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GROWING ROOTS. 15 anni di premio furla

  • Pubblicato il: 16/02/2015 - 12:45
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI D'IMPRESA
Articolo a cura di: 
Roberta Bolelli

A coronamento del Premio Furla 2015 dal 5 marzo al 12 aprile 2015 nelle sale dell’Appartamento di Riserva di Palazzo Reale si terrà “GROWING ROOTS – 15 anni del Premio Furla” la mostra retrospettiva - curata da Chiara Bertola, Giacinto Di Pietrantonio e Yuko Hasegawa - che ripercorrerà le dieci edizioni del Premio attraverso le opere dei suoi vincitori.
Promossa dal Comune di Milano Cultura e nata dalla collaborazione tra Fondazione Furla e Palazzo Reale, GROWING ROOTS sarà l’occasione per una riflessione sull’arte italiana degli ultimi quindici anni attraverso le opere e le ricerche artistiche dei dieci artisti vincitori: Sislej Xhafa (2000); Lara Favaretto (2001); Sissi (2002); Massimo Grimaldi (2003); Pietro Roccasalva (2005); Luca Trevisani (2007); Alberto Tadiello (2009); Matteo Rubbi (2011); Chiara Fumai (2013); e la coppia Maria Iorio e Raphael Cuomo (2015).
Il percorso parte da una prima sala introduttiva sulla storia del premio - a cura dell’artista Riccardo Arena - per poi sviluppare, lungo dieci sale, il racconto nelle opere degli artisti. La mostra diventerà in questo modo l’overview di una parte della storia recente dell’arte italiana, risultato  del lungo processo di analisi critica portato avanti nei quindici anni di vita del premio  dagli oltre cento critici e curatori internazionali coinvolti nella selezione di centinaia di artisti italiani.
Nell’anno in cui il Premio Furla si è trasferito a Milano, capitale italiana e internazionale della creatività contemporanea - per valorizzare la propria storia e offrire una più ampia piattaforma di visibilità ai giovani talenti che da sempre sostiene - la mostra sarà al tempo stesso la celebrazione dei quindici anni di vita - “una mappatura di un’intera generazione di artisti contemporanei italiani” come l’ha definita Giovanna Furlanetto presidente di Fondazione Furla – insieme con l’apertura verso nuovi orizzonti di ricerca artistica.
La mostra – ha sottolineato Chiara Bertola, ideatrice e curatrice del Premio Furla fin dalla sua prima edizione – racconterà la qualità e la diversità dell’arte italiana che conferma la sua attualità nell’affermazione delle differenze, quanto mai necessarie a ridefinire le identità nel mondo globalizzato. Pittura, scultura, installazione, video, performance, disegno, suoni, materie antiche e contemporanee sono gli elementi delle opere che si vedranno nella mostra, a testimonianza sia del Premio Furla e della sua storia, che del contesto sociale e culturale in cui queste opere hanno avuto la loro genesi .”
E, grazie alla nuova collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana, la vincitrice del Fashion Film Festival Milano, Giulia Achenza, realizzerà appositamente un video liberamente ispirato al Premio Furla, che verrà proiettato all’interno del percorso espositivo.
La complessità e ricchezza di questo appuntamento trova sintesi efficace nell’immagine guida della mostra, una struttura organica dalle radici forti ricoperte di germogli in crescita, creata da Gaia Carboni, giovane artista italiana che vive e lavora a Berlino. Carboni e Arena sono stati coinvolti grazie alla collaborazione con Viafarini di Milano organizzazione non profit per la promozione dell'arte contemporanea e spazio espositivo aperto alla sperimentazione.
E si ritrova anche nel Catalogo - edito da Mousse Publishing, con testi di Chiara Bertola, Giacinto Di Pietrantonio e Yuko Hasegawa, che racconterà la storia del Premio e degli artisti vincitori con una sezione dedicata ai finalisti della decima edizione appena conclusa - questa sintesi delle esperienze passate per nuove proiezioni verso il futuro.
Proiezioni che si riflettono anche in un nuovo progetto. Come osserva Chiara Bertola, il Furla Creative Lab «aggiorna la relazione tra arte e azienda mettendo al centro il rapporto tra l’attività dell’azienda  e la dimensione creativa artistica che ha sempre accompagnato il Premio Furla, ma declinandolo in una forma operativa,  produttiva, progettuale
Insieme a Viafarini DOCVA che collabora al Premio Furla - ci racconta Bertola - «si è sviluppata l’idea di affiancare dei creativi all’azienda, di far entrare risorse creative nella dimensione del prodotto mettendo insieme la professionalità di Furla con la sua struttura e la creatività degli artisti, giovanissimi, dando a loro la possibilità di sperimentare. Con Simone Frangi, direttore artistico di Viafarini, abbiamo selezionato 15 giovani artisti italiani per coinvolgerli in progetti di consulenza creativa per l’azienda Furla. »
Un modo misurato – ci tiene a sottolineare Bertola - di come l’azienda può sviluppare la relazione con la dimensione creativa e artistica.
Dimensione che ovviamente ha come riferimento centrale  l’esperienza del Premio Furla, il premio biennale per l’arte contemporanea dedicato ai giovani artisti emergenti italiani, quest’anno assegnato alla coppia svizzera Maria Iorio e Raphaël Cuomo, che vive e opera a Berlino.  Gli artisti, premiati da Vanessa Beecroft, madrina dell'edizione 2015, oltre alla presenza nella consueta mostra alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia in concomitanza con la 56.a  Biennale di Arti Visive e a una vetrina milanese in occasione di Miart, avranno un periodo di residenza di tre mesi a SOMA, centro culturale di Città del Messico.
 
E questa proiezione globale della giovane arte italiana è opportunamente sottolineata nelle parole di Giovanna Furlanetto in una nostra recente intervista «La selezione da parte di 10 giovani curatori (di cui 5 stranieri) con una giuria internazionale di altissimo livello garantisce una presa di coscienza internazionale dell'evoluzione della ricerca artistica in Italia e spesso offre agli artisti emergenti opportunità di visibilità in mostre e musei internazionali».
 
www.fondazionefurla.org
www.growingrootsmilano.it
 
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