva a raggiungere con molta più velocità i pazienti rispetto al carro a cavallo allora utilizzato. Giorgio Roster (1843 – 1927) fu invece medico-igienista e naturalista poliedrico, esperto di clima, mineralogia, biologia, astronomia e soprattutto botanica, tanto che intorno alla sua Villa Ottonella all’isola d’Elba creò l’ancora esistente giardino di acclimatazione di piante esotiche in cui destinò anche la sua ampia raccolta di minerali oggi al museo di Storia Naturale di Firenze. Della famiglia Del Greco è noto Giovanni Del Greco (1846-1918) che divenne giovanissimo garibaldino nei Mille, rimase ferito in Sicilia, venne arrestato dai piemontesi in Aspromonte e, una volta libero, andò a Pisa dove si laureò in Medicina. Come ufficiale medico fu sui campi di battaglia di San Martino, Solferino, Bezzecca: l’amico Fattori gli rese omaggio ritraendolo mentre si prende cura dei feriti, due dipinti entrambi esposti alla mostra di Villa Bardini. Proprio il dottor Del Greco diede vita alla collezione poi ampliata dal genero Alessandro Roster e dalle nipoti Renata e Rita, la prima maritata Rapisardi, l’altra Olschki. I Rapisardi, altra famiglia protagonista della rassegna, producono tutt’oggi calzature per l’export, dopo essere stati all’inizio del Novecento industriali della paglia. Gli Olschki sono invece oggi affermati editori a Firenze. A disposizione anche un catalogo Olschki con testi di Francesca Dini e Alessandra Rapisardi (€ 34, in mostra € 28).
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