Treviso. Si apre sabato 26 gennaio alle ore 18 presso la Fondazione Benetton la personale dell’artista spagnolo Pedro Cano (Blanca, 1944) dal titolo «IX Mediterranei».
Dopo Cartagena e Roma, fino al 3 marzo 54 acquerelli fanno tappa nel capoluogo della Marca per raccontare «luoghi del mito» appartenenti al paesaggio mediterraneo: tre isole (Maiorca, Patmos, Sicilia) e sei città (Alessandria d’Egitto, Cartagena, Istanbul, Napoli, Spalato, Venezia). Un racconto personale per immagini che s’ispira a vestigia e a manufatti antichi affiancando alla memoria storica i tratti del presente.
Per Alessandria ecco i ritratti di Alessandro Magno ripresi da marmi e antiche monete; aCartagena tonni che si asciugano al vento e vasi fittili. E poi ancora: le grate di un chiostro della certosa di Valldemossa a Maiorca, il labirintico intreccio dei palazzi di Spalato, i colori malinconici della laguna veneziana, Santa Sofia a Istanbul.
«Dopo la serie di lavori dedicati alle mura di Roma e l’esperienza unica del dialogo aperto con Italo Calvino nelle Città invisibili torno di nuovo agli acquarelli dedicando un ciclo al Mediterraneo,racconta Pedro Cano, lo scenario nel quale ho trascorso gran parte della mia vita. Alle sue terre e alle sue città ho dedicato migliaia di opere su carta, tele e soprattutto moltissimi quaderni che mi hanno accompagnato nei miei viaggi. Un viaggio sentimentale saltando attraverso l’immenso specchio azzurro il cui nome, secondo lo scrittore croato Predrag Matvejević, trae l’origine dal fatto di essere situato tra le terre, terre dove sono nate le più grandi civiltà occidentali e la cui diversità culturale, linguistica ed etnografica lo rendono un luogo unico nel mondo».
Per una speciale visita guidata alla mostra in compagnia dell’artista, appuntamento a domenica 27 alle ore 11.

da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 25 gennaio 2013