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Il Diacono dell’archetipo

  • Pubblicato il: 19/10/2012 - 10:44
Rubrica: 
NOTIZIE
Articolo a cura di: 
Sandro Parmiggiani
Jules de Balincourt

Reggio Emilia. La Collezione Maramotti celebra la Giornata del Contemporaneo con l’inaugurazione di due mostre e una serie di eventi. La prima esposizione, «La pittura come forma radicale», aperta fino al 3 febbraio, è strettamente legata alla pubblicazione delvolume di Mario Diacono Archetypes and Historicity. Painting and Other Radical Forms, 1995-2007, che raccoglie i suoi testi di presentazione di mostre di artisti, operanti soprattutto in America.
Il 7 ottobre si tiene una conversazione tra l’autore del libro e Bob Nickas, critico statunitense. La mostra, che presenta opere di Matthew Antezzo, Pedro Barbeito, David Bowes, Ann Craven, Andy Cross, Jules de Balincourt, Benjamin Degen, Steve Di Benedetto, David Dupuis, Jason Fox, Wayne Gonzales, Scott Grodesky, Nicky Hoberman, Jacqueline Humphries, Matthew Day Jackson, Jutta Koether, Damian Loeb, Christopher Lucas, Lisa Ruyter, Dana Schutz, John Tremblay, Kelley Walker, Dan Walsh, Kevin Zucker, viene completata con le opere di altri artisti (tra i quali, Donald Baechler, Barry X Ball, Michael Craig-Martin, Ellen Gallagher, Fabian Marcaccio, Richard Patterson, Matthew Ritchie, Tom Sacks, James Siena) già presenti nella collezione.
La seconda mostra, aperta fino al 27 gennaio, è dedicata a Jules de Balincourt, nato a Parigi nel 1972 ma residente negli Stati Uniti dai primi anni Ottanta. L’esposizione, «Parallel Universe», è un progetto unitario costituito da cinque grandi dipinti (in cui si fondono esigenze della rappresentazione e tensione all’astrazione), che entrano a fare parte in permanenza della Collezione Maramotti. La rassegna è accompagnata da un libro d’artista, edito da Silvana Editoriale.

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da Il Giornale dell'Arte numero 324, ottobre 2012